Capitolo 6: And

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Nell'ultimo periodo non ero molto invogliato a fare amicizia: a volte mi è capitato di andare ad appuntamenti presi con ragazze che mi facevano il filo a lavoro e dopo un paio di uscite le salutavo tornando sulle mie e ripartendo da zero, con accanto il mio unico amico.

Frequentando la scuola invece è ben diverso: ho finalmente legato con tutti, ognuno sembra, a modo suo, volermi stare vicino.
A volte è frustrante, ma riesco a capire quanto per loro sia naturale voler dimostrare compassione per un ragazzo con genitori separati.

Papà ha acconsentito al divorzio , quindi la notizia ha fatto il giro della scuola saltando da un armadietto all'altro sulle note di una campanella d'intervallo.

Tra un sorriso forzato, una pacca sulla spalla e bigliettini di cortesia lasciati sul banco, i miei compagni mi dimostrano di esserci per me, e forse non è poi così male.

Un paio di settimane fa Thomas ed io abbiamo deciso di iscriverci alle selezioni per la squadra di rugby della scuola, a breve avremo i risultati e non sto più nella pelle.

Cambio d'ora, suona la campanella e noi ragazzi aspiranti sportivi ci facciamo spazio tra la folla per scoprire la lista dei nuovi componenti della squadra.

Si accalcano sempre più persone e tra spintoni vari, decido di attendere che si allontanino tutti così da leggere la lista con molta calma.
Vedo John che sbuffa sconfitto e si allontana senza guardarsi intorno; riscontro lo stesso atteggiamento in circa una decina di iscritti che abbandonano, sfiduciati il loro posto avanti alla lista, per tornare in aula disillusi e con la coda tra le gambe.

Ho la schiena contro l'armadietto, li guardo accalcarsi l'uno sull'altro senza riuscire ad avvicinarmi.

"Dovrò farti da motivatrice Gale?" mi chiede Hannah.
Hannah Williams, una mia compagna di classe, la ragazza più bella e ambita della scuola.

"No signorina Williams, aspetto che si sfolli per andare a leggere" taglio corto indicando con un cenno della testa la fila sempre più lunga.
Sorride compiaciuta: "Beh, io l'ho fatto già", mi si avvicina "complimenti capitano!" grida saltellando sul posto.

"Cosa?" spalanco gli occhi incredulo.
Mi ritrovo in un batter d'occhio a stringere la mia ambasciatrice e a fare una, due, tre piroettes su me stesso, con Hannah tra le braccia, che, divertita ed entusiasta, mi stringe a sua volta.
Non riesco a trattenere l'euforia: sono sempre stato troppo sulle mie per partecipare alle selezioni, per fortuna Thomas mi ha convinto. A proposito, ma lui?
"e Thomas?" mi affanno a chiedere ad Hannah in preda al panico, quando una mano mi batte sulla spalla:
"si capitano, ala destra al suo servizio."

Metto giù Hannah che continua a congratularsi con entrambi e stringo forte mio fratello, la mia ala destra per la vita.
"Oggi festeggiamo! Hannah sei dei nostri?" propone come al solito Thomas.

Spero tu dica di si Hannah, sei così carina oggi.

Non riesco a toglierle gli occhi di dosso: ha i capelli neri e lunghi quasi fino a metà schiena, gli occhi azzurri e chiari come il ghiaccio, labbra carnose e rosee con un velo di lucidalabbra, che di solito odio perché quando baci una ragazza puntualmente ti si spalma tutto sul viso, ma che a lei sta davvero benissimo.

"Certo! Nel caso al ritorno posso farmi dare uno strappo dal mio ragazzo se finiamo tardi.", risponde fiera.
Thomas corre in bagno per telefonare i nonni e avvertirli delle grandi novità, lasciandoci soli, mentre io non faccio che pensare che Hannah ha un ragazzo.

Cosa significa? E' innamorata? Ha messo la testa a posto? Tutti dicevano che lei fosse una facile, che non voleva mai restare con un solo ragazzo perché "una relazione è troppo monotona alla nostra età", eppure eccoci qui...

"Terra chiama Gale, che ti prende?" le sorrido e invento una scusa banale:
"Pensavo che mia madre e mia sorella saranno fiere di me!", le strappo un sorriso e ci incamminiamo verso la nostra prossima lezione e, stringendosi nelle spalle mi parla di Justin: il mio ex compagno di banco.
"Magari se non ti scoccia troppo, qualche volta puoi aiutarmi a fargli delle sorprese, sicuramente lo conosci meglio di me."
Ecco: colpito e affondato.
Hannah mi ha appena friendzonato.
E la cosa peggiore è che mi ritroverò a parlarle di un ragazzo che in realtà frequenta più ragazze contemporaneamente solo per portarsele a letto.

Arrivati alla lezione di biologia in ritardo, il professore non può che metterci in coppia per il nuovo progetto, visto che tutti gli altri erano stati già assegnati.
"And, tu invece? Frequenti qualcuna?" mi chiede fingendosi alle prese con una provetta dal contenuto blu.
"Fino ad una settimana fa non avevo tempo per questo tipo di cose, la mia vita era una corsa continua tra scuola, spesa e cucina, prenditi cura di Carly... non che mi sia pesato, non fraintendermi, ma non riuscivo ad avere anche una storia stabile."
Mi ritrovo a confidarle forse troppo.

Ma finchè mi sorride in questo modo, la mia bocca può continuare a far uscire pensieri senza filtrarli.

"Carly è tua sorella?" domanda dolcemente e, calcolando le misure degli elementi da usare rispondo:
"si, abbiamo 7 anni di differenza, è la mia Taaffy" dico sorprendendo persino me. Hannah sembra incuriosita e portando la testa su un lato ripete con tono interrogativo la mia ultima parola: "Taaffy?".
"La Taffeite è un minerale tra i più rari al mondo, i suoi colori variano dal lavanda al rosa pallido... Quando eravamo piccoli le ho promesso che al suo diciottesimo compleanno le avrei regalato un anello con la sua pietra rosa".

Hannah mi guarda, sorride senza dire nulla e torna ad analizzare le fasi del nostro esperimento, mentre io studio lei.

"Ti è andata bene, sei in coppia con me e non fai nulla, sono l'unica a lavorare! Mi sfrutti perché sono brava?" mi stuzzica senza degnarmi di uno sguardo.
"Sono cose che ho già fatto, dopo controllo se stai andando bene" dico convinto, facendole partire una risata.
"Se fossi stato così bravo da poter supervisionare il lavoro degli altri non avresti di certo perso l'anno!" risponde e non riesco a non darle ragione e ridere con lei.

Il signor Hardy ci richiama all'ordine e, cercando di trattenere le risate, Hannah si porta una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
Il suono della campanella determina la fine dell'ora e Thomas ci raggiunge velocemente proponendo di festeggiare con tutta la squadra e le cheerleader, di cui Hannah fa parte.
"Voi iniziate ad andare, io accompagno Carly a casa di una sua amica dopo scuola e vi raggiungo, se invece non può andare li.. beh mi organizzerò diversamente." dico allontanandomi ma Hannah mi ferma trattenendomi per un braccio:
"Dai, andiamo a prendere un frullato con lei, sicuramente vuole festeggiare il nuovo capitano. Organizziamo un'uscita con tutti un'altra volta.", sorrido trovando la proposta davvero carina e Thomas è dei nostri.

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