The man said 'why do you think you here'
I said 'I got no idea
I'm gonna, I'm gonna lose my baby
so I always keep a bottle near'
He said 'I just think your depressed,
this me, yeah baby, and the rest'
( Rehab - Amy Winehouse )Lux sentiva ancora gli occhi di mille persone su di sé e per qualche secondo si senti spoglia da ogni veste, il cuore cominciò a batterle velocemente contro la cassa toracica e si chiese se quella fosse veramente la cosa giusta da fare. L'immagine di Harry tra le braccia di Elise le sfiorò la mente, rammentandole le sofferenze della cugina quando aveva saputo che il suo ragazzo era morto in un incidente stradale. E sapeva di dover avere certezze per il bene di Elise, ma non riusciva che a pensare a sé stessa e a lui, il cui posto doveva essere una bara sotterrata ormai da un anno. Poggiò la fronte sulla superficie fredda della porta di 6735. Se mi vedesse Louis, rimproverò a sé stessa e chiuse gli occhi rammentando il suo primo giorno in quel postaccio dove Louis le aveva raccomandato di non avvicinarsi a quella porta e soprattutto a 6735, ricordò l'orribile sensazione che la travolse quando scoprì che il soggetto che tutti temevano non era altro che Harry.
Si portò le mani al collo quando per pochi istanti si sentì stringere, proprio come quella volta e un urlo strozzato e disperato le morì in gola trasformandosi solo in un lamento. E senza ulteriori indugi si spinse ad entrare, senza chiedere il permesso. La maniglia contro il palmo della sua mano emise un suono stridulo facendo scattare la serratura, si catapultò all'interno della camera e si chiuse la porta alle spalle sperando che nessuno l'avesse vista. Ebbene, quel gesto così avventato e impulsivo la fece vergognare delle sue azioni. Non avrebbe di certo voluto che Azura o Dave la vedessero mentre si rifugiava nelle camera di colui che meno meritava perdono in quel luogo, e nonostante si trovasse lì da poco tempo, Lux aveva capito che l'esperimento 6735 era forse l'ultima persona che poteva essere considerata innocente. Harry rimase immobile, la luce del mattino illuminava il suo profilo, mentre qualche colpo di vento faceva svolazzare i suoi capelli. Il ragazzo era intento a fissare la parete bianca che si poneva davanti a lui, nonostante potesse guardare l'armadio posto sulla sinistra e il letto esattamente a quel metro dietro di lui, Harold aveva scelto di dedicare le sue attenzioni a quella parete bianco sporco, segnata dal tempo e per alcune crepe e ammaccature, la ragazza poté capire che qualcuno aveva sfogato su di essa la sua frustrazione e quel qualcuno probabilmente era il riccio. Una tuta a mezze maniche color violaceo gli copriva il corpo, mentre le braccia erano coperte da delle maniche grigie, ai piedi non portava nulla e Lux si chiedeva se non sentisse freddo con la carne a contatto deciso contro il pavimento sicuramente gelido. Il ragazzo continuava a non guardarla, ma parlò facendo sussultare Lux che teneva la schiena contro la parete « Non ti hanno informata per bene vedo. » la voce roca si sparse per le mura della camera, così bassa e pesante che sembrava non parlasse da giorni « Non sono qualcuno con cui passare il tempo, ragazzina. Dovresti averlo capito da sola. » un sorriso tetro apparve sulle sue labbra, e finalmente la guardò rivolgendo lo sguardo al collo della ragazza privo ormai dei segni che lui le aveva lasciato senza riguardo « Si può sapere cosa vuoi da me? »
Non sapeva davvero come rispondere, il motivo per cui si trovava in quella camera era ovvio, ma le parole sembravano non volerle sfiorare nemmeno le labbra, così rimase in silenzio mentre il suo intero corpo voleva cedere e lasciarsi andare a terra. Harry allora si avvicinò a lei, senza però oltrepassare quel limite di vicinanza che avrebbe fatto perdere in lui la ragione « Da quando sei arrivata qui, sono aumentati i problemi. Sai che sono aumentati gli esperimenti? » chiese alzando il tono della voce facendo trapelare in essa tutta la rabbia che il ragazzo in quell'ultimo periodo aveva nascosto e conservato per bene.
A quel punto, Lux strinse le mani a pugno tenendole lungo i fianchi e la sua espressione mutò e passò dall'essere terrorizzata, all'essere arrabbiata « Davvero? E a te importa davvero tanto degli altri pazienti, immagino. Non è così? » lo provocò spudoratamente, alterando il suo tono e prendendosi quasi gioco di lui. Nessuno fino ad allora le aveva addossato la colpa oltre sé stessa e sentirsi la causa di tutto ciò anche agli occhi degli altri la faceva stare male più del dovuto, ma mai avrebbe lasciato che, un ragazzo che in quell'Istituto aveva causato problemi ancor più gravi, le puntasse il dito contro.
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ᴇxᴘᴇʀɪᴍᴇɴᴛ 6735 ; ʰᵉˢ
Misterio / Suspenso« Cosa c'è dietro quella porta? » chiese Lux mentre osservava la porta in metallo che metteva fine al corridoio. « L'esperimento 6735 » Trovate il sequel di Experiment sul mio profilo, si intitola Villain 4362 Cover by @acklexs