Capitolo 39: Lidia

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Ragazze prima di tutto vorrei ringraziarvi ancora una volta per essere qui.❤️

Poi volevo ringraziare in particolare DreamingMoonW per aver proposto il mio libro nella lista Info e NOMINATION del CONCORSO 2017 di @esistenza_ .
🌸🌸🌸

Ieri a mezzanotte Mark mi ha inviato un messaggio vocale facendomi gli auguri per il mesiversario, la sua voce entusiasta lasciava trapelare esaltazione ed eccitazione: non faceva che ripetere che ci saremmo visti oggi.

Sono le 7 in punto, apro gli occhi disturbata dalle voci vaganti per il corridoio, e sobbalzo vedendo un nasone nero ad un palmo dal mio.

"Buongiorno principesa!" urla l'orso.

Guardo meglio, un pupazzo gigante, alto quasi quanto me.

Mark mi bacia la guancia "buon mesiversario piccola" e sorride sfiorandomi la punta del naso.

Gli faccio segno di stendersi accanto a me e poso la testa sul suo petto "buon mesiversario, fidanzato!".

"Come ti senti oggi?" chiede sfiorandomi la schiena.
"Molto meglio, mi terranno ancora un po' sotto osservazione ma sto meglio". sorrido al suo tocco.

"Mark, cosa avresti voluto fare oggi?" chiedo dolcemente sentendomi in colpa per la situazione.

"Se fossimo stati separati sarei corso a casa tua con un pupazzo enorme e avrei continuato con una passeggiata in centro, una cena per due e le coccole alla mia piccina guardando un bel film!" sorride sfiorandomi il viso, "e visto che siamo qui direi che possiamo fare più o meno tutto! Ho chiesto gentilmente ai nostri amici di lasciarti tutta per me per un po' oggi, così possiamo guardare un film al pc, chiacchierare, il pupazzo è già qui con noi, se te la senti andiamo a fare un giro fino alle macchinette e spingo io la carrozzella... e infine" dice premendo ripetutamente le labbra sulle mie guance "le coccole alla bella principesa".

Non so come sia possibile ma lui riesce sempre a far spuntare un sorriso sul mio viso.

"Tu sei l'amore più bello che potessi mai avere" dico stringendo le sue guance tra il mio indice e pollice.

"Di' cioppi cioppi!" ordino continuando a stringere le sue guance, "cioppi cioppi" bofonchia Mark lasciando che io mi perdessi in una fragorosa risata.

"Sai! Pensavo che il nostro cartone animato potrebbe essere la bella addormentata!" afferma massaggiandosi le guance, ormai martoriate.

"È stata la favola che ho sempre adorato da quanto ero bambina! Ero innamorata cotta del principe Filippo." confesso.

Mark mi guarda con fare dubbioso e, corrucciando le sopracciglia, mi chiede "ora hai smesso, giusto? Adesso ami solo me."

Eccolo che ricomincia a farmi ridere.
Mi guarda serio, e si ingelosisce di un cartone animato.

"Lo guardiamo insieme? Però quando c'è Filippo tu guardi me!" .

Non c'è niente da fare, è andato.

"So chi sei, vicino al mio cuor ogni or sei tu...so chi sei, di tutti i miei sogni il dolce oggetto sei tu." mi canticchia all'orecchio e con il cuore stracolmo di felicità mi faccio stringere.

Come posso anche solo immaginare che a breve tornerà a Londra e che saremo di nuovo separati!
Non voglio.

Metto il broncio e ancor prima che me ne renda conto mi ritrovo a piangere facendo scivolare copiose lacrime sul suo petto.

"Amore cosa succede?" chiede preoccupato.

Non posso dirglielo, potrebbe starci male, anzi, sicuramente questa spiegazione lo distruggerebbe.

"Puoi dirmi tutto, piccina" sussurra baciandomi la punta del naso.

"Io non voglio stare qui senza di te" sputo alleggerendo il peso che mi opprimeva.

Mark mi sorride e mi da' sui nervi questa situazione.

Cosa cazzo ti fa sorridere se sto piangendo per te?

"Sta tranquilla bimba, andrà tutto bene." sussurra sincero sulle mie labbra.
"Ho pensato a tutto io!"

"Buongiorno Lidia, come va oggi? Vedo che siamo già in compagnia " ci interrompe il dottore.

La visita mattutina è un must, non ci si può tirare indietro o fingersi malati... cioè, beh, fingersi malati per saltare una visita di controllo non sarebbe poi questa grande genialata.

"Mark, scusa se rompo... è da quando me l'hai detto che io ci penso e ripenso, senza capire a cosa ti stessi riferendo"dico di botto dopo aver pranzato insieme.

"Di cosa parli?" domanda confuso.

"Hai detto che hai pensato a tutto tu e che devo star tranquilla..." uso le sue stesse parole, con tono vago.

Sorride "spero non ti dia fastidio ma, io e Jake abbiamo convinto i nostri a prendere un albergo qui, così la gestione passerà a noi e potremo stare con voi ragazze. Io continuerò gli studi qui come facevo a Londra, da privatista, mentre Jake ha già finito. "

Sorride senza togliermi gli occhi di dosso assistendo così all'andata di felicità che mi travolge.

Come quando un bambino cade a riva a causa di un'onda inaspettata e che, una volta a terra, viene travolto da un'altra onda e un'altra ancora, così mi sento adesso: in questo caso io sono il bambino e le gioie sono le onde.

E in questo momento potrei affogare tra le gioie.

Salto tra le sue braccia e lo stringo tanto da bloccargli il respiro, o quasi.

"E la tua famiglia?" chiedo un po' preoccupata.
"Potrò trascorrere le vacanze con loro e andare a salutare ogni mese, in fondo ci divide solo un'ora di volo".

"Quindi tu resterai qui con me?" ripeto giusto per essere sicura.

In tutta risposta Mark sorride sulle mie labbra e mi bacia dolcemente.

Look both ways -REVISIONE-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora