Capitolo 60: And

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Siamo stesi sul suo letto, le sue labbra incollate alle mie.
Ha ancora l'intimo addosso.
Sfioro la spalla con il palmo della mia mano, mentre stringo l'altra sul suo sedere, bello, sodo.

La luce è spenta, le finestre aperte tanto da lasciare che i fari delle auto illumino la stanza al passaggio, così da scorgere il suo corpicino.
Ci baciamo, morde le mie labbra e mi fa impazzire.

Il suo respiro si fa uno insieme al mio e, i nostri corpi si accodano, decidendo di unirsi.

Ecco che decide di prendere la situazione in mano: si siede a cavalcioni su di me dopo aver lasciato il suo tanga nero scivolare sul pavimento.
Ho un erezione ai massimi livelli, solo baciandoci e toccandoci è riuscita a farmi questo.

La guardo, sorride maliziosa e mi bacia il petto scendendo sempre più giù. Scuri capelli le cadono sul viso e lei scende sempre più.
Sfila i miei boxer blu con un solo tocco, lasciandomi completamente nudo e riprende a massaggiarmi e baciarmi proprio dove fino a poco fa c'erano i boxer.

Mi fissa negli occhi, maliziosa più di prima, raccolgo i suoi capelli tra le mani, posso guardarla bene.
"Buon divertimento" dice leccandosi le labbra per finire poi ad accogliermi tra le sue labbra.

Questa sensazione di calore improvviso mi piace, stringo i suoi capelli in una mano, chiudendo gli occhi e gemendo.
La sua lingua segue movimenti circolari facendomi perdere la testa.
Continua a muovere la lingua, succhiare forte, mentre stringe le mani sulle mie gambe, fino a farmi perdere nel piacere.

"Hey piccola sei stata grande." dico prendendole il mento tra le dita, e baciandola.
"Grazie"

Sorride soddisfatta "è stato un piacere".
"Girati, così ti prendo" le dico in modo sensuale.
Lecca lentamente le sue labbra e si gira dandomi le spalle.
La piego lentamente in avanti, per poi penetrarla stringendo il suo sedere tra le mani.

Urla, grida di piacere e ansima; mi piace sentire i suoi gemiti, è sexy.
In pochi minuti arriva all'apice del piacere, liberandosi in un urlo.

Ci rivestiamo, sorrido, è stata brava.
"Grazie Kate, ti chiamo" strizzo l'occhio.
"In realtà è Kayla..." ecco, figura di merda.
Le porto la mano dietro la nuca e la bacio "lo so, scherzavo".
Salvato in calcio d'angolo.

-Thomas sei ancora in giro? -
-Sto aspettando qui giù, dai muoviti.-
Scendo di corsa e scopro il mio migliore amico in una macchina con due ragazze.

Wow, rimettiti in forze And, stanotte doppietta.

Dopo un caffè e un panino al Mc drive le ragazze salgono sulle nostre gambe e iniziamo a strusciarci.
La mia ragazza è bellissima e bacia da Dio.

"Cazzo Thom dove le avevi trovate? Bone." dico dopo averle riaccompagnate a casa.

Thomas ride, ormai siamo un'associazione a delinquere: durante i fine settimana usciamo con ragazze conosciute in discoteca o nei pub e finiamo per farci sesso nel giro di pochi minuti.

Non ho una relazione stabile da anni, non mi ha più interessato avere qualcuno con cui condividere determinate cose, la mia famiglia e Thomas mi bastano.
Torniamo a casa, nella nuova macchina di Thomas, comprata con i risparmi degli ultimi due anni e mezzo.

Ci guardo ad oggi come due bravi ragazzi: entrambi lavoriamo per mantenerci, Thomas vive da solo da quando nonna Rose ci ha lasciati lo scorso anno, mentre io vivo praticamente con Carly e Joey, salvo qualche visita di mamma.
Da quando la nonna di Thomas è volata in cielo dal resto della famiglia, siamo diventati ancora più uniti.
Pochi mesi dopo il funerale nonno Pete ha avuto dei problemi di salute, e per tenerlo sotto controllo Thomas è stato costretto a portarlo in una casa di cura per anziani, dove lo trattano come un re.

Sono stati mesi molto difficili per lui, ma non si è sentito solo neanche una volta, sa che può contare sulla mia famiglia, anzi sulla nostra.
Carly ha compiuto da poco 14 anni, ha iniziato ad uscire con le amiche, parlare di ragazzi e truccarsi.

A volte sono possessivo, apprensivo, lei resta la mia piccola cucciola anche se indossa reggiseno e minigonna.

A volte mi da' consigli sulle ragazze da rimorchiare, tipo "questa va bene", "questa non mi piace"...
Il nostro rapporto si è rafforzato particolarmente e anche il legame con Thomas è lo stesso.
Una sera lui era andato a prendere Carly e le amiche al cinema per riportarle a casa e c'erano dei ragazzi ad infastidirle, mi è stato raccontato che è uscito come una furia dalla macchina e si è presentato come il fratello di Carly facendoli scappare in meno di un secondo.
Quelle ragazzine sono rimaste a parlarne per settimane intere.

"And, stasera esco con un ragazzo..." si intromette Carly nei miei pensieri.
"Lo conosco?" è la prima volta per entrambi, la tensione è alle stelle e nessuno dei due sa come comportarsi.
In fin dei conti devo lasciarle fare le sue esperienze.

Restiamo a parlare per l'intero pomeriggio, scegliendo anche l'abbigliamento insieme.
"Prometti che mi chiami per qualsiasi cosa?" chiedo un po' spaventato.
"Promesso" dice scappando via e chiudendosi la porta alle spalle.

Afferro il cellulare alla velocità della luce e digito il solito numero:
-Thom, Carly è uscita con uno... non lo conosco-
La sua risposta non tarda di un secondo, sempre pronto e allerta:
-Li pediniamo?-

Carly ne sarà infastidita, ma non deve saperlo per forza.

Giriamo ormai in auto da poco più di un'ora, in silenzio.
Le luci della notte ci facevano da guida, tutto insieme alla ricerca della nostra sorellina.

Guardo volti sfrecciandogli davanti, le insegne riflettono la vita notturna.
C'è qualcosa di strano.
Continuo a guardarmi intorno: il fiato si fa corto, il cuore batte forte.
"Quella è Hannah." sbotto rompendo il silenzio.
Guardo ancora in quella direzione, non c'è nulla.

Era una ragazza alta, snella, con dei capelli di lunga seta nera... non ho visto il suo volto.
Ma non c'è bisogno che io lo veda.
Era lei, ne sono sicuro.
"Sai anche tu che è impossibile" taglia corto Thomas.
Beh, dopotutto ha ragione.

Look both ways -REVISIONE-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora