Look both ways -REVISIONE-

Capitolo 15: Lidia

Siamo sul pullman, tra meno di mezz'ora saremo all'aeroporto.
Guardo fuori dal finestrino, con la testa poggiata al vetro. Lunghe distese verdi e marroni, balle di fieno e qualche animale di tanto in tanto sembrano prendere forma.

Luca è accanto a me, sa che sto male e questa volta vuole solo starmi vicino, senza dir nulla.

Guardo fuori dal finestrino e penso a Mark. Non era il mio primo bacio, non era di certo la mia prima cotta, ma per me lui era già diventato molto importante.
Il suo sorriso, la fossetta sulla guancia, la voglia che ha sul collo. Sarei rimasta ore a guardarlo senza far niente, semplicemente ferma a fissarlo.

Una lacrima scappa via dal mio occhio e spero che Luca non l'abbia notata, negli ultimi giorni sta molto male nel vedermi così, ha addirittura provato a convincermi affinché chiamassi quello sporco traditore.

Arrivati all'aeroporto mi guardo intorno: è tutto enorme.
Faccio un giro lento su me stessa e noto con un po' di sarcasmo che vado via più sfigata di quando sono venuta.

"Professoressa non trovo i miei documenti" mi allarmo, do di matto.
Datemi le mie cose e nessuno si farà male.

"Italia, vuoi restare?" sorride Mark porgendomi i documenti.

"Tu cosa ci fai qui?" chiedo furiosa ma grata per essere venuto.

"Beh, la ragazza che mi piace deve andare in un'altra nazione, mi sembra il minimo venire a salutarla."  dice dolcemente facendo arrossire le orecchie.

"vuoi dirmi che parte anche la tua amichetta?! Toh a volte il caso..." sputo ironica.
Lui ride, mi guarda e prendendomi il viso tra le mani mi bacia.

E' un bacio diverso,  un bacio che mi supplica di restare.
"Non dire nulla, lascia che ti baci." sussurra sulle mie labbra premendo ancora di più.

Tutti intorno a noi ci guardano, sembra una di quelle scene dei film con il lieto fine sul vero amore.

Quindi Mark sarebbe il mio lieto fine?

Il nostro volo viene annunciato e continuando a baciarci ci diamo il nostro addio.

"E' stato bello" gli sorrido sfiorandomi le labbra ormai gonfie.
"Pensa quanto sarà bello quando ci rivedremo" dice baciandomi ancora una volta.

Mi allontano con il mio trolley quando ad un tratto lo trovo alle mie spalle con il fiatone:
"Principessa! La foto!" sorride indicando il telefono e, baciandomi senza preavviso, ci scatta la nostra ultima foto.

"Forse hai davvero fatto colpo sai?" sussurra Luca spingendomi con una spallata per distrarmi.
Perdo l'equilibrio e quasi cado tirando Luca con me.

Torniamo in Italia, all'atterraggio, mentre aspettiamo i bagagli che scivolano lungo il nastro lanciandoci alla vista dei nostri, vogliamo solo poter fare retro front!
Ma ormai è fatta.

Varchiamo la porta dell'uscita e ci sono li tutti i nostri genitori ad aspettarci e soprattutto la piccola Ely, mia sorella.
E' cresciuta tantissimo! Non appena ci vediamo prendiamo a correre e ci abbracciamo forte,lasciando i nostri genitori esterrefatti perché di solito non facciamo che battibeccare continuamente.

Una volta a casa, consegnati i vari regalini, mi fiondo in camera mia anche se in questo momento non mi è poi così familiare.

Squilla il cellulare, è un messaggio di WhatsApp da parte di Mr Statua-non statua:
-Hey arrivata a casa? Mi manchi da impazzire. Devo confessarti una cosa-

La parte iniziale era carinissima, insomma sembra si sia preoccupato e gli manco, ma la parte finale è fonte d'ansia. Per fortuna continua da solo:

-Ho tanta paura d'averti perso, perché non so se tu vuoi continuare a sentirti con me, se vuoi provarci. Scusa, forse non avrei dovuto, ma ho gli occhi che mi bruciano ormai per le lacrime e vorrei capire cosa siamo per te.-

Non ho una risposta, non so cosa dire in questo momento. Lasciare il visualizza senza rispondere sarebbe da perfetta vigliacca infame, non posso.

- ehi straniero come va? Sono a casa ora, mi manchi anche tu! - invio.

-Ragazza e ragazzo?- chiede e leggo senza visualizzare quindi mi è facile non rispondere adesso.

Che razza di domande fai, Mark?