Capitolo 23: Lidia

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"Ragazze veloci! Andiamo, che il gate è dall'altra parte!" dico allarmata.
"Lidia mi stai stressanti, manca mezz'ora all'apertura!" risponde Mina, già stanca di starmi dietro.

Lo ammetto, il solo pensiero di vedere Mark mi agita e divento una vera e propria rompiscatole.

"È in ansia, si può capire dai!" mi giustifica Fede, fin troppo comprensiva.

"Solo perché anche tu hai una cotta per uno non significa che ora l'unione fa la forza" mette il broncio Mina portando le braccia al petto.

Ridiamo tutte insieme e, una volta in fila, ci accomodiamo ai nostri posti.
Tra un'ora e mezza rivedrò Mark, che ansia!

"Lidia dammi retta, devi darti una calmata perché così non vivo tranquilla!" ordina Mina esausta.

Il volo passa liscio come l'olio, tra autoscatti, canzoncine varie e la mia sfrenata fantasia nella lettura delle indicazioni in caso di emergenza.

"Qui dice che se sei una signora con i capelli neri legati puoi mettere una cintura bianca e prendere un bambino in braccio, solo se resti senza scarpe." Fede si scompiscia, ogni volta che invento qualcosa di simile iniziamo il nostro giochino e lei proprio non smette di ridere.

Arrivate al nastro aspettiamo i nostri bagagli, ansia tipica quando non trovi proprio il tuo.
Oh eccola! È molto avanti!
Mi ritrovo a rincorrere il nastro senza pensare che stando ferma prima o poi tornerà da me.
No, sono proprio fatta per le figuracce.

Le mie amiche, con i cellulari ben in vista non nascondono di star registrando tutto e mi vedo costretta almeno a riuscirci: una volta afferrata la valigia alzo le braccia in segno di vittoria.

Qui è ancora più affollato del museo, non riesco a vedere ad un palmo dal mio naso, ma per fortuna Mina è alta e la tua testolina sbuca nonostante tutto.

Trascino la mia valigia e noto che Fede e Mina si fermano, cerco di raggiungerle, ma stanno parlando con un ragazzo.

Mark!

Si gira e mi guarda, corre verso di me e, con le orecchie rosse, sorride.
Sento un tonfo, sono caduta?
No, per fortuna è solo il borsone.

Lo lascio a terra e vado verso Mark che mi stringe forte a se.

"Bentornata principesa" sussurra scimmiottando un italiano tutto suo.
"Grazie Lane!" sorrido arrossendo a mia volta.

Cavolo perché non è stata una di quelle scene da film che dopo essersi rincorsi e ritrovati al centro i due si baciano e si fidanzano?
Che noia.

"Mark perché sei tutto sudato?" si intromette Fede, ficcanasando come al solito.
"C'era un traffico assurdo e ho lasciato il mio amico in macchina e sono corso qui." dice con il fiatone.

Lo guardo sorridendo "grazie mille, ma avresti potuto venire con calma, ti avrei aspettato!" rispondo dolcemente e, alzando la mia valigia e prendendo anche quelle delle mie amiche dice "volevo vederti il prima possibile".

C'è un ragazzo che ci fissa, aspetta ma io questo lo conosco, devo averlo conosciuto ai giardini qualche tempo fa.

"Ehi bella bimba! Bentornata!" urla scendendo dalla macchina.
Si, è proprio il ragazzo che ci disturbò mentre ci stavamo per baciare.

Non poteva venirci qualcun altro?! Lui mi snerva.

Ci salutiamo e presento le mie amiche.
"No Lidia io non mi ci siedo con te e Mark dietro che vi sbaciucchiate" si impunta Fede e Mina la appoggia.

"Okay allora Mark non importa vai tu avanti e io sto dietro" dico infine, fissando in malo modo le mie amiche.

"Facciamo così, Mark guidi tu e Lidia si siede con te avanti e noi tre stiamo dietro" conclude il nanetto.

Look both ways -REVISIONE-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora