Capitolo 1: Lidia (✅)

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<<Ragazzi, vi aspetto tutti all'uscita del museo, i ritardatari saranno puniti con una
nota di demerito e pagheranno la cena>>, la severa simpatia della professoressa De Angelis, insegnante di lingua e letteratura inglese, arriva puntuale nel bel mezzo dell'ennesima visita durante questo nostro stage all'estero.

Londra è sempre stata un sogno per me, ma nelle ultime settimane, insieme ad altri quindici studenti del liceo che frequento, il mio sogno è diventato realtà.

Ricordo quando ho ricevuto la comunicazione durante le vacanze estive: ero lì che rassettavo casa prima di raggiungere i miei genitori ed i miei amici in spiaggia, trascinando i piedi per la stanchezza dovuta alle ore piccole dei giorni precedenti, quando mi squillò il cellulare.

"Numero sconosciuto" ma risposi pensando fosse uno scherzo dei miei amici.

<<Lidia? Ciao cara, sono la professoressa Mancini, volevo comunicarti che la graduatoria per lo stage è stata pubblicata sul sito della scuola e hai vinto la borsa di studio per trascorrere un mese nel Regno Unito.>>

Non riuscivo a crederci! Doveva trattarsi di uno scherzo! Circa due mesi prima avevo consegnato i moduli solo per gioco, una scommessa con il mio migliore amico, Luca, eppure eccoci qui, adesso, a parlare della partenza.

Riesco ancora a sentire il latte alle ginocchia, il cuore in gola e la voglia di urlare al mondo, a Londra, che sono pronta.

È specchiandomi nel finestrino dell'autobus rosso a due piani che vengo riportata al presente e, ritirando i pass alla biglietteria, do il via alla mia prima visita al museo delle cere tra i più famosi al mondo: Madame Tussaud's.

Questo posto è affollatissimo,come biasimare la prof per averci lasciati soli! Probabilmente c'è più fila qui che alla posta il primo giorno in cui si può ritirare la pensione.

Così come sardine ci avviciniamo, o meglio, siamo portati in massa verso le prime statue. Qui è tutto così realistico da creare una magica suggestione negli occhi di noi visitatori e stupore nello scoprire che quelli non siano davvero gli originali.

<<Tara mi sento stupida! Scatto foto e selfie all'impazzata, senza conoscere nemmeno la metà dei soggetti>> lamento tra spintoni e flash.

Tara ride, lei ride sempre, tranne quando parla con il suo ragazzo: in quel caso le si aprono due rubinetti al posto degli occhi e scendono giù veloci cascate.

<<Ignorante, quella è Elisabetta I d'Inghilterra!>> mi informa, dimenticando che il mio argomento preferito è proprio la storia inglese.

<<Guarda che parlo della sezione degli sportivi, so meno di zero! Ma se sono qui vorrà dire che sono famosi,quindi boh, scattiamo questa foto>> dico mettendomi in posa per un selfie ed immortalando il momento.

<<Ehm, do I know you?>> mi chiede la statua con cui ho appena fatto una foto; arrossisco all'istante.

Tara scoppia in una sonora risata, lasciandomi sola con la statua parlante. <<Oddio,scusa! Non pensavo tu fossi... ehm reale? Cazzo, come si dice?>> sono sconvolta, vorrei che la fila davanti a me sparisse così da poter scappare via a gambe levate.

Lo sconosciuto ride e mi confida di trovarmi buffa, eccone un altro che sa perfettamente come parlare ad una ragazza.

<<What did bring you here? School, right?>> chiede indicando il cartellino che fuoriesce dalla tasca del mio giubbotto.

Preferirei evaporare piuttosto che parlare in inglese, ma nonostante il mio sangue al cervello, resto ancora qui, intatta.
<<Yes!>> dico marcando la finale!
<<I'm leaving in 2 weeks>>, non passano due secondi prima che io mi penta di avergli dato quell'informazione!

Look both ways -REVISIONE-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora