Capitolo 61: Lidia

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La convivenza può spaventare, ci sono abitudini da cambiare, fastidiosi modi di fare di uno o dell'altro, gusti e interessi diversi da rispettare, ma quando la notte cala, sei stanco e stressato per la giornata faticosa, ti stendi a letto, e proprio lì ci trovi l'amore della tua vita, pronto a stringerti a sé, perché tutti i problemi non possono raggiungervi sotto le coperte.

Mark ed io abbiamo preso casa circa un anno fa, lasciando il mio vecchio appartamento a Tara e Mina; ora siamo in una villetta a schiera con doppio giardino, casa a due piani e un piccolino: Woody, il nostro cucciolo di Labrador.

Sono ancora a letto, oggi non ho voglia di alzarmi e fare le corse contro il tempo; voglio vivere con calma, sguazzando nella pigrizia.
"Amore? Woody, svegliamo la mamma?" la voce di Mark mi fa sorridere, è sempre molto dolce con me, mi lascia i miei spazi, colma ogni mancanza e mi fa sentire una vera principessa.

Mi sfiora i capelli, quasi come se non riuscisse a farne a meno.
Riapro lentamente gli occhi, l'impatto con la luce del sole un po' mi infastidisce, e anche se strizzo gli occhi per un attimo, poi scopro che non è poi così male guardare il suo sorriso.
"Buongiorno bellissima" mi sussurra baciandomi.

"Buongiorno amore" sussurro lentamente, a mia volta.

Mark si stende al mio fianco, tirandomi a sé.
Le nostre mani si uniscono sul suo petto nudo. Le guardo unite e strette l'un l'altra come incatenate, guardo le nostre dita, le nostre fedi.

Cinque mesi fa ci siamo fatti le nostre promesse per la vita, ci siamo detti di si all'altare, senza ripensamenti, senza dubbi.
Solo il nostro amore.

Eravamo in cima al London Eye, il giorno del nostro anniversario di fidanzamento, quando Mark si è inginocchiato porgendomi un anello.

"Non riesco ad immaginare una vita senza te, mi faresti l'onore di diventare mia moglie?"
La sua voce tremava, le mani ancora di più.

Speranza e paura erano lì nei suoi occhi, non ho saputo far altro che dirgli un timido si in un sussurro, tra le lacrime, sorpresa e scossa dalla proposta.

La cerimonia è stata molto semplice, non facevamo che guardarci e lui sembrava il più emozionato tra i due, anche se a me tremavano le gambe.

Un piccolo castello in campagna ha fatto da location tra rose, lucine, e famiglia.
Ricordo il volto di Mark mentre attraversavo la navata centrale sotto il braccio di mio padre: aveva le lacrime agli occhi, le orecchie rosse e mi guardava fiero, mentre io ero un misto di emozione e ansia di cadere lì davanti a tutti.
Sarebbe stata una scena da me.

Una volta arrivati, mio padre e Mark si sono stretti la mano e la cerimonia ha finalmente avuto inizio.

Durante il ricevimento abbiamo preteso del tempo per noi, coccole da sposati.
Dopo il primo ballo con mio marito, quello con mio padre è stato emozionante allo stesso modo.
Non faceva che guardarmi fiero, orgoglioso.
"La mia bambina è diventata grande" continuava a ripetermi quelle parole, come se una fede al dito potesse rendermi più anziana.
A seguire Mark era passato ancora una volta a salutarmi, chiedere come stessero andando le cose.

"Signora Lane?" Geoff emozionato e tenero come sempre mi ha rapita dalle braccia di suo figlio per lasciarci andare in un ballo.
"Benvenuta in famiglia piccola" mi ha sussurrato stringendomi.

Ho la sensazione di essere stata la persona più fortunata al mondo: con amici, parenti, un fidanzato/marito e la sua famiglia.

"Tutto okay principesa?" mi sussurra mio marito all'orecchio, riportandomi al presente, alla nostra mattinata di relax a casa con Woody.
"Tutto okay!" sorrido dolcemente.

