5. Incubi.

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Il pullman, come tutti gli anni, si ferma davanti alla mia scuola e il 99,999% della gente sul pullman scende proprio alla mia fermata. Scendo insieme alla massa di ragazzi e raggiungo Alexander davanti al cancello. Alexander tra tutti e tre è quello che arriva sempre in anticipo, io quella puntuale ed Emily la ritardataria. Non mi degna neanche di uno sguardo e prende l'accendino per giocare. Alexander non fuma, ma colleziona in modo inquietante i clipper, della serie che se entri nella sua stanza un angolo è occupato solo da clipper di ogni tipo.
Mi piazzo davanti a lui e sbuffo. <<Smettila! Sicuramente non andrà a dirlo a suo fratello.>> Borbotto tirandogli una piccola sberla sul braccio per farlo risvegliare. Non posso rassicurarlo, se Tyler lo scoprisse un pugno gli arriva sicuro. <<Non è questo il problema, me lo merito un pugno nello stomaco, ma come posso guardarlo in faccia sapendo che ho sverginato sua sorella.>> Risponde. Alzo gli occhi al cielo e trattengo la voglia di picchiarlo. <<Sono cose che succedono. Tyler dovrà pur arrendersi al fatto che sua sorella non rimarrà vergine per sempre, e se l'hai sverginata tu o qualcun altro a lui non importa. Non l'hai mica violentata.>> Sbotto.
Posso dire qualsiasi cosa che tanto non mi ascolterebbe, fa sempre di testa sua.
Proprio mentre sta per rispondermi Jenna ci passa affianco, lo sguardo di Alexander saetta tra il mio e quello di Jenna e senza dire nulla corre verso di lei. Mi metto una mano sul volto e guardo in diretta il disastro che tra qualche secondo avrebbe scatenato. Lo vedo prenderla per il braccio e portarla lontano dalle sue amiche, gesticola imbarazzato ma lei sembra tranquilla e posa la sua fragile mano sul bicipite muscoloso del mio migliore amico. <<Che succede?>> chiede Emily sbucando dietro alle mie spalle. Sobbalzo dallo spavento. <<Alexander va a letto con le ragazze e poi le chiede scusa.>> Sghignazzo. Emily corruga la fronte confusa mentre guarda con me la scena.
Alexander torna indietro e lei torna finalmente dalle sue amiche. <<Tutto risolto.>> Sorride fiero come se fosse veramente successo qualcosa di grave. <<Certo che tu sei proprio strano.>> Borbotta Emily. Rimango da sola fuori scuola distratta dai nuvoli poco distanti da essa. <<Ally, non vieni?>> Urla Emily davanti all'ingresso dell'istituto, non mi sono neanche resa conto che erano già dentro la scuola praticamente. Mi giro e faccio una corsetta con lo zaino in spalla per raggiungerla.
Come tutte le mattine lascio i libri che non mi servono dentro l'armadietto e vado verso la mia aula. Quando entro tutti sono ai posti e gli unici due posti liberi sono due infondo, così mi accomodo in uno dei due posti, lasciando quello affianco a me vuoto. Non mi piacciono i posti infondo, perché non riesco a vedere bene da lontano e mi rifiuto di andare dall'oculista, preferisco la terza fila.
Poso la cartella sopra la sedia affianco alla mia e tiro fuori il libro e il quaderno di psicologia.
Scarabocchio qualcosa in attesa dell'arrivo della prof, ma improvvisamente la mia cartella è per terra affianco alla mia sedia. Mi giro di scatto e i miei occhi incrociano i suoi, distoglie lo sguardo e si accomoda al banco affianco al mio. Non dico niente, anche perché non avrebbe senso dirgli di spostarsi se non ci sono altri posti e continuo a scarabocchiare sul mio foglio.
<<Cosa disegni?>> Chiede Tyler allungando l'occhio sul mio foglio, ma copro il disegno con le mani prima che possa vederlo. <<Eddai, non vuoi mica non farmelo vedere.>>, esclama. Fortunamente la prof entra in classe facendo distogliere lo sguardo di Tyler dal disegno, lo sposto velocemente e lo metto dentro la cartella.
La prof inizia a parlare dei sogni e dell'effetto che fanno su di noi. Cerchiamo di scappare dagli incubi della nostra vita ma poi li sogniamo per la paura.
<<Cooper, ti è mai capitato di fare degli incubi?>> Chiede la prof avvicinandosi. <<Si, certo. Tutti abbiamo fatto almeno un incubo.>> Rispondo tranquillamente. <<E come ti sei sentita?>> Chiede. Ci penso su prima di rispondere. <<Ha presente quando sei sotto l'acqua e cerchi la superfice, la vedi, ma è troppo lontana. L'aria inizia a mancarti, la testa inizia a girare, il tuo corpo fa fatica a muoversi, ma quando poi riemergi e l'aria ti entra nei polmoni sei terrorizzato per vari minuti, il tuo corpo trema ed è terrorizzato all'idea che possa succedere di nuovo, ma tu continuerai a nuotare sott'acqua come continuerai a dormire.>> Spiego. Mi mordo il labbro sentendo i suoi occhi bruciarmi sulla pelle. La mia prof mi sorride come se avessi azzeccato il punto. <<Ottima riflessione Allison. Allora ragazzi per la prossima volta studiate queste due pagine che faccio una breve interrogazione. Vi voglio preparati.>> Dice, mi lancia un breve sorriso per poi girarsi e sistemare le cose sulla cattedra. Il rumore di sedie rimbomba nell'aula, ma io rimango seduta e metto via le cose tranquillamente. Aspetto che tutti escano dall'aula e solo adesso mi accorgo che ci siamo solo noi due, so che mi sta fissando. Lo sento.

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SPAZIO AUTRICE

Hello!! Nuovo capitolo!!

Spero che vi piaccia!

Va bhe. Voi come siete messi in fase amorosa?
Alla prossima!
-M

Il Ragazzo Dagli Occhi Verdi [Wattys2017]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora