30. Una festa stancante

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<<Pensavo di non vederti questa sera.>>, dico entrando nella sua audi. Ha addosso una semplicissima felpa della vans nera a zip e i suoi soliti jeans, i capelli sono scompigliati a furia di passarci la mano. <<Pensavo che ti avrebbe fatto piacere.>>, dice allacciandosi la cintura, copio il suo gesto e alzo gli occhi al cielo.Si forse mi avrebbe fatto piacere, ma non giustifica il suo comportamento della sera precedente. <<Non sei al centro del mondo, Miller.>>, dico piccata.
Mette in moto la macchina e parte. Stringe le mani sul volante e il suo sguardo resta fisso sulla strada. La cosa che mi piace di lui è che quando guida sta attento, non distoglie mai lo sguardo dalla strada, guarda gli specchietti retrovisori ogni due secondi, guida con prudenza e da lui non me lo sarei di certo aspettata, forse a volte esagera con l'acceleratore, ma comunque è sempre attento.
<<Da quando hai riniziato a chiamarmi per cognome?>>, chiede mordendosi il labbro, diventa ancora più bello quando lo fa.  <<Da quando ti importa qualcosa?>>, chiedo di rimando. Non risponde, ma so che sta alzando gli occhi al cielo. Dopo dieci minuti di silenzio arriviamo a destinazione. Una villa enorme si presenta davanti ai miei occhi, nel cortile ci sono già ragazzi ubriachi e alcuni gruppetti che parlano tranquillamente.
Sento la musica provenire dall'interno  e il rimpianto di non essere rimasta a casa a leggere un buon libro aumenta di grado. Scendiamo dalla macchina e tutti e due cerchiamo Alexander ed Emily con lo sguardo. <<Eccoli.>>, dice Tyler, indicando i miei due migliori amici. Li raggiungiamo prima di entrare. Noah oggi non è voluto venire, non gli piacciono ne le feste ne il basket, molto probabilmente adesso è a nerdare a casa sua.
Emily, come me, ha addosso il giubbotto, mentre Alexander ha anche lui una semplice felpa nera. <<Entriamo.>>, dice Emily prendendomi sotto braccio pronta per trascinarmi dentro. Annuisco ed entriamo con Tyler e Alexander.
Appeno varco la soglia di casa Smith, odore di erba e alcool mi entrano nelle narici. Le luci da disco mi accecano gli occhi, i ragazzi che ballano e bevono sono in salotto che è utilizzato come pista da ballo, alcuni seduti su delle sedie o divani, si intravede una scala infondo ad un corridoio che conduce al piano di sopra.
<<Volete qualcosa da bere?>>, chiede Alexander, nego con la testa e aspetto che Emily finisca di chiedere il suo malibù, Alexander e Tyler vanno a prendere da bere mentre io ed Emily ci giriamo per cerca un qualcosa dove lasciare i nostri giubbotti. <<Piccola Cooper.>>. Ashton si presenta davanti a noi con un sorriso a trentadue denti. "
<<Non pensavo saresti venuta.>>, urla cercando di sovrastare la musica. Faccio un sorriso falso e inizio a togliermi il giubbotto, la stessa cosa fa Emily. <<Dove possiamo metterli?>>, chiede Emily alzando di poco il suo giubbotto per farglielo notare. <<Nell'armadio. Infondo a quel corridoio ci sono le scale, salite e prendete il corridoio di sinistra, ultima porta infondo c'è l'armadio.>>, dice indicandoci la strada.
Raggiungiamo le scale e saliamo evitando di calpestare le persone sedute. La casa di Ashton è semplicemente enorme, ora capisco che intendeva Alexander la prima volta che mi ha presentato Ashton, 'E' schifosamente ricco, ma non è male, si comporta da amico quando è con noi.' In parte ha ragione, non spende tanti soldi e soprattutto non rinfaccia alla gente di essere ricco sfondato, non si nota neanche. Al piano di sopra, nel corridoio di sinistra ci sono tre stanze: Una camera da letto, un bagno e l'armadio.
Appendiamo i giubbotti dentro questo armadio, che sembra più una stanza ed usciamo di nuovo. La musica al piano di sopra si sente di meno e la sensazione è più piacevole, c'è poca gente che non ti guarda neanche. Nel corridoio di destra noto altre stanze, molto probabilmente altre camere da letto. Scendiamo le scale e raggiungiamo Alexander e Tyler nei divanetti che hanno trovato. Ci sediamo davanti a loro, Emily prende il suo malibù, Alexander sorseggia la sua vodka alla menta e Tyler beve una semplicissima birra. Emily posa il bicchiere vuoto sul tavolino dinanzi a noi e mi trascina in pista. <<E' ora di trovarsi un ragazzo, Allison. Piantala di aspettare che Tyler faccia qualcosa, lui vuole solo una cosa.>>, urla iniziando a saltellare. Rimango a bocca asciutta, non pensavo l'avesse capito. <<Sei la mia migliore amica, pensavi davvero che non avrei capito niente?>>, urla di nuovo. Alzo gli occhi al cielo e inizio a ballare con lei.

