Capitolo Sei

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I wish you could be honest
I wish you could be honest with me.
(Honest - The Neighbourhood)




La colazione venne consumata in silenzio da tutti i presenti, tranne che da Lux che di mangiare non ne aveva proprio voglia, nonostante 2085 l'avesse pregata anche solo di bere del latte.

La vista di tutto quel cibo le diede la nausa e forse fu l'unico effetto che la sostanza violacea aveva avuto su di lei. Pian piano anche il dolore alla testa e la confusione svanirono, lasciando spazio semplicemente a una voglia immensa di vomitare. Sentiva le viscere rivoltarsi e un bruciore lancinante al centro del petto, nulla di così spaventoso però da farla allarmare. Era come aver ingurgitato una quantità eccessiva di cibo e risentirne le conseguenze. I suoi nuovi amici erano ancora insieme a lei, seduti a tavola con lo sguardo perso nel vuoto « Dovresti andare a riposare. » la invitò Louis cercando di abbozzare un sorriso.

Dave annuì velocemente « E di non uscire da lì fino a stasera. » aggiunse guadagnandosi un occhiataccia da parte di 2085 « Che ho detto? » borbottò aggrottando le sopracciglia « È già fortunata se quegli idioti non l'hanno portata dalla Grinbell. » sospirò indicando gli infermieri che portavano via i piatti e le tazze sporche.

2085 si passò le dita tra i capelli come per pettinarli « Infondo non ha torto. » sospirò guardandola « Nessuno di loro deve sapere che sei riuscita ad arrivare qui, altrimenti potrebbero ripetere l'esperimento aumentando la dose. »

« Esperimento? » chiese Luxia e nel suo viso era chiaro il suo stupore.

« Ancora non l'hai capito? Qui dentro siamo tutti degli esperimenti. » disse Louis guardandosi le mani « Rifiuti umani che servono solamente come cavie. » Louis non osò nemmeno guardarla, tanta era la vergogna per sé stesso, lui che per via del codice 34 era rimasto nella sua camera per più di quattro giorni.

Lux si alzò senza proferire parola e si avviò verso l'uscita prima che la massa di ragazzi potesse bloccarla. Nel corridoio persisteva ancora la canzoncina che l'aveva accompagnata il primo giorno, il ché la fece sbuffare rumorosamente. Camminava a lato muro facendo strisciare la spalla contro la vecchia carta da parati e percorreva a passi lenti il lungo corridoio. Sebbene quella dose di velono sconosciuto non le avesse causato molti problemi, sentiva di dover essere cauta poiché magari l'effetto avrebbe tardato ad arrivare. Non riusciva ancora a capacitarsi del fatto di non aver riscontrato lo stesso effetto citato da Dave, o ancor peggio non riusciva a credere alle parole di Louis. Esperimenti. Come se io fossi un topo da laboratorio, pensò Lux facendo una smorfia visibile. Ma adesso tutto cominciava a prendere forma e colore, la ragazza capì perché la Grinbell l'aveva definita fin dal principio un "esperimento" e non una paziente o qualcuno a cui era necessario fornire aiuto.

La melodia fu sovrastata dal suono violento che emisero le sue spalle venute a contatto con la parete. Lux trattenne per qualche secondo il respiro tenendo gli occhi chiusi e sentendo ancora le mani di chi l'aveva spinta, sulle proprie spalle. Harry le stava a pochi centimetri di distanza, con il viso che puntava verso il basso, ma era visibile il suo modo frenetico di respirare. Riusciva persino a percepire le mani di lui che tremavano su di sé. Aveva avuto paura, immersa nei suoi pensieri non si era nemmeno ancora che qualcuno le stava venendo dietro. Harry alzò il viso guardandola con occhi che fremevano dalla voglia di sapere come aveva fatto, le sue labbra tremavano appena e lei non sapeva se fosse per la rabbia o semplicemente per la situazione e il contatto che lui stesso stava dando senza alcuna richiesta. Strinse di poco la presa sulle sue spalle spingendola ancor di più verso la parete. Lux riusciva a sentire il suo respiro sulla propria pelle, talmente era la loro vicinanza. « Voglio sapere come. » disse in un sussurro il ragazzo, la sua voce rauca si espanse nella sua testa rammentandole il suo primo vero incontro con Styles. Alcuni ricci gli coprivano la fronte e cercava disperatamente di non allontanarsi da lei.

« Cosa? » balbettò Lux in cerca della sua sicurezza che in quel momento sembrava essere scomparsa.

Harry soffocò quello che sembrava a tutti gli effetti un ringhio « Come hai fatto ad alzarti. » disse nello specifico osservando la chiazza rossa e viola che portava sul collo lei, a ricordarle la notte orribile passata con Josh e Fred, il segno di una battaglia persa in partenza. « Come? » chiese deglutendo, la voce sembrava balenante e tremante, ma non perse la sua tonalità.

Lux scosse vigorosamente il capo « Non lo so, non, davvero non ne ho la più pallida idea. » mormorò sentendosi impotente davanti alla sua presenza.

Harry le fece sbattere nuovamente le spalle contro la parere lasciando che un gemito uscisse dalle sua labbra « Bugiarda! » sbraitò. Lux chiuse istintivamente gli occhi e si morse le labbra per evitare di urlare, non voleva di certo aumentare la rabbia che sembrava uscire da lui attraverso ogni singola parola e gesto. Il dolore in quel momento era l'ultimo dei suoi pensieri, poiché adesso anche lei voleva capire sul serio come aveva fatto ad alzarsi senza alcun tipo di problema. Poi allentò la presa « Ti prego, devi dirmelo. » la voce sembrò spezzarsi a quella richiesta che aveva tutta l'aria di essere una supplica di aiuto.

Ma Lux rimase in silenzio, nessuna risposta avrebbe potuto soddisfare la voglia di sapere di Harry e lei glielo aveva già detto, non lo sapeva. A quel punto in ragazzo la lasciò andare, allontanandosi a passi svelti verso la sua camera. Alla mancanza della mani di Harry ad assicurarle una postura eretta e senza alcuna possibilità di perdere l'equilibrio, si sentì debole e incapace di poter stare all'in piedi da sola. Lux ne ebbe la certezza, quando Harry l'aveva guardata supplicandola di aiutarlo, in lui aveva rivisto il suo vecchio compagno di scuola. Forse un po' più ammaccato e distrutto, ma in quegli occhi dal colore così intenso, si celava ancora Harry Styles.






Ecco so che sono poche righe ma volevo incentrare il tutto su questo piccolo incontro e dialogo.
Spero che il dopoio aggiornamento vi renda felici, non ho sonno e avevo voglia di scrivere HAHAHA.
Come sempre fatemi sapere cosa ne pensate!
A presto, Kels.

ᴇxᴘᴇʀɪᴍᴇɴᴛ 6735 ; ʰᵉˢDove le storie prendono vita. Scoprilo ora