Capitolo Ventitre

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Dedicato a @giuly_ghiro_27



I was broken from a young age
Taking my soul into the masses
Write down my poems for the few
That looked at me took to me, shook to me, feeling me
( Believer - Imagine Dragons )





« No! Basta, vi prego! » urlò Louis per l'ennesima volta, eppure la sua voce non sfiorava minimamente i sensi di Josh e Fed, che non curanti gli piantarono nuovamente l'ago nel collo somministrandogli l'ennesima dose del codice 97. « Vi ammazzo. » minacciò il ragazzo, adesso il tono di voce era più tranquillo, ma la sua ferocia era forse più palpabile di prima « Giuro che vi uccido tutti. » e riprese e dimenersi sotto le strette decise delle cinghie a tenerlo legato su quel lettino.

La dottoressa Grinbell si fece avanti avvicinandosi al suo protetto « Louis, ti ricordi il nostro accordo? » chiese accarezzandogli la chioma scura, mentre alcune ciocche dei capelli si attaccavano alla fronte sudata. Il corpo di Louis tremava senza ritegno, gli occhi leggermenti chiusi e le labbra strette in una linea dura, annuì con il capo poiché la forza di parlare gli era terminata . Eva sorrise togliendosi gli occhiali e poggiando le labbra su quelle del ragazzo « Tuo fratello è ancora molto giovane, ma è più forte di quanto lei sei tu. Non costringermi a portalo qui, sarebbe un peccato no? » sussurrò con ancora il viso vicino al suo. Louis si sentì infliggere mille colpi di spada al petto, il suo punto dolente era stato colpito ancora una volta. Adesso che sapeva chi era e della verità di Redwood, non poteva tirarsi indietro. Collaborare o morire, queste erano le condizioni di Eva. Si sentiva usato, Eva lo stava prosciugando fino all'ultima goccia, ma ciò che più lo preoccupava era che tutto quel potere, quel sentirsi potente e forte lo ammaliavano a tal punto da ritenersi fortunato. Amava quella sensazione causata dell'euforia del momento, quando stringeva tra le sue mani un corpo a cui lui stesso aveva strappato la vita il profumo dolce, ma che emanava il sangue di ognuno di quei corpi, il solo pensiero lo fecero sorridere. Poi però i suoi pensieri tornavano a Jeremy, un ragazzino di soli dieci anni, dagli occhi azzurri, la pelle bianco latte e una folta e scompigliata chioma marrone, dai tratti del viso dolci e il corpo minuto, così come l'aveva descritto Eva. Il suo compito adesso era quello di proteggere il suo fratellino, assicurandosi che Eva non lo portasse a Redwood, non avrebbe mai permesso che anche Jeremy subisse ciò che era stato riservato a lui. Eva riconobbe subito quello sguardo, il dolce mix tra pazzia e paura, e lei amava causare quei sentimenti in una persona. Si allontanò così dal ragazzo andando verso la porta ordinando a Josh e Fred di far uscire il ragazzo non appena lei avrebbe raggiunto il suo ufficio.

Louis era finalmente pronto.



Dave arrivò nella sala ricreativa con il fiatone, il petto si alzava e abbassava velocemente. Ciò che i suoi occhi avevano appena visto lo avevano terrorizzato a morte e non aveva perso tempo, mettendosi a cercare i suoi amici. Benché fosse stata una fortuna per lui, era quasi scioccato nel constatare che erano tutti insieme, seduti sul divano vicino alla libreria a chiaccherare come se nulla fosse. Azura sorrideva, uno di quei sorrisi che lo avevano sempre affascinato, ma nemmeno quello riuscì ad alleviare l'orribile sensazione che si era impossessata di lui. A passò spedito si parò davanti ai tre ragazzi, attirando all'istante l'attenzione su di sé « Dovete venire con me, adesso. » sentenziò a bassa voce, guardandosi in torno assicurandosi che nessuno li stesse ascoltando.

« Sembra che tu abbia visto un fantasma. » lo canzonò Harry, quel giorno si sentiva bene, quasi felice. Aveva passato quelle ore del pomeriggio a conversare con Luxia e Azura, conversazioni basate sulle passioni l'uno dell'altra e sfottendo il resto dei compagni. Si era sentito normale come mai prima d'ora.

ᴇxᴘᴇʀɪᴍᴇɴᴛ 6735 ; ʰᵉˢDove le storie prendono vita. Scoprilo ora