Un po' mento, sono stanca, ho caldo... molto caldo, ma non mi va di farlo preoccupare inutilmente quindi preferisco stare in silenzio e mi godo questa tranquillità.
La sua mano continua a sfiorarmi il dorso della mano, mentre l'altra si fa strada su per il mio fianco.

Fare l'amore da sposati è anche meglio, non ho più imbarazzo e mi sento libera di fare con lui tutto ciò che penso.

C'è qualcosa che non va.

"Piccola, tutto okay? Sei pallida" si spaventa di colpo Mark.
"Ho un po' di nausea" rispondo.
"Dovremmo andare dal medico, hai ripreso a star male con lo stomaco e non succedeva da mesi ormai... magari devi cambiare cura" dice sfiorandomi la spalla.

"No, non c'è bisogno" sorrido.
Mark non capisce, come al solito.
"Perché? Guarda che se poi inizi a vomitare di nuovo di continuo stai solo male." cerca di dissuadermi e di convincermi che la cosa giusta sia quella di vedere un medico.

"Non c'è bisogno amore, non ho problemi allo stomaco" dico sfiorando il suo petto mentre Mark continua a borbottare quanto in realtà i medici siano indispensabili.
"Amore, sono incinta." sussurro nascondendo il viso sul suo petto.

"Cosa?"
Hai capito e fingi o non hai capito per davvero?
"Aspettiamo un bambino" sorrido dolcemente sfiorandomi la pancia.
Mark spalanca gli occhi, respira forte portandosi le mani alla bocca e finisce con lo stringermi forte a sé.

"Saremo genitori" dice baciandomi forte.
"Si, i migliori!" sorrido sfiorandomi la pancia.
Ha gli occhi lucidi, le lacrime che gli rigano il viso.

"Ho fatto il test di gravidanza e anche i prelievi... è tutto sicuro" sorrido per la sua reazione.

Mark si piega dolcemente su di me, sfiora le mie labbra con le sue per poi portarsi più giù, e prende a baciarmi la pancia e accarezzarla dolcemente.
"Ciao piccolino"
"O piccolina" correggo in fretta,
"Sono il tuo papà"

I nostri sguardi si incrociano, siamo entrambi emozionati per la situazione che stiamo vivendo.
Mark non sa se guardare me o la pancia, nel dubbio continua a coccolare entrambe.

"Sai, non hai messo su neanche un kg, hai un fisico perfetto" sussurra accarezzandomi i capelli.
"Un po' di gonfiore alla pancia c'è, sai... sono al terzo mese" confesso.
"Quindi tra due mesi potremmo sapere anche se è un maschietto o una femminuccia!" sorride entusiasta.

"Si, tu cosa preferiresti?" le mie dita sfiorano il suo petto caldo, mentre lo guardò dritto negli occhi.
"A me basta che stia bene e che sia identico alla mamma, il resto non importa" sorride baciandomi.

"Visto che stasera lavori, avevo pensato di uscire con le ragazze, così do la buona notizia anche a loro... per te va bene?" chiedo giocando con le sue dita.

Mark è sempre stato molto tranquillo quando avevo voglia o bisogno di uscire con le ragazze, gli piace avere i nostri amici intorno.

Jake e Mina sono una coppia stabile ormai da tempo, hanno dei piccoli problemi per quanto riguarda il loro modo di guardare al futuro: Jake vuole una famiglia, mentre Mina non crede nel matrimonio e non vuole figli.
Ma sono sicura che prima o poi cambierà idea.

~
Pronta: un tubino nero attillato, capelli mossi, fondotinta,eye-liner, rossetto... sì, poi ho scelto di seguire quel corso di make-up artist e mi sono convertita al trucco; scarpe con il tacco, con scarpe di riserva in borsa.

"Non fare troppe conquiste, amore" mi dice Mark, poi si abbassa sulla mia pancia e sussurra "tieni d'occhio la mamma, è bellissima" per poi posare le sue labbra sul mio ventre.

"Buon lavoro amore mio! Se mi cerchi e non ho campo mi trovi al Mahiki" sorrido baciandolo un'ultima volta prima di chiudere la porta alle mie spalle.

Look both ways -REVISIONE-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora