Il mattino seguente mi sveglio presto. Sono solamente le otto e mezza, e ho una fame da lupi.
Tutti i ricordi della notte appena passata mi invadono la mente, e ben presto non sono più di buon umore.
Cerco di non pensarci e scendo in caffetteria.
Con mia grande sorpresa trovo Martin e Nancy seduti a un tavolo che fanno colazione insieme. Per un momento penso di tornare indietro e lasciarli soli, ma poi si accorgono della mia presenza e mi fanno cenno di sedermi con loro.
<<Cosa ci fai qui, cara? Non hai festeggiato ieri sera?>> mi chiede Nancy mentre mi siedo accanto a lei, Martin di fronte.
<<Oh... Sono andata ad una festa ma sono successe delle cose e... E allora sono tornata qui.>> dico abbassando lo sguardo, sperando che non mi chiedano nulla.
<<Che tipo di cose? Lo sai che a me, a NOI, puoi dire tutto. Siamo come i tuoi nonni canadesi!>> ridacchia Martin, e il sorriso di Nancy si fa più largo.
E' una buona idea? O una pessima idea? Ho bisogno di raccontarlo a qualcuno...
<<Ehi, tutto bene?>> mentre sto pensando Hannah entra dalla porta, seguita da Matt. Mi corre incontro e mi abbraccia strettissima.
Entrambi si siedono di fianco a Martin e mi chiedono di ieri sera.
Resto in silenzio per qualche secondo ma poi inizio a parlare. Racconto tutto, da quando Hannah è andata a cercare Matt, al momento in cui ho messo piede in accademia.
Loro restano tutti a bocca aperta e poi, come se qualcosa li avesse colpiti, si alzano e mi avvolgono in un gigantesco abbraccio di gruppo.
<<Quell'Isaac. E' un vero idiota. Verrà espulso, per questo.>> dice Martin.
<<No. Non voglio che si sappia, per favore. I miei genitori mi farebbero tornare a casa all'istante, e non è ciò che voglio. Per niente.>>
<<Non glielo dirai?>> mi chiedono tutti all'unisono.
<<No.>> dico, seria.
Tutti si scambiano sguardi pieni di tristezza, e poi Hannah tira fuori l'argomento che volevo evitare.
<<Shawn ti ha lasciata da sola in strada?>>
<<Uh... Si...>>
<<Che razza di idiota è uno che abbandona una ragazza che è appena stata aggredita? Io lo ammazzo con le mie mani.>> dice lei, arrabbiata come non l'ho mai vista.
<<Avrà avuto i suoi motivi...>>
<<No. Nulla vale quanto la sicurezza di una persona. Nemmeno la sua stupida ragazza modella.>>
<<Non sempre stupida, in realtà. Ha chiamato lei la macchina per me.>>
Ed è per questo che, anche se vorrei odiarla più che mai, proprio non posso.
La cosa che mi fa più arrabbiare, però, non è il fatto che non riesco ad odiare lei, ma il fatto che non posso odiare LUI.
Nemmeno un po'.
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Dimmi che non finirà// Shawn Mendes IN REVISIONE
FanfictionFederica Rossi è un'alunna modello: voti altissimi, concentrazione imbattibile, capacità discorsiva impressionante. La sua scuola vuole approfittare della sua intelligenza per farsi conoscere: viene contattata da una prestigiosa accademia canadese...