34. Un bacio che sa di protezione

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Tyler si ferma davanti a casa mia. Nessuno ha parlato per tutto il viaggio, le parole sono bloccate dentro di me, voglio chiedere scusa per aver fatto avvicinare una persona del genere ai miei amici, come ho potuto essere così stupida? Come ho potuto fidarmi così velocemente di una persona che non ho nemmeno mai visto di sfuggita? Come ho fatto a farlo entrare nel mio gruppo senza neanche diffidare un po' di lui?
Non apro la portiera, ma resto a fissare davanti a me la strada, in silenzio con lo sguardo di Tyler addosso. <<Al.>>, sussurra poggiandomi una mano sul ginocchio, che scosto per non avere nessun contatto con lui. <<Devo andare, grazie per il passaggio.>>, dico gelida e apro la portiera per scendere dalla macchina. Non volevo essere così fredda, ma il tono mi è uscito così. Sono arrabbiata con me stessa e lui lo sa. Tyler mi afferra il polso. <<Vuoi che rimanga con te?>>, chiede guardandomi negli occhi. Serro le labbra in una linea sottile. <<No.>>, rispondo ferma. Certo che lo voglio con me, ma lui non può stare sempre a prendersi cura di me, so cavarmela da sola e lui ha bisogno di rilassarsi un po'. Mi giro per uscire di nuovo ma vengo tirata un'altra volta e mi ritrovo le labbra di Tyler sulle mie.
Si muovono lentamente e non posso fare altro che ricambiare. Mi allungo per chiudere la portiera e salgo a cavalcioni su di lui per stare più comoda, mi poggia le mani sui fianchi e spinge la sua lingua dentro la mia bocca appena gli lascio l'accesso.
Mi sento bene quando sto con lui, e quando le nostre bocche si uniscono mi sembra di volare, mi sento leggera, senza pensieri, ma sopratutto felice, quando ci stacchiamo mi sembra di cadere, di atterrare coi piedi per terra e per svariati minuti sono disorientata, come se mi fossi appena svegliata da un brutto sogno. Ci stacchiamo e il mio respiro è affannato mentre guardo il suo sorriso sghembo sul viso. Crollo su di lui e mi appoggio sul suo petto, sento il suo cuore battere all'impazzata, allora non sono l'unica.
Gli poggio una mano sul petto e la intreccia con la sua. <<Sei sicura che non vuoi che resti?>>, chiede in un sussurro. <<Hai bisogno di riposare un po'.>>, rispondo giocherellando con la sua mano, lo sento sospirare. <<Hai bisogno di qualcuno questa notte.>>, ribatte con un tono più duro. <<Tyler.>>, lo ammonisco.
Si, ho bisogno di qualcuno, ma lui non si deve preoccupare sempre per me. <~Devo andare.>>, dico alzandomi e guardandolo bene. <<Ci sentiamo domani?>>, chiede mettendomi una mano sulla schiena provocandomi brividi in tutto il corpo. Giocherello con i fili della sua felpa e annuisco in risposta, con la mano dietro la mia schiena mi spinge verso di lui per darmi l'ultimo bacio. <<Buonanotte.>>, dico aprendo la portiera. <<Notte Al.>>, ribatte guardandomi uscire.
Entro in casa e sento il motore della sua macchina partire. Prendo le chiavi sul comò vicino alla porta e la chiudo. <<Christian, tra me e Tyler non c'è assolutamente niente.>>. Mio fratello minore scimmiotta la mia voce facendomi sobbalzare. Accendo la luce e lo trovo davanti a me. <<Christian che ci fai sveglio? Sono le tre di notte.>>, esclamo con gli occhi socchiusi per la troppa luce. <<Ti stavo aspettando.>>, afferma più che arrabbiato. <<Non è serata; Noah e Thomas sono entrati a casa di Ashton e hanno sparato.>>, dico giustificando il mio enorme ritardo. Lo sorpasso e salgo in camera mia. <<Non mi seguire Christian, sto bene e i miei amici pure. Voglio andare a dormire e dovresti farlo pure tu.>>, affermo girandomi verso di lui. E' ai piedi delle scale che portano in camera mia. <<Buonanotte Allison.>>, dice con un tono quasi offeso prima di andarsene.
Sbuffo irritata e salgo in camera, mi lancio nel letto e mi giro dalla parte della ringhiera per riposare qualche ora.
[...]
Mi sveglio di soprassalto sentendo un'esclamazione in camera mia. <<Christian, non è divertente.>>, sussurro arrabbiata. Sta facendo il bambino, sa quello che ha fatto Noah e siccome prima di andare a dormire abbiamo discusso vuole farmi un dispetto, come i bambini.
<<Non sono Christian.>>, una voce roca pronuncia quelle parole paralizzandomi completamente. Mi siedo e una sagoma nera è affianco alla portafinestra aperta. Lo guardo bene, i suoi occhi verdi luccicano anche al buio.
<<Tyler, diamine mi hai fatto prendere un colpo.>>, borbotto sempre sussurrando. Accende la luce e mi sorride. <<Non volevo farti spaventare, ma non volevo urlare.>>, si giustifica chiudendo la finestra e venendo verso di me.
<<Che sei venuto a fare a quest'ora?>>, chiedo facendogli posto sul letto. <<Volevo vedere se stessi bene, quando hai paura o dormi o...>>, si blocca a metà frase. <<O mi vengono gli attacchi di panico.>>, finisco la frase alzando gli occhi al cielo. <<Allison, è la verità.>, dice guardandomi male. <<E io ti avevo detto che un po' di riposo ti avrebbe fatto bene.>>, ribatto fulminandolo con lo sguardo.
Sorride leggermente e mi prende le mani. <<Bhe posso sempre riposarmi qui, con te. Così sono più tranquillo.>>, dice continuando a sorridermi.
Sospiro e alzo gli occhi al cielo. <<E va bene!>>, rispondo nascondendo un sorriso sotto le mie labbra.
Mi lascia un bacio a stampo e si sdraia trascinandomi con lui.

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SPAZIO AUTRICE

Hello!! Vi sono mancata ve?

E' da un po' che non aggiorno. L'avrei fatto prima, ma ho riscontrato dei problemi in stage che mi hanno fatto vivere con l'ansia, non che io non abbia ansia anche adesso.

-Voi come state? Come procede la vostra vita?
Scusate per gli errori.
Alla prossima.
-M.

Il Ragazzo Dagli Occhi Verdi [Wattys2017]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora