17. Un giorno qualunque

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Fratello minore: Peste che ti rompe le scatole fino a quando non impazzisci.
Io e Alexander ieri siamo andati al pronto soccorso, abbiamo saltato le lezioni per andare a recuperare quel casinista di mio fratello. Per fortuna non abbiamo perso tempo a cercarlo in giro per l'ospedale, perché proprio mentre siamo arrivati è uscito con un due dita steccate. Mio fratello mi ha fatto preoccupare per niente, ha 17 anni e mi ha mandato un messaggio che in questo caso stava a dire: Tienimi la mano quando mi steccheranno il dito.
Quando la mamma l'ha visto ha urlato come una pazza, perché ha chiamato me e non lui. Daniel quando è venuto a sapere la notizia è scoppiato a ridere immaginando la scenata della mamma.
Christian mi ha detto che un suo compagno l'ha fatto cadere e si è spaccato le due dita. Ma la cosa più bella di questa storia è che la piccola Jenna ha tirato un bel pugno in faccia al ragazzo che ha fatto cadere il suo migliore amico. L'impulsività sicuramente l'ha presa dal fratello.
Ieri è stata una lunga giornata.
Scendo da camera mia, pronta per affrontare un'altra giornata di scuola. Come tutte le mattine busso in camera di Christian per svegliarlo e raggiungo mia madre in cucina, che con tranquillità si beve il suo solito caffè.  <<Buongiorno!>>, esclamo dando  un bacio a mia mamma. Dan è uscito di casa un'ora fa e continuo a non capire perchè non dorme lì, al posto di farsi 4 ore di treno ogni giorno per andare, torna casa anche dopo le sette, praticamente vive lì.
Vado alla fermata del pullman e salgo pochi minuti dopo. Quando scendo vado verso Starbucks e prima di raggiungere Noah ed Emily saluto Thomas.
<<Ei!>>, esclamo. Alza lo sguardo e mi sorride cordialmente. <<Tutto bene?>>, chiede scendendo dal bancone. <<Tutto okay, tu?>>, chiedo di rimando. <<Solo un po' stanco.>> risponde. Annuisco comprensiva e raggiungo il mio tavolo. Emily sta letteralmente dormendo sopra al tavolo e Noah sta studiando.
<<Dobbiamo stare per tutto il tempo così?>>, chiedo sedendomi affianco ad Emily che si alza di colpo dal tavolo. Mugola qualcosa per poi battere la testa sul tavolo e tornare a dormire. Guardo Emily confusa ma poi mi rivolgo a Noah, che scrolla le spalle in risposta.
Prendo un caffè macchiato per me e ordino anche un caffè doppio per la bella addormentata sul tavolo. Noah come sempre ordina un caffè e ordiniamo un altro caffè per Alexander che è appena entrato.
Saetta lo sguardo tra il corpo di Emily accasciato sul tavolo, tra Noah e il suo libro e me da sola. <<Si è drogata?>>, chiede con un sopracciglio alzato. <<Spero di no.>>, ribatto ridendo. <<Sarà meglio per lei.>>, risponde sedendosi affianco a Noah.
Io e Alexander iniziamo a parlare del campionato che inizierà fra poco. Oggi dopo le lezioni devono fare le qualifiche. <<Venite?>>, chiede a me. Rispondo anche per Emily: <<Si certo. Magari andiamo anche a farci un giro.>>, propongo.
I nostri ordini ci vengono serviti e do un colpo sulla schiena di Emily per svegliarla. Sobbalza dallo spavento e mi guarda storto. Le porgo il caffè che guarda sognante. <<Sei un'amica d'oro.>>, afferma afferrando il caffè. Lo finisce in pochi minuti e si stropiccia gli occhi. Ha i capelli tutti in disordine e il trucco rovinato. Sospiro e prendo la spazzola dal mio zaino, gliela porgo e l'afferra con naturalezza. Inizia a spazzolarsi i suoi lunghi capelli e tiro fuori dalla sua borsa i trucchi e li poso sul tavolo. Si sistema per essere decente e poi mi ridà la spazzola. Prendo i suoi capelli e li raccolgo in due trecce francesi.
<<Cosa faresti senza di me.>>, ribatto finendo di acconciare i suoi capelli. <<Assolutamente niente.>>, risponde poggiando la testa sulla mia spalla.
Noah ci guarda come per dire -voi non siete normali- e ritorna con la testa sui libri. Usciamo da Starbucks e ognuno di noi va verso le sue rispettive aule.

Arte. Da quando è inizia la scuola non vedo l'ora di iniziare questa materia, per ora abbiamo fatto solo storia dell'arte e qualche disegno da consegnare, ma nulla di più.
Entro dentro l'aula e mi siedo in un posto qualunque.
L'aula di arte forse è la più bella, i banchi sono separati e ognuno di noi ha la sua privacy. La nostra professoressa ci fa ascoltare anche la musica quando disegniamo, basta che il lavoro venga consegnato entro la scadenza richiesta.
La lezione finalmente inizia e proprio mentre la professoressa sta facendo l'appello, viene interrotta, dall'unico ragazzo che sto cercando di evitare. <<Entra Miller, prima e ultima volta.>>, lo rimprovera la professoressa.
Tyler annuisce e si siede proprio dietro di me. Chiudo gli occhi per cercare di non rovinare il momento. Deve sempre rovinare tutto. Ora mi vuole rovinare pure l'ora d'arte.
<<Sei felice di vedermi qua, Cooper?>>, ghigna.

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SPAZIO AUTRICE

Hello! Questo capitolo l'avrò riscritto almeno dieci volte, da quanto ero indecisa, mi piacerebbe sapere di cosa ne pensate di questo capitolo, perchè mi serve un vostro parere sincero.

Scusate per gli errori!
Vi amo cari lettori!
Alla prossima.
-M.

Il Ragazzo Dagli Occhi Verdi [Wattys2017]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora