45. Un bel risveglio

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SPAZIO AUTRICE QUI

Hello piccoli batuffoli di cotone! Come state? Spero bene, oggi dovrebbe essere l'ultimo giorno di scuola per tutti e finalmente le vacanze tanto desiderate inizieranno!
Dove andrete in vacanza? Io mi faccio una settimana in Puglia, poi due in Sardegna?
Sapete già se sarete promossi?
Bene, adesso vi lascio al capitolo! Buona lettura e scusate per gli errori.

By, M.


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Prendo il phon e me lo porto con me in camera mia, Tyler sta ancora dormendo ma tra poco dovrà alzare per lavarsi visto che Christian è andato da Jenna per fare colazione e mia madre è già a lavoro, Tyler si può lavare tranquillamente. Ammetto che appena mi sono alzata dal letto sembravo un pinguino e mi fa ancora leggermente male ma fortunatamente non ho più difficoltà nel camminare. Oggi il cielo è sereno, proprio come il mio umore. Dicono che il tempo condizioni l'umore, ma invece mi sembra che il tempo ogni volta rispecchi il mio umore. Il sole è coperto dalle nuvole e c'è un'aria stranamente fresca e piacevole, niente afa. Gioisco mentalmente anche perché io odio il caldo, preferisco l'inverno e la primavera, ma qui al posto della primavera mi sembra di essere in piena estate. I miei capelli sono avvolti in un turbante e sono in intimo, volendo potrei girare anche nuda. Mi siedo a lato del letto e accarezzo il volto di Tyler. <<Tyler, svegliati.<<, sussurro. Gli lascio un casto bacio sulle labbra e mi rialzo per attaccare il phon alla spina. Guardo Tyler dallo specchio stropicciarsi gli occhi e posa lo sguardo su di me per poi sorridere. <<Bello questo risveglio mattutino.>>, commenta. Ridacchio e gli faccio la linguaccia per poi girarmi e guardarmi allo specchio. Tolgo l'asciugamano e faccio andare il phon mentre guardo Tyler accendere il telefono. <<Come stai?>>, chiede guardandomi come se non mi avesse mai visto prima.  <<Bene. Cammino come un pinguino.>>, rispondo con un tono ironico. <<Scusa.>>, dice alzandosi dal letto, Non ha i boxer addosso e mi mostra il suo corpo in completa naturalezza. Scrollo le spalle in riposta e gli lancio dei boxer di Daniel, che prende al volo. <<Mi spiace. Ma devi ammettere che ti è piaciuto.>>, afferma facendomi arrossire leggermente. Mi viene incontro e mi abbraccia da dietro. <<Te l'ho mai detto che sei bellissima?>>, sussurra dandomi un bacio umido sul collo. <<Tutti i giorni. Dovresti smetterla.>>, rispondo. Spengo il phon, lo poso sul mobile dinanzi a me e mi giro verso di lui. <<E tu dovresti crederci.>>, sussurra per poi far unire le nostre labbra. <<Sai di menta.>>, dice. <<E tu hai l'alito pesante. Vatti a lavare e lavanti anche i denti, poi potremmo pensarci ad un bacio.>>, ribatto scherzosamente. Mi bacia il naso e mi strizza il sedere con una mano, gemo dal dolore e lo spintono. <<E' stato più forte di me.>>, urla scendendo le scale.  <<Idiota.>>, borbotto riprendendo ad asciugarmi i capelli.
Finalmente Tyler è uscito dalla doccia e io sono già pronta per uscire. Ho cambiato le lenzuola e le ho messe subito a lavare, mi sono rifatta il letto, ho buttato la pattumiera per evitare che qualche ficcanaso, di nome Christian, vedesse il preservativo usato nel cestino. Ora sono sdraiata sul letto con i piedi a penzoloni al di fuori di esso per non sporcare le lenzuola pulite che aspetto Tyler.
Ieri notte è stato tutto così bello; appoggiata al suo petto sembrava di stare sulle nuvole. Il mio ragazzo si lancia nel letto e si sorregge con i gomiti per non cadermi addosso. <<Non farlo mai più.>>, affermo spaventata. Ignora la mia affermazione e mi guarda sorridendo. <<Mi hai promesso un bacio.>>, sussurra e si fionda sulle mie labbra. Ci rigiamo nel letto e finisco sopra di lui. Mi morde il labbro e fa scendere le sue mani sui miei fianchi. <<Tyler.>>, sussurro ma insiste nel continuare il bacio, non resisto e gli do corda. <<Smettiamola che se no non mi trattengo.>>, dice Tyler. Ridacchio e gli do un bacio a stampo. <<Questa sera mangiamo in insieme?>>, chiede tenendomi sulle sue gambe, nego con la testa, non perché non volessi ma perché sarei dovuta essere all'ospedale.  Si alza dal letto con me in braccio e fa unire le nostre labbra un'altra volta. Poi mi mette giù e mi fa finalmente rispondere. <<Ho l'operazione, mi è appena arrivata la lettera. Alle quattro, devo essere lì, mi operano alle sei.>>, rispondo. Fa il broncio. Ma poi sorride. <<Passo dopo gli allenamenti. Faccio in tempo a vederti.>>, dice. Si infila le scarpe e scendiamo al piano di sotto.

Le lezioni sono finite e mi ritrovo alla fermata del pullman insieme ad Alexander, Emily e Tyler che mi fanno compagnia prima che il pullman arrivi. Alexander ed Emily sanno che vado all'ospedale per dei controlli dell'appendicite, Emily ha fatto fatica a crederci ma poi mi ha creduto e mi ha lasciato in pace. Tyler è stato il primo a dirmi di informarli sulla situazione in