1. Uno dei soliti giorni.

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La solita massa di studenti si accalca all'entrata della scuola, non so con quale fretta ed entusiasmo riescano ad affrontare la giornata. Sono tutti così entusiasti di iniziare un nuovo anno scolastico, eppure io lo vedo come uno dei soliti giorni.
All'interno ragazzini del nuovo anno o nuovi aggiunti gironzolano in cerca dei loro armadietti o delle loro aule. C'è più baldoria del solito, in questi cinque anni di scuola non ho mai visto tanto baccano; ragazzini del primo anno urlano in preda all'eccitazione, ragazzi più grandi di loro si abbracciano dopo tre mesi di vacanza, altri corrono per prendersi i posti infondo, alcuni invece parlano normalmente mentre si dirigono nelle rispettive aule.
306. Armadietto 306. Mi ha accompagnato per tutti e cinque gli anni di scuola. Il primo anno ho inciso le mie iniziali: A.C.
Il secondo anno ho inciso una data: 29.09.14. Il giorno che ho conosciuto Alexander. Alexander è un anno più grande di me, è stato bocciato in seconda liceo insieme ad uno dei suoi migliori amici, Tyler Miller, nonché fratello maggiore della migliore amica di mio fratello. Quel pomeriggio mi ha fatto cadere tutti i libri mentre correvo per andare a lezione. Quando poi me lo sono trovata nella maggior parte dei corsi l'ho odiato cosí tanto che ora è il mio migliore amico. Alexander ha gli occhi marroni e capelli neri, è abbastanza alto e muscoloso ed è il braccio destro del capitano della squadra di basket della scuola.
Il terzo anno ho attaccato una foto mia e di Emily in discoteca, la prima volta che mi sono ubriacata fino collassare sul divanetto del locale. Emily e Alexander si conoscevano già prima del mio arrivo, ma al contrario di Alexander, lei passa molto più tempo insieme a me. Emily è una ragazza dai capelli color miele e occhi azzurri, il suo corpo è minuto e snello. Io e lei siamo il contrario; io ho i capelli castani, occhi marroni e in confronto a lei sono anche un po' bassa. Come se non bastassero le nostre diversità estetica abbiamo anche un carattere totalmente diverso: io sono timida e troppo buona, Emily è estroversa e non si fa problemi a dire la sua. Ma come si sol dire; gli opposti si attraggono
Il quarto anno ho attaccato una foto di tutti e tre al mare, la prima volta che andavamo al mare tutti insieme. Per il resto il mio armadietto viene riempito durante l'anno da post-it con su scritto cose che mi devo ricordare, interrogazioni o cose simili.
<<Allison!>>. Sento la voce di Alexander chiamarmi, mi giro per avere la certezza che sia il mio migliore amico e quando lo addocchio insieme alla squadra di basket chiudo l'armadietto e corro verso di lui che mi sta già venendo incontro. Gli butto le braccia al collo e lui mi cinge la vita con un braccio facendomi alzare da terra, fa un giro su se stesso con me avvinghiata a lui e poi mi posa coi piedi per terra. Si sistema lo zaino in spalla e mi sorride dolcemente.
<<Alexander Michelle Simpson, non sai quanto mi sei mancato>>, affermo ricambiando il sorriso. Mi lascia un breve bacio sulla guancia e si scosta per guardarmi meglio. Ho sempre invidiato l'altezza di Alexander, è così alto che per lasciarmi un bacio sulla guancia si deve piegare.
<<É stata deprimente l'estate in Colorado>>. Sorride tristemente mentre io gli lascio un pizzicotto sulla guancia. Si gira per assicurarsi che i suoi amici ci siano ancora. <<Ci vediamo dopo? Devo andare da Tyler adesso, ma al primo intervallo ci vediamo, te lo prometto>>, dice prima di lasciarmi un bacio sulla guancia e correre verso il ragazzo dagli occhi verdi, che lo aspettava spazientito da solo.
Tyler, soprannominato da me "il ragazzo dagli occhi verdi" é il solito ragazzo sbruffone e arrogante, non credo abbia mai avuto relazioni serie. Il suo carattere è orrendo, chiunque si trova in mezzo alla sua strada si deve spostare oppure lo fa lui, letteralmente. Ovviamente il mio giudizio è fondato, ho avuto modo di scontrarmi con lui diverse volte, e tutte le volte si è dimostrato menefreghista, stronzo e arrogante. Non è neanche finito il primo giorno che lui è già al centro dei pettegolezzi; gira voce che abbia intrapreso una relazione con Jessica, la capo cheerleaders. E' da copione che il capitano della squadra di basket della scuola se la faccia con la capo cheerleaders. Tyler ha degli occhi verdi che farebbero paura a chiunque, i capelli ricciolini neri, il solito ciuffo e un fisico da paura.  E' famoso perché oltre ad essere muscoloso ha un non so che di misterioso, quello sguardo che è come se fosse un pugno allo stomaco ogni volta che lo posa su di te.
<<Emy!>>. Urlo vedendo i  capelli color miele della mia migliore amica muoversi. Si gira di scatto e la vedo cercarmi con lo sguardo. Riusciamo a schivare tutta la massa di gente e finalmente possiamo abbracciarci. I suoi capelli profumano di dolce, da sempre. <<Ally, finalmente!>>, esulta mentre iniziamo a incamminarci nell'aula di storia.
Io ed Emily abbiamo gli stessi corsi perché dopo le superiori vorremmo specializzarci in medicina o in psicologia, difatti vorremmo andare nella stessa università, alla Washington Central University, sempre se ci prendono. In ogni caso ci sono tutti e due i corsi e ho ancora nove mesi per confermare i miei dubbi. Abbiamo i nostri programmi e le nostre idee per il futuro. Mi troverò un lavoro, mi sposerò, mi farò una famiglia e non abbandonerò mai la mia famiglia, non farò mai l'errore di mio padre.
In casa siamo quattro, Daniel, mio fratello maggiore, 19 anni. Christian, mio fratello minore, 17 anni. Mia mamma ed io.
Mia madre è degna di essere chiamata Donna. Ha preso tutte le sue energie e ci ha tirato su quando mio padre ci ha abbandonati, ha cresciuto tre figli con un educazione e un carattere da invidiare, ci ha fatto da secondo genitore e non ci ha mai fatto mancare nulla.
Mio padre era, ed è ancora molto probabilmente, un alcolizzato. Quando tornava a casa ubriaco marcio era dura sfuggire dalle botte, non c'era giorno che non le prendavamo io e Dan. Mi ricordo quando mi rifugiavo dietro a Dan, che cercava di prendere le mie difese, mentre mamma urlava di smetterla fino a perdere la voce. Quell'uomo è le mie cicatrici sulla schiena, i miei temporali più brutti e i miei ricordi più macabri.
Ma ora lui fa parte del passato, siamo andati avanti, anche se io so che sono ancora ferma a quelle notti.



Il Ragazzo Dagli Occhi Verdi [Wattys2017]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora