Capitolo Trenta

4.1K 306 79
                                    

I'm waking up
I feel it in my bones
Enough to make my system blow
Welcome to the new age, to the new age
( Radioactive - Imagine Dragons )




I piedi di Dave calpestavano il pavimento in modo veloce, mentre le gambe andavano in sincronia tra di loro seguendo un percorso che fino a poco prima non ricordava. Sentiva la testa pesante, il sovraccarico di informazioni lo aveva letteralmente stordito, ma doveva vedere con i suoi occhi, doveva accertarsi che sia Harry che Lux stessero bene. Il petto gli faceva male ogni volta che realizzava di essersi dimenticato di loro, com'è potuto succedere? Continuava a ripetersi, ma non trovava risposta se non un nome, che gli balenava davanti agli occhi come chiave per ogni porta: Grinbell. La dottoressa Grinbell era riuscita a farli stare male un altra volta, ad indebolirli come se nulla fosse e loro erano cascati nel tranello. Dietro di lui Azura e Will cercavano di tenere il passo, mentre quest'ultimo malediceva Dave per non aver preso la direzione del passaggio segreto così come lui aveva suggerito, ma Dave non voleva proprio saperne. Doveva vedere con i suoi occhi e dare un senso a tutte quelle immagini che gli passavano davanti come saette, per poi scomparire e ritornare in limpidi ricordi. Entrarono nella mensa, per loro fortuna, vuota ed entrarono nel Villenium e adesso quell'odore che un tempo avevano percepito come disgustoso, adesso sapeva di familiare e quasi lo fece rilassare, perché era come se lo ricordava, era tutto vero, il Villenium esisteva. Will lo sorpassò, facendo strada verso la sala del pianoforte, lì dove aveva lasciato Harry e Luxia, ma il corridoio opposto catturò la sua attenzione, dove le luci erano accese e la porta del laboratorio spalancata. Le sue labbra si storsero in una smorfia di terrore, le gambe tremarono, ma questo non gli impedì di andare avanti. Un groppo in gola e una stressa allo stomaco lo soffocarono e quasì si pietrificò dopo qualche passò, ma a portarlo alla realtà ci pensò Azura, che poggiò una mano sulla sua spalla e lo guardò cercando di incoraggiarlo ad andare avanti e quel gesto per quanto fosse stato gentile, non fu apprezzato da Dave. William deglutì a fatica e camminò questa volta più velocemente e più si avvicinavano, più si sentiva un lamento disperato accompagnato da dei sussurri. Quando si ritrovarono davanti al laboratorio, illuminato questa volta da una luce abbagliante e lucente, rimasero di sasso. Luxia cullava tra le sue braccia il corpo fragile e assente di Harry, che piangeva adesso in silenzio reprimendo tutte le urla che avrebbe voluto far uscire, ma era troppo terrorizzato dal corpo inerme di Josh, che giaceva in silenzio a qualche passo da solo emettendo lamenti indistinti. Azura si coprì la bocca con una mano, il viso lacerato dell'infermiere la fece sobbalzare e quando osservò la mano insanguinata e tremande di Harry tutto si fece più chiaro. Lo stesso stupore si era impossessato di Will, che con bocca leggermente aperta e respiro affannato, fissava i due con aria preoccupata « State bene? » balbettò guardandoli.

Lux annuì semplicemente, lieta di vedere che i suoi amici aveva riacquistato la memoria e che la cura aveva avuto successo, ma adesso la sua più grande preoccupazione era Harry che sembrava non voler abbandonare quello stato di paura e terrore. Dave fece qualche passò avanti cercando di mandare via il nodo alla gola che non voleva dargli pace, si mise davanti ad Harry portandosi alla sua altezza « Respira, non è morto. » lo informò e serrò la mascella, come per darsi un aria decisa « Tu non l'hai ucciso. » gli disse poggiando entrambe le mani sulle sue spalle e scuotendolo appena, solo allora Harry lo guardò concentrandosi sul marrone dei suoi occhi e sulla sicurezza che essi emanavano e annuì credendogli. Quindi si alzò aiutato da Dave e si alzò a sua volta Luxia, massaggiando la parte del collo dolorante dove poco prima Josh l'aveva prontamente colpita. « Andiamocene di qui e questa volta non intendo solo dal Villenium. » disse Dave.

Decisero di uscire, ma si bloccarono quando un ronzio passò loro alle orecchie. Il rumore proveniva da Josh, ormai svenuto del tutto e subito dopo una voce si fece spazio "Josh, tutto okay?" era la voce di Fred che proveniva dal piccolo walkie talkie nero che Josh portava alla cintura. Luxia si catapultò verso l'uomo e gli sottrasse l'oggetto mostrandolo ai suoi compagni. Will deglutì passandosi una mano tra i capelli "L'esperimento è riuscito?" parlò di nuovo Fred, fu allora che Will prese l'oggetto e lo azionò « Tutto okay. » disse con voce più bassa e cupa, cercando di farla sembrare naturale imitando l'infermiere "Bene, mi stavo preoccupando." disse Josh e poi nient'altro se non il silenzio « Questa la portiamo con noi, dovrebbe collegare tutti gli infermieri, se dovesse succedere qualcosa e dovessero comuncarselo tra di loro, lo sapremo. » disse Will passando il walkie talkie a Lux che lo mise nella tasca della tuta. Harry sentiva ancora quell'orribile sensazione su di sé, la sensazione di aver perso ancora una volta se stesso e di aver lasciato che la rabbia vincesse per qualcuno che fino a pochi mesi fa non conosceva nemmeno, o almeno che credeva di non conoscere. E adesso aveva quasi ucciso per lei.

ᴇxᴘᴇʀɪᴍᴇɴᴛ 6735 ; ʰᵉˢDove le storie prendono vita. Scoprilo ora