Alexia si sentiva uno schifo.
Se per Niall era stato difficile raccontare, per lei lo era stato ascoltare. Non riusciva a credere che una persona come Niall fosse diventata un uomo così buono e generoso dopo tutto quello che aveva passato. Anche se gli piaceva mostrare la sua corazza e il suo aspetto stronzo al mondo. Ma adesso Alexia riusciva pure a giustificarlo. Insomma, era davvero ammirevole.
E più ripensava a tutto, più Alexia avrebbe voluto portarlo in salvo da quel mondo orribile e scacciare via tutto il male che aveva subito, tutti i cattivi ricordi.
Nel momento stesso in cui il pilota aveva smesso di raccontare, lei lo aveva baciato. Aveva fatto incontrare le loro labbra e le loro lingue in un bacio carico di sentimento. Voleva far capire a Niall che lei non lo avrebbe mai lasciato andare, che non lo avrebbe mai più fatto soffrire. Ma in primis, che lo amava. A prescindere da tutto.
Si erano distesi di nuovo insieme, entrambi sul fianco e le loro gambe e braccia intrecciate. Lui l'aveva guardata negli occhi ed era stato in silenzio per un po', prima di dire: «Quando... quando incontrai Emily e legai con lei, era un periodo di incontri intensivi con gli amici di August. E io mi sentivo così sporco, che diavolo, anche se avessi voluto, non l'avrei mai baciata. Ma poi lo ha fatto lei e io l'ho respinta, proprio per questo motivo. Ed Emily non era contenta, ma quando venne a sapere ciò che mi facevano, cambiò idea troppo velocemente. Era disgustata solo al pensiero di baciarmi. E invece tu... d'accordo sono passati anni da allora, ma tu hai reagito in modo diverso, mi hai baciato ancora più intensamente rispetto a prima. E credo che lo avresti fatto anche allora. Tu sei diversa.» aveva concluso con la voce sempre più bassa, fino a diventare un sussurro.
Alexia, che adesso aveva iniziato ad accarezzargli con la mano la guancia vicino all'orecchio e parte dei capelli, gli rivolse un piccolo sorriso.
«Amore, ma io non potrei mai rinunciarci. Fai cose con quella bocca e quella lingua che solo dio sa come.»
Niall scoppiò a ridere senza poterne fare a meno, anche se i suoi occhi erano ancora lucidi. La risata del pilota era il suono più bello che lei potesse sentire in quel momento.
«Sei una stupida.» la insultò e la ragazza ridacchiò.
Poi Niall smise a poco a poco di ridere e sospirò. Senza guardarla negli occhi, disse: «Ho fatto pratica su Finian, Lennon, Ronan, Sean e Wyn.» il suo tono di voce era amareggiato.
«Ricordi ancora i loro nomi.»
«Perché sogno ancora di ucciderli ad uno ad uno con le mie stesse mani.» rispose con voce glaciale, rialzando lo sguardo. «August prima di tutti, dopo averlo torturato a lungo nel peggiore dei modi... scusa.» terminò, guardando il modo in cui lo fissava Alexia.
«No, amore. Hai perfettamente ragione. Erano solo mostri abominevoli che non dovevano permettersi di toccarti e farti del male.» Alexia non riusciva a sopportare l'idea di Niall impotente che veniva trattato peggio di un animale da circo. «E poi quelli erano uomini.»
«Uno come Harry sarebbe contento di provarmi allora.»
«Quel qualcuno avrebbe in comune con Harry soltanto l'omosessualità.» Alexia difese l'ingegnere riccio.
«Sì, hai ragione.»
«Una come me sarebbe contenta di avere un uomo accanto come te. E poi io sono donna e posso assicurarti che nessuno mi ha mai fatto provare quello che mi fai provare tu.»
Niall ridacchiò. «Per fortuna.» borbottò. «Ti amo da morire, Ax. Grazie.»
«Non ringraziarmi di nulla, piccolo. Ti amo anche io.»
«Quindi adesso non è cambiato nulla tra di noi?» chiese titubante.
Alexia guardò gli occhi tremendamente rossi del pilota. «Sì, è cambiato qualcosa.»
Niall si irrigidì per un attimo, ma tornò a rilassarsi quando Alexia terminò: «Siamo ancora più legati di prima.»
Il pilota sorrise e chiuse gli occhi. «Sto morendo di sonno.» brontolò.
E grazie a dio, pensò Alexia. Erano le cinque e venti del mattino. Era anche arrivato il momento che riposassero. «Dormi, amore. Io starò qui.» disse, baciandogli la fronte.
Niall annuì in modo quasi impercettibile e in breve tempo era entrato nel mondo dei sogni. La ragazza sospirò. Adesso si sentiva decisamente più leggera per il fatto che sapesse tutto, ma decisamente più pensante per essere a conoscenza del fardello che gravava sulle spalle di Niall. Tra quegli infiniti pensieri, anche lei chiuse finalmente gli occhi, seguendo il suo pilota tra le braccia di Morfeo.
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Ad Alta Velocità ||Niall Horan||
FanfictionAlexia Valery lavora come modella dall'età di sedici anni. È abituata a quella vita da riflettori, nonostante dietro il suo lavoro si nasconda una vita privata molto tranquilla, dove il centro del suo mondo resta la famiglia: suo fratello, sua sorel...