40) Ho vinto tutto

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Tutti lo avevano guardato in silenzio per un attimo, completamente sconvolti, poi era scoppiato il caos. Harry era stato il primo ad andargli contro. «Niall, no! Cazzo, non puoi farlo!»
«Non te lo lasceremo fare, è una cosa stupida.» aveva aggiunto Liam.
«Fanculo a ciò che credi sia giusto per te, questo è fottutamente sbagliato.» la voce di Louis. Ormai si stavano accavallando l'uno sull'altro. 
«Niall, potresti morire.» aveva sentito dire ad Elaja. Voci su voci che non erano d'accordo. E Niall se lo aspettava, era ovvio. La voce di tutti, tranne una. Alexia era rimasta in silenzio per tutto il tempo, con il viso improvvisamente privo di qualsiasi colore.
«Ax.» Niall stava ignorando gli altri e si era voltato verso di lei. Aveva bisogno di sapere cosa ne pensasse. Anche se i suoi occhi pieni di lacrime dicevano già tutto. La ragazza si alzò in piedi, facendo strisciare la sedia sul pavimento. Diede le spalle ai suoi amici e uscì dalla stanza. Niall non poté fare altro che sospirare. «Ax, aspetta.» disse, prima di seguirla e lasciare la cucina, in cui avevano appena finito di cenare in quel caos familiare.
Alexia stava per chiudere la porta della stanza da letto, ma Niall la fermò poggiandoci la mano sopra. «Ax, ti prego, dì qualcosa.»
La ragazza dai capelli rossi si voltò finalmente verso di lui. Aveva uno sguardo che a Niall fece altamente male, come se si sentisse tradita. Come se le avessero dato la notizia peggiore che potessero darle. «Tu non ci stai pensando davvero. È solo uno dei tuoi stupidi scherzi.»
«Ax, ascoltami.» cercò di avvicinarsi a lei, ma la ragazza indietreggiò d'istinto, con tanto di braccio alzato tra di loro. «Io adesso sto bene, il mio cuore va bene.»
«Il tuo cuore ha avuto un fottuto infarto, Niall!» gli urlò contro, facendogli chiudere gli occhi per un attimo.
«Amore...»
«Non chiamarmi amore, a te non importa niente di me.»
«Cosa?» Niall si sentì veramente offeso, ferito dopo quella uscita della ragazza.
«A te non importa niente di noi. Non ti importa nemmeno di te stesso se vuoi fare una cosa del genere.» un singhiozzo le sfuggì dalle labbra, poi le lacrime iniziarono a scenderle sulle guance.
«Ax, non morirò.»
«Non puoi saperlo. Cazzo, sei troppo a rischio! La percentuale è a tuo sfavore, Niall.»
«Voglio solo vincere il campionato.»
«Credevo che volessi farti una famiglia con me, invece.»
«Certo che lo voglio.»
«Allora un pensiero del genere non doveva toccarti neanche per un istante, Niall. Sei solo un incosciente. Non ho intenzione di appoggiare una decisione del genere.»
Niall sospirò e si passò le mani tra i capelli. «Fammi gareggiare un'ultima volta. Anche se dovessi arrivare quinto andrebbe bene per il punteggio. Vincerò ciò che è mio. Poi dirò addio alla pista.» Niall voleva avere quella fama che aveva sempre cercato. Non voleva passare come il pilota che aveva abbandonato tutto per un infarto e che era sparito in mezzo alla massa. Lui voleva essere diverso, voleva essere ricordato. Se morissi in pista, saresti ricordato eccome, gli disse una voce cattiva nella testa. Forse era quella coscienza che Alexia gli aveva appena detto di non avere.
«Io ti conosco, Niall. E queste sono solo stronzate. Se tu arrivassi a vincere il campionato senza morire, continueresti pure la prossima stagione. E quella dopo... e ancora fino a quando non ci morirai. E io non posso vivere in questo modo, sapendo che potrei perderti ogni domenica. Lo capisci?» la ragazza cercò di asciugarsi le lacrime, ma invano visto che continuavano a scendere.
Niall le diede le spalle, cercando di riflettere per un secondo. Ma il suo cervello sembrava come bloccato. Riusciva a dirgli soltanto quelle parole. «Anche prima del mio infarto avresti potuto perdermi ogni domenica.»
No, per Alexia non era affatto la stessa cosa. Non adesso. Non più. Per tutto ciò che era successo. E per ciò che aveva saputo.
La ragazza a quel punto, uscì dalla stanza e il pilota la seguì fino al piano di sotto. Il resto della loro famiglia si era spostata in salotto e stava parlando a voce ormai calma di tutta la situazione. Nessuno riusciva a trovare qualcosa che andasse a favore della scelta di Niall. Si zittirono di colpo quando avevano sentito e visto la ragazza sbucare dalle scale. Aveva afferrato la sua giacca e le chiavi della macchina, mentre Niall la guardava senza capire. «Che stai facendo?» le chiese con voce tremante.
E l'unica risposta che Alexia riuscì a dargli fu questa: «Non chiederti il perché quando me ne andrò, Niall.»

Ad Alta Velocità ||Niall Horan||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora