Capitolo Trentatré

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'Cause nobody seems to ask about me anymore
And nobody seems to care 'bout anything I think
And nobody seems to recognize me in the crowd
In the background screamin', "everybody, look at me"
( Angel On Fire - Halsey )




Alcune ciocche dei capelli bagnati le coprivano gli occhi, erano seduti nel furgone con le portiere aperte e le gambe che dondolavano e piedi che sfioravano l'asfalto. Elise teneva gli occhi su Harry seduto ancora sulla spiaggia e sembrava non voler unirsi agli altri, le fu impossibile non notare che anche Lux era assente quanto lui, nonostante le sedesse accanto. Era arrabbiata, o meglio delusa, ma del resto non poteva far nulla per ricostruire qualcosa che era a suo malgrado già finito. E lo avrebbe voluto disperatamente, ritornare ad un anno prima quando Harry la teneva stretta tra le sue braccia e farle mancare il respiro, quando premeva le labbra contro le sue e costringeva entrambi a liberarsi dell'odio e riempire l'aria d'amore. I ricordi scomparvero quando la suoneria del suo telefono si fece spazio nelle sue orecchie, prese il cellulare e lo sbloccò leggendo la notifica proveniente dai messaggi. Era un messaggio di Freya, si schiarì appena la voce e aprì la chat della ragazza.

Da: F.
Ti manco?
ALLEGATO

Quando cliccò sul file che le aveva mandato si aprì una foto della bionda, con indosso soltanto dell'intimo in pizzo rosso. Il seno era a mala pena coperto dal reggiseno fin troppo stretto, le sue curve erano messe in mostra nel migliore dei modi e le labbra piene e rosse di lei non le miglioravano la situazione. Sospirò rumorosamente riportando il cellulare nella tasca posteriore dei jeans. Doveva trattarsi solo di una storia di una notte. Ricordava perfettamente come quel giorno si fossero incontrate ad una festa e si misero a consolarsi a vicendo per l'assenza di Harry e per quella momentanea di Luxia, finirono per baciarsi e andare a letto insieme, un esperienza del tutto nuova ed Elise aveva iniziato ad esserne dipendente. Adesso però le cose stavano prendendo una piega diversa, Harry era vivo e lei era forse più confusa di prima « Elise. » richiamò la sua attenzione Lux « Quando sono arrivata a Redwood, la dottoressa mi ha detto che ho ucciso la mia migliore amica e i mie compagni di classe. Freya.. » mormorò lasciando la frase in sospeso.

« Lux tu non hai ucciso nessuno. Tua madre ci ha detto che avevi avuto una borsa di studio in una scuola europea e che te ne eri andata senza dire niente perché non volevi dirci addio. » le spiegò poggiando una mano sulla sua.

Lux deglutì a fatica e non poté far a meno di sorridere « Quindi Freya sta bene? »

« Credimi, sta più che bene. » fece una mezza risata per poi tornare seria « Mi sei mancata. » ammise stringendole piano la mano, il cuore le batteva velocemente contro il petto. Non poteva odiarla, per tutti quegli anni era stata forse più di una sorella e adesso che sapeva che non condividevano lo stesso sangue, forse la sentiva ancora più vicina.

Lux capì che le sue teorie erano giuste, la dottoressa Grinbell si era inventata tutto sui crimini, solo per giustificare il solo essere malsani e con necessità di essere curati, erano innocenti. « Mi sei mancata anche tu, davvero. » le sorrise per poi abbracciarla, stringendola forte a sé « Ascolta, tra me ed Harry non c'è nulla. » mormorò a bassa voce, quasi sussurando, ma nemmeno lei credeva a quelle parole dette così piano da sparire nell'aria come foglie in pieno Autunno.

« Sicura? Perché non sembra che lui la pensi allo stesso modo. » si allontanò da lei, ma continuò a guardarla « Non importa, lui non è più lo stesso. Io non sono più la stessa. In più vedo come ti guarda. » disse ridendo piano, benché si sentisse a disagio a parlare di ciò, sentiva di doverlo fare « Io non potrò mai capire quello che prova, tu puoi farlo e in questo momento vi serve stare uniti. Del resto io non c'entro proprio nulla qui con voi, sai bene che appena arriveremo da James dovrò tornare a casa. I miei genitori saranno in pensiero. » sospirò al pensiero di sua madre a farle il terzo grado.