Tyler pov's
Dopo due ore passate a stare seduti su questo divanetto vedo Emily tornare da noi senza Allison. Corrugo la fronte e la guardo con un sopracciglio alzato, ignora il mio sguardo e si siede sopra le gambe del suo ragazzo. Stare solo con loro due significava solo una cosa: mantenere la candela.
Mi alzo dal divanetto e li lascio soli per evitare spiacevoli episodi e vado in pista, la vedo quasi subito ballare con Luke. 
Luke è uno della squadra, una bravo ragazzo, è del quinto anno ed è fidanzato con una di quarta da non so quanto tempo. Allison ha addosso dei jeans a vita alta che le fanno le gambe ancora più belle e una maglia attillata che esalta il suo fisico che nasconde sempre. Mi avvicino a loro. <<Posso rubartela?>>, chiedo stranamente con gentilezza. Luke annuisce con un sorriso e mi lascia il posto. Il sorriso di Allison si spegne all'improvviso. <<Hai intenzione di ronzarmi attorno tutta la sera?>>, dice alzando gli occhi al cielo. So che sta mentendo e che non stava aspettando altro che questo momento.
Sorride e scuote la testa. <<Sto scherzando, Miller!>>, dice dandomi una spintarella, indietreggio un po' apposta e le prendo le mani invitandola a ballare con me. Dopo circa mezz'ora Allison si ferma di colpo e si mette una mano sulla fronte, mi fermo anch'io e la guardo dall'alto in basso, le poggio una mano sul fianco e mi piego per guadarla in faccia. <<Tutto bene?>>, urlo per farmi sentire. Annuisce col capo e dopo pochi secondi alza la testa. <<Ho bisogno di prendere un po' d'aria.>>, dice, ma capisco solo leggendo il labiale.
Usciamo fuori e finalmente prende una boccata d'aria. Siamo tutti consapevoli che è tardi e che stare troppo tempo in piedi a ballare  ci si stanca e bisogna respirare un po' di aria pulita.
Allison sbuffa e chiude gli occhi. Guardo l'orario sul cellulare: 00.39
<<Stanca?>>, chiedo guardandola. <<Di stare qua si.>>, dice alzando lo sguardo per guardarmi negli occhi.
<<Ce ne andiamo?>>, chiedo sorridendo leggermente.

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SPAZIO AUTRICE

Hello!!!
Come state? Tutto bene?

Allora, come vi è sembrato il capitolo? Pronti per il prossimo?

La gif, ma quanto è bello?

-Andate da qualche parte per Natale?
-Avete avuto anche voi tante verifiche in questo periodo?

Alla prossima!!
Scusate per gli errori.
-M.

Il Ragazzo Dagli Occhi Verdi [Wattys2017]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora