CAPITOLO 15

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Entro in classe e vedo Jessica e le sue amiche in ultima fila, quindi decido di posizionarmi nel primo banco. Le sento ridacchiare, ma faccio finta di nulla e aspetto che arrivi la professoressa.

La signorina West entra appena suona la campanella, e ha un gran sorriso stampato sul volto.

<<Buongiorno, ragazzi. Benvenuti alla prima lezione di letteratura inglese di quest'anno. Oh... - si rivolge a me- lei deve essere la ragazza nuova! Beh, spero che il mio corso le piaccia!>> dice, sorridente.

<<Ne sono certa, grazie!>> dico.

<<Bene, oggi analizzeremo uno dei libri che avreste dovuto leggere quest'estate: "Emma" di Jane Austen!>> spiega la professoressa. Si! Adoro questo libro!

<<Qualcuno di voi ha qualcosa da dire su questo libro? Magari un commento, o...> fa la prof.

<<Io ho adorato questo libro. Il Signor Darcy è assolutamente adorabile!>> dice Jessica, e a me scappa una risata che cerco di coprire con un colpo di tosse, senza riuscirci.

<<Che hai da ridere, barbona?>> mi dice lei, aspra.

Sto per rispondere, ma la professoressa mi precede. <<Jessica! Smettila! Comunque... Sono certa che tu sia a conoscenza del fatto che il Signor Darcy non faccia parte di questo libro>>.

<<Oh...>> fa Jessica, e poi si volta per incenerire con lo sguardo una delle sue compagne. Deve averle suggerito male, penso.

La professoressa continua a spiegare per tutta l'ora, finchè la campanella suona.

<<Pregherei chi non ha ancora letto "Emma" di farlo entro la prossima lezione, per favore. Buona giornata, ragazzi.>> dice mentre usciamo.

Appena fuori dall'aula controllo il mio orario: ho chimica alla seconda e terza ora, al piano terra. Mentre scendo le scale incrocio Matt e Clay, che mi salutano con un sorriso.

Il laboratorio di chimica è piuttosto grande: ci sono dieci banconi con due sedie ciascuno, ognuno possiede tutti gli attrezzi necessari per i vari esperimenti.

I banconi sono tutti occupati tranne uno: la prima metà da coppie di ragazzi che si scambiano battute e ridono, la seconda invece è occupata da ragazze, sedute una per ognuno. Mi avvicino a una ragazza, ma lei mi ferma e dice :<<E' occupato.>> e mi fa cenno di andarmene. Lo fanno anche le altre ragazze quindi mi posiziono nell'unico bancone vuoto, in prima fila.

La professoressa entra e si presenta: <<Salve a tutti. Sono la professoressa Gaye e oggi, dato che è il vostro primo giorno, faremo un piccolo esperimento. Si tratta di...>> mentre parla la porta si apre, ed entra Shawn. Indossa una felpa bordeaux con la scritta "Vans Off The Wall" in nero e un paio di pantaloni della tuta grigi.

Sento tutte le ragazze dietro di me trattenere il respiro. La professoressa lo saluta e poi dice: <<Prenda posto, grazie.>>

<<Dove?>> chiede Shawn. La sua voce è stanca, come se si fosse appena alzato.

<<QUI C'è UN POSTO!!>> <<ANCHE QUI!!>> <<CI SONO ANCHE IO!!>> dicono in coro le ragazze dietro di me.

Ecco perché non volevano sedersi vicino a me, che stronze.

Io faccio finta di leggere sul libro così che non lo faccia sedere vicino a me.

<<Dio... Può posizionarsi vicino alla ragazza con la maglia gialla, grazie!>> dice la professoressa.

Maglia gialla? Ma non c'è nessuno con la maglia g... OH.

<<Ma... Veramente...>> inizio io, ma la professoressa mi ferma.

<<AH! Niente storie, il vostro compagno di banco sarà il vostro compagno di laboratorio per tutto l'anno, niente scuse!>> fa lei, dura.

Le ragazze scoppiano in un "noooo" generale. Ve lo lascerei volentieri, se potessi.

La professoressa comincia la lezione e ci spiega l'esperimento, che io ho già svolto in Italia. Dato che l'ho già fatto, decido di disegnare sul mio quaderno.

<<Sembra che tu non ci stia capendo nulla>> sento dire da Shawn.

Mi giro e lo fisso, annoiata. <<E che cosa te lo fa pensare?>> dico, inespressiva.

<<Sembri disperata, non ho mai visto nessuno in questo stato a causa della chimica>> e poi sorride. Le fossette no. LE FOSSETTE NO.

<<Oh, nonono. Non è per chimica, è perché mi hanno messo un idiota pieno di sé come compagno di laboratorio, sai?>> e faccio finta di asciugarmi una lacrima.

Lui si porta una mano al petto, come se fosse ferito. <<OH! Così mi uccidi.>> dice, poi scoppia a ridere.

<<Grande!>> dico io, ma mi ritrovo a ridere insieme a lui. 

Dimmi che non finirà// Shawn Mendes IN REVISIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora