CAPITOLO 38

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SHAWN'S POV

*Domenica h 1.00 am*

<<Signor Mendes, la sua macchina è pronta per portarla in aeroporto.>> mi dice Martin dalla porta.

<<Grazie, Martin. Grazie anche per la discrezione.>> gli stringo la mano.

Esco dall'accademia e mi volto, guardo verso la sua finestra.

Mi odierai, ma è meglio così.

Il viaggio verso l'aeroporto è molto lungo a causa del traffico. L'aereo per Londra non partirà prima della 6, quindi non c'è alcun problema. Decido di buttare giù su carta tutto quello che mi frulla per la testa.

Dopo aver raccolto e riletto i miei pensieri comincio a scrivere dei versi:

Weeks on end, I'm on the road

I start to lose my sense of home

I should've called so many times but I,

I just sat next to my phone.

Just know it takes it from me

To end this darling, oh

And I know you'll find someone who

Gives you the time I didn't give to you

I'm running low

I'm sorry but I have to go

And maybe I will never feel

You gave me something so real

I'm running low

I'm sorry but I have to go.

Li rileggo più volte, e non riesco a pensare ad altro che a lei. Non so cosa mi abbia fatto, ma non riesco a smettere. C'è sempre lei nella mia testa. In ogni canzone che scrivo, in ogni sogno che faccio.

Arrivo all'aeroporto alle 3.30 am e Andrew mi sta aspettando.

<<Finalmente. Arriveremo a Londra verso l'una di questo pomeriggio, Meredith sarà lì ad aspettarti. Una mia conoscenza ha informato i giornalisti del tuo arrivo, così potranno ritrarvi mentre vi abbracciate. Cerca di farlo sembrare reale, come se ne fossi innamorato.>> mi dice mentre ci imbarchiamo.

Neanche la conosco e dovrei sembrare innamorato. Certo.

In aereo non spiccico parola, dormo quasi tutto il tempo. All'arrivo aspetto che escano tutti, come faccio sempre. Saluto le hostess e mi dipingo il miglior sorriso finto della mia vita.

All'uscita del gate la vedo subito. E' una ragazza alta e molto magra: non c'è da stupirsi che sia una modella. Ha i capelli rosso fuoco e indossa un vestito a dir poco osceno. Non oso immaginare cosa possa accadere se si piegasse. Ha il viso coperto di fondotinta di alta qualità e gli occhi sono truccatissimi. Andrew non mi conosce affatto, se pensa che questo sia quello che chiamo "bellissima".

<<Shawn! Amore mio! Sei arrivato finalmente!>> mi corre incontro saltandomi addosso, poi mi bacia in modo passionale, da attrice, e con la coda dell'occhio vedo i flash delle macchine fotografiche che immortalano questo "romantico" momento.

Lei si stacca e mi prende per mano, conducendomi verso l'uscita. Appena saliamo sull'Audi nera che ci aspetta fuori, il suo sorriso svanisce e lei si fa seria.

<<Sono Meredith, Meredith Smith. Sarò la tua ragazza per... Beh, non so per quanto in realtà.>> mi stinge la mano, tornando a sorridere.

<<Ciao, piacere.>> dico.

Passiamo le tre settimane successive girando per l'Europa, facendoci scattare foto mentre siamo abbracciati davanti alla Tour Eiffel o mentre mangiamo una pizza a Napoli, davanti al Duomo di Milano e poi davanti alla Sagrada Familia di Barcellona.

Facciamo amicizia, ma non potrò mai innamorarmi di una ragazza come lei. Non potrò innamorarmi di nessuno fino a che non smetterò di pensare a Federica.

La voce di Andrew al telefono è più allegra di quanto fosse sembrata tre settimane fa.

<<Shawn. Sei stato bravo nelle ultime settimane, ma è arrivato il momento di tornare a Toronto e continuare i tuoi studi all'accademia. Meredith verrà con te.>> dice.

<<Cosa? No! Non può venire con me, è assurdo!>> obbietto io.

<<Shawn, calmati. E' giusto così. Se la porti nella tua città natale, i media penseranno che sia una cosa seria. Non voglio sentire altre lamentele.>> e chiude la comunicazione.

Cazzo. Cazzo cazzo cazzo cazzo. No. Non posso farmi vedere con Meredith da Federica.

SPAZIO AUTRICE:

Ciao bellezze!!

Nuovissimo capitolo! Che ne pensate? Votate! <3

Grazie mille per il supporto e i commenti, vi adoro!

Un bacio,

Federica x

Dimmi che non finirà// Shawn Mendes IN REVISIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora