19. Irruzioni in casa Cooper

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Mi alzo dal letto e apro il cassetto dove tengo tutti i CD. Il mio dito scorre lentamente su tutti i CD, fino a quando non trovo il mio preferito: How to save a life, dei The Fray.
Lo prendo sorridente e richiudo il mio cassetto preferito, che è posizionato sotto la mensola dove tengo i libri. Prendo il computer e metto il CD, lo collego alla cassa e alzo al massimo il volume, fino ad essere sommersa dalla loro melodia. Approfitto della casa libera per ascoltare la musica a massimo volume.
Credo che i The Fray siano i migliori, ovviamente dopo i Queen. Ascolto molti gruppi musicali, tra cui i Nirvana, Pink Floyd, Rancid, Green Day e molti altri gruppi, ma loro sono sicuramente i primi nella mia lista.
Mi lancio nel letto e nella mia mente canto la canzone che ho imparato a suonare al piano quando ero piccola.

Let him know that you know best
Cause after all you do know best
Try to slip past his defense
Without granting innocence
Lay down a list of what is wrong
The things you've told him all along
And pray to God he hears you
And pray to God he hears you

La musica si stoppa improvvisamente. Poso il mio disegno per terra e faccio scorrere il mio sguardo su quegli afibi neri. Alzo lo sguardo e lo faccio scorrere su tutto il corpo finché i miei occhi non incrociano i suoi. <<Miller, come hai fatto ad entrare in casa mia?>>, chiedo sapendo che in casa ci sono solo io e quindi nessuno l'ha fatto entrare.
<<Hai lasciato la porta aperta.>>, scrolla le spalle e si siede poco delicatamente sul mio pouf. <<E sei qua per?>>, dico lasciando la frase in sospeso, ma non mi risponde e si guarda intorno.
<<Ei, ma quella è la mia felpa!>>, esclama indicando la sua felpa sul mio letto. Sgrano gli occhi e mi mordo il labbro. Si passa una mano tra i capelli e ride sonoramente. <<Ladra!>> mi accusa puntandomi un dito contro. Si alza dal letto e allunga la mano per prendere la sua felpa, ma gli tiro uno schiaffetto sulla mano, impedendogli di prendere quella meravigliosa felpa di cui mi sono impossessata. Ritrae la mano e mi guarda storto. <<Non è più tua.>>, ribatto.
Prendo la felpa e la stringo a me mentre mi lancio nel letto. <<Ma è la mia felpa preferita!>> , si lamenta e si siede sul pouf. <<Trovatene un'altra.>>, rispondo.
Sbuffa e guarda la bacheca di sughero, si sofferma su un disegno, sul quel disegno, fa un sorrisetto e si gira verso di me. <<Sei brava a disegnare.>>, afferma. <<Non per questo faccio il corso di arte, dove tu hai deciso di partecipare.>>, Gli punto un dito contro per colpevolizzarlo.
<<Non me lo vieta nessuno.>>, dice prendendo il mio quaderno di psicologia. <<Io te lo vieto. E non toccare le mie cose.>>. Lo avverto e gli lancio un pupazzo prendolo in pieno viso. Alza lo sguardo e mi guarda con un sopracciglio alzato. <<Come hai osato.>>, afferma e mi viene incontro. Si lancia verso di me, ma rotolo dall'altra parte del letto in modo che non atterri sopra il mio corpo. Rido sonoramente e lui fa lo stesso.
Credo che questa sia la prima volta che vedo quel sorriso: così spensierato e allegro, non è uno dei suoi sorrisetti bastardi, questo non contiene malizia. Nel suo viso compaiono delle piccole fossette e si gira verso di me. Mi scruta con quegli occhi verdi e abbozza un sorriso. <<So che sono bello, ma non fissarmi.>>, esclama con un sorrisetto.
Mi mordo il labbro e cerco di coprirmi le guance che, molto probabilmente, sono diventate rosse dall'imbarazzo.
Seppellitemi.
<<Allison Cooper che non ribatte a Tyler Miller, questa mi è nuova.>>, esclama ridendo. Scuoto la testa e gli tiro un pugnetto sl braccio che non lo fa muovere di un millimetro. <<Smettila di picchiarmi.>>, borbotta facendo il finto offeso. Mi metto comoda e mi sistemo sul letto per guardare meglio i suoi lineamenti, se solo non lo conoscessi direi che sembra pure dolce visto da qua.
Guardo l'ora: 23.06
<<Non vai a casa? E' tardi.>>, dico. <<A casa tua, non c'è nessuno?>>, chiede girandosi di lato per guardarmi meglio negli occhi. <<No, ma->>. Non mi fa finire la frase che mi parla sopra: <<Ti dispiace se resto a dormire qua? Per farti compagnia.>>, chiede scrollando le spalle.
Deglutisco sonoramente, ma annuisco mordendomi il labbro. <<Non è bello stare a casa da soli a quest'ora.>>, afferma mettendosi a pancia in su con le mani sotto alla testa.
Lo sento sospirare e poi il letto muoversi.
<<Allora, raccontami un po' di te.>>.

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SPAZIO AUTRICE

Hello!! Allora prima di tutto, voi come state?

So che è da quattro capitoli che vi dico che molto probabilmente non aggiornerò spesso, beh questo è decisamente l'ultimo. Domani parto e ritorno il 24 notte :)

Non so come farò a vedere Teen Wolf :(

Vi è piaciuto il capitolo?

Scusate per gli errori.
Vi amo, cari lettori.
Alla prossima!
-M.

Il Ragazzo Dagli Occhi Verdi [Wattys2017]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora