Capitolo 11: Lidia

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Torno a casa quasi fluttuando nell'aria: i miei piedi non toccano il pavimento, sono troppo felice. Tanto felice da toccare il cielo con un dito, quindi Lidia attenta alla testa che c'è il soffitto.

Sono a letto, Tara vuole che le racconti per la quarta volta il nostro appuntamento e sono ben lieta di farlo: continuerei a parlarne anche se non lo chiedesse lei.

Una notifica al cellulare mi distrae e, scopro entusiasta che si tratta di una richiesta d'amicizia su Facebook da parte di Carlos, l'amico di Mark.

Sono felicissima.

Questo significa che gli piaccio, che il suo amico ha davvero una cotta per me e, non ne ho idea, sono solo felicissima.

Accetto volentieri e, insieme a Tara, sfoglio tutte le sue foto arrestandomi alla terza, postata meno di una settimana fa.
Questa ritrae in primo piano alcuni dei ragazzi che ho conosciuto nel pomeriggio, mentre in secondo piano fa capolino una scena ben più intrigante: Mark chino su una ragazza con capelli castani e ricci afro; lei non indossa che un reggiseno e lui ha la testa piegata sul suo collo.

Fisso la foto inespressiva, respiro lentamente. Mentre Tara scruta il mio viso e la mia reazione, io cerco di trattenere la rabbia: in fondo non serve a nulla agitarsi in questo momento, gli spaccherò la faccia a breve.

A sangue freddo invio la foto a Mark evidenziando il punto in cui c'è lui con un cerchio rosso.

-Una settimana fa Mark? Tu ci provavi con ME!- scrivo senza pensarci su due volte e la sua risposta arriva pochissimi secondi dopo, quasi stesse aspettando un mio messaggio.

-Dove l'hai trovata? Non avresti dovuto vederla, non è come sembra! Lascia che ti spieghi-

Spiegare? Cosa dovresti spiegarmi? Ti sei preso gioco di me e io come una cretina ti ho lasciato fare, pensando tu fossi diverso.

-Sparisci. Dopodomani vado via, non voglio più saperne di te.- scrivo sotto suggerimento di Tara, che sembra sempre molto spigliata nel fare da regista nelle vite altrui, ma che continua a stare dietro al suo disastro di fidanzato.

Mi sento presa in giro, mi sento illusa: penso al ragazzo che era con me poche ore fa e, fissando questa foto che appare statica sullo schermo proprio non lo riconosco.

-Ti prego non fare così, possiamo vederci? Corro da te, dammi 10 minuti.- Chiede lo sfacciato Mark, ma non riceve che un due di picche.

Look both ways -REVISIONE-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora