SHAWN'S POV
L'ho lasciata da sola. Ma come ho potuto? Sono un coglione.
Coglione, coglione, coglione.
<<Ehi, mi hai sentita?>> Meredith mi scrolla dai miei pensieri. E' seduta di fianco a me sull'aereo per Los Angeles: stanotte farò un'intervista per il Late Late Show.
<<Scusami... Cosa hai detto?>> le chiedo, chiudendo gli occhi per qualche secondo in modo da tornare alla realtà.
<<Ho detto che stasera potrebbero farti molte domande personali, qua hai una lista di possibili domande e a fianco tutte le risposte. Per esempio se ti chiedessero come ci siamo conosciuti tu diresti?>>
Controllo la lista controvoglia. <<Uh... Che ti ho vista sfilare alla Fashion Week di New York ed eri la ragazza più bella che avessi mai vis... Dio, ma che cos'è questa merda? Io non sono così, non sono così per niente. Neanche ci sono andato, alla settimana della moda.>> dico.
Mi sento un po' irritato, Andrew è una persona fantastica, ma mi fa passare per chi non sono mai stato né sarò mai. A me non piacciono le ragazze come Meredith, quelle che sanno di essere belle e ne vanno fiere, come se fosse la cosa più importante di questo mondo.A me piacciono le ragazze semplici, quelle che preferiscono un nuovo libro a una nuova borsa di Chanel; quelle che preferiscono Harry Potter a Sex and the City; quelle che non si truccano anche per stare in casa; quelle a cui non frega niente che qualcuno le veda in pigiama.
L'aereo atterra e un nuovo autista ci aspetta fuori dal terminal.
Dio, sono mesi che non guido.
<<Signor Mendes, Signorina Smith, benvenuti a Los Angeles! Spero che il vostro viaggio sia stato rilassante e privo di problemi. Io sono George, e sarò il vostro autista per i prossimi giorni. Datemi pure le valigie e accomodatevi in macchina.>>
L'uomo deve avere circa cinquant'anni, ed è molto gentile. Io e Meredith lo ringraziamo e ci sediamo sul retro.Attraversiamo l'intera città nel giro di un'ora e mezza, poi la macchina si ferma davanti al nostro hotel. Una donna vestita con un tailleur nero e dei tacchi a spillo ci accoglie all'ingresso. Ha l'aria piuttosto severa ed elegante, ma sfodera un bellissimo sorriso curato.
<<Benvenuti all'InterContinental Hotel! Io sono Mary-Anne, la direttrice. Vi abbiamo riservato la suite nell'attico con letto matrimoniale, su richiesta del signor Gertler. Ecco qui la chiave, non ho bisogno dei vostri documenti, il check-in è già avvenuto.>> poi con uno schiocco di dita richiama l'attenzione del facchino, che carica i nostri bagagli su di un porta-valigie e ci fa strada verso l'ascensore.
Saliamo di almeno trenta piani, poi sentiamo un din e le porte si aprono, rivelando un corridoio lungo e largo che conduce ad un'unica, gigantesca porta.
Il facchino prende la chiave elettronica e apre la porta. Davanti a noi appare ciò che sembra praticamente un appartamento.
Gli interni bianco latte sono illuminati da lampadari dai colori caldi, tendenti all'oro. Ci sono almeno sei divani soltanto all'ingresso.
<<Da questa parte si trova la vostra camera. C'è dello champagne e del Rosè nel frigorifero privato. Di qua invece c'è un'altra camera che può essere utilizzata dagli ospiti, in caso doveste averne. Ci sono due bagni principali con doccia e vasca, e uno più piccolo contenente solamente la vasca, con idromassaggio. Spero che la vostra permanenza sia tranquilla. Di qualsiasi cosa abbiate bisogno, il numero della reception è il 123, e vi risponderemo immediatamente. Il servizio in camera è attivo 24 ore al giorno, ogni giorno.>>
Lo ringrazio della spiegazione e gli consegno cinquanta dollari di mancia per la sua gentilezza, mentre Meredith corre in bagno a ritoccarsi il trucco.
La sento alzare la voce per farsi sentire: <<Dovremmo postare un Boomerang sul tuo profilo Instagram, la gente ADORA queste cose.>>
<<Si, certo.>> dico. Non me ne importa proprio nulla né di Instagram né di che cavolo pensa la gente.
Mi dirigo verso l'altro bagno e faccio una doccia calda, poi inizio a prepararmi per l'intervista.
Indosso una camicia nera attillata e un paio di jeans neri, insieme ai miei stivali preferiti. Meredith ha il vestito più corto e ricoperto di paillettes che io abbia mai visto, ma, ovviamente, è bella. Prima di recarci nella hall, Meredith insiste per fare quello stupido Boomerang allo specchio. Faccio il rock sign e tiro fuori la lingua, le invece sorride muovendo i fianchi.
Usciamo dall'hotel e George ci sta aspettando appoggiato alla limousine.
Ci sono fotografi ovunque fuori dall'hotel, e Meredith mi prende prontamente per mano.
<<Nervoso?>> mi chiede, avvicinandosi al mio orecchio.
Allontano il viso, non voglio che mi stia così attaccata, non lei.
<<Per niente. E'solo un'intervista.>> dico, poi saliamo sulla limousine.
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Dimmi che non finirà// Shawn Mendes IN REVISIONE
FanfictionFederica Rossi è un'alunna modello: voti altissimi, concentrazione imbattibile, capacità discorsiva impressionante. La sua scuola vuole approfittare della sua intelligenza per farsi conoscere: viene contattata da una prestigiosa accademia canadese...