« Io penso sia solo confuso. Non possiamo farci prendere dai sentimenti adesso, dobbiamo finire quello che abbiamo iniziato. » borbottò osservando la figura lontana di Harry, ora disteso sulla sabbia.

« In tutta sincerità, non aspetterei molto a dirgli quello che provi, hai visto anche tu come hanno ucciso zia Tiana a sangue freddo e non voglio essere pessimista, ma è quello che potrebbe succedere anche a voi. » disse mordendosi il labbro.

E aveva ragione, anche questa volta Eva le stava impedendo di essere felice nonostante non fossero più a Redwood e nessuno avesse il controllo delle sue azioni se non sé stessa. Si massaggiò una spalla cercando di alleviare le tensione che sentiva addosso. Infondo loro non erano addestrati come lo erano i dipendenti di Redwood, sarebbero morti e glielo aveva fatto capire proprio Elise con quell'affermazione detta senza nemmeno prestare attenzione a ciò che stesse effettivamente dicendo: Sarebbero morti ed era ora di vivere e di farlo per davvero. Si alzò e iniziò a camminare velocemente verso la spiaggia, mentre le sue scarpe affondavano di tanto intanto nella sabbia rendendole difficile i movimenti. L'odore del mare riprese a pizzicarle le narici, si lasciò cadere accanto ad Harry che sentendo la presenza di qualcuno si mise subito a sedere. La guardò con aria confusa e sgranò di più gli occhi quando le mani di Lux si poggiarono sul suo viso e le loro labbra si incontrarono per la seconda volta, Harry non esitò ad avvicinarla a sé muovendo le labbra sulle sue in un bacio che questa volta aveva un sapore diverso, non era bisognoso e disperato come lo era stato il primo, questa volta sapeva più di promessa, solo uno di una serie di baci destinati ad arrivare in futuro.






Il mattino dopo Azura si assicurò di iniziare a guidare alle prima ore del mattino, non voleva stare troppo a lungo in un posto e sperava che anche gli altri fossero dello stesso parere. Questa volta accanto a lei sedeva Will, che aveva passato la notte insonne rispetto agli altri, che dormivano ancora dietro, accanto a dell'attrezzatura da lavoro rubata via da Redwood. Azura picchiettava le dita sul volante, il sonno era sparito nell'esatto momento in cui si era messa alla guida, come se il suo corpo avesse capito che doveva concentrarsi. Will invece sentiva le palpebre pensanti, ma non aveva sonno, forse era solo stanco. « Quindi tra te e Dave è una cosa seria? » chiese mettendosi più comodo sul sedile.

La ragazza si sentì presa alla sprovvista, schiuse le labbra e mugugnò parole senza senso prima di arrivare ad una vera e propria conclusione « Credo di si. » disse abbozzando un sorriso, i raggi del Sole iniziarono a scagliarsi contro la macchina, facendole chiudere a forza un occhio « Perché me lo chiedi? »

Will fece spallucce « Credevo fossi più vicina a Louis quando eravamo a Redwood, ma sei piuttosto carina, non mi sorprende che entrambi ci provassero con te. » disse e mentre parlava il suo tono di voce si faceva sempre più basso e le ultime parole uscirono fuori come sussurri, si era addormentato. Azura corrugò la fronte guardandolo con la coda dell'occhio, Louis non ci aveva mai provato con lei e da quello che ricordava erano sempre stati amici fin dall'inizio. Con Dave invece era diverso, fin da quando l'aveva visto per la prima volta aveva capito che ne sarebbe uscita ferita, quel tipo di dolore che solo l'amore può causare. E così era successo, si era innamorata nel momento e nel luogo sbagliato. Allora perché le sembrava terribilmente giusto?







Capitolo di passaggio, serviva solo ad introdurre questo lato che nessuno si aspettava di Elise e per far chiarezza su Freya. Quanto sono carini Lux ed Harry? Will e Azura? Tantantan.
Non faccio spoiler, addio.

Siamo tornati in classifa #51 in Fanfiction! Grazie mille.
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Vi voglio bene. xx

ᴇxᴘᴇʀɪᴍᴇɴᴛ 6735 ; ʰᵉˢDove le storie prendono vita. Scoprilo ora