Capitolo Sette

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Cry baby, cry baby
Cause you don't fucking care
Tears fall to the ground
You just let them drown
(Cry Baby - Melanie Martinez)






Loro sapevano.

Non era servito il vano tentivo di Lux di fingersi a letto in uno stato di piena coscienza, ma pur sempre privata di alcuna capacità di muoversi. Loro sapevano, nonostante lei avesse messo in atto una delle scene più realistiche di cui il mondo del teatro avrebbe mai potuto godere. Eppure adesso, si trovava legata nuovamente al lettino di quella stanza che stanza non era, quanto più invece un laboratorio. Questa volta però la paura sembrava essere stata sostituita ad un nuovo sentimento, forse ancor più terrificante, l'odio. L'odio, sentimento più oscuro al di fuori di esso non esiste. Proprio questo piccolo frammento è stato capace in passato di far nascere grandi discordie, grandi guerre combattute solo per una minuscola parte che si cela in ogni umano. Una piccola parte che si nasconde per bene, che lotta contro le volontà dei propri padroni. Ma quando esce e se lo fa, allora sono davvero grossi guai. Non c'è arma più grande dell'odio. E Lux che si trovava a fissare la pelle chiara della dottoressa Grinbell a specchiarsi contro le luci abbaglianti di quella camera, non riusciva a smettere di pensare a questo, a quanto il suo sangue stesse bollendo e alle sue viscere che si ritorcevano ogni qual volta un sorriso di piazzava sul volto della dottoressa.

« Saremmo » iniziò la dottoressa, per poi correggersi in modo svelto « Sarei lieta di sapere, come ha fatto a non subire gli effetti della Tetrodotossina. » continuò puntando gli occhi sul diario che aveva tra le mani, ad esaminare chissà quali cose. Luxia sapeva di essere lì dentro da giorni ormai e tutte le dosi di quella sostanza che le erano state iniettate non avevano avuto alcun effetto, sebbene Josh avesse aumentato anche la dose, lei era piena di vita e capace di muoversi senza alcun problema. Era svenuta, certo, ma ogni qual volta si svegliava un verso di frustrazione usciva dalle bocche dei due infermieri ritenuti degli incapaci e buoni annulla dalla dottoressa , la quale non credeva possibile che dopo tutte quelle dosi la sostanza le fosse immune. « Lei sa cos'è la Tetrodotossina, non è così 8326? » e a quel punto di avvincinò alla ragazza, chiudendo il diario marrone con un colpo secco e posizionandosi di fianco a lei « La Tetrodotossina è un veleno utilizzato dai nostri antenati per commettere crimini sadici e lenti. » spiegò la donna tenedo le mani lungo i fianchi, mentre le sue parole venivano accompagnate da un sorriso stupefatto e quasi pieno di ammirazione « Ma noi come lei avrà ben capito, cerchiamo di rendere le cose brutte in belle. I nostri scienziati si sono occupati di sperimentare e analizzare questo tipo di veleno, cambiandone la combinazione chimica e creando una sostanza capace di far paralizzare una persona per più delle sei ore. Superando la morte e sintomi come la nausea e il malessere. Una sostanza che serve a noi per far guarire voi. » spiegò la donna guadagnandosi un occhiataccia da parte di Lux, la quale di sentire frottole ne aveva abbastanza.

Sentiva i muscoli delle braccia e del collo pulsare per il dolore, dopo tutte quelle iniezioni la sua pelle sembrava aver assunto un colorito ancor più chiaro fatta eccezione per le chiazze scure dove le era stata bucata la pelle. « Le ho già detto che non so come sia possibile. Magari quei due imbecilli hanno utilizzato il veleno sbagliato, magari lei non sa seguire con abbastanza attenzione ciò che fanno i suoi dipendenti. » azzardò ricambiando quel sorriso così crudele e privi di alcun pentimento.

A quel punto però Fred si fece avanti schiarendosi la voce « Perché non proviamo con il codice 54, dottoressa? » chiese con un filo di voce, come se fosse intimorito da quella donna più minuta di lui.

« La ragazza non ci serve da morta! » sbraitò la Grinbell lanciandogli un occhiata di fuoco intimandogli di non azzardarsi più a proferire parola.

ᴇxᴘᴇʀɪᴍᴇɴᴛ 6735 ; ʰᵉˢDove le storie prendono vita. Scoprilo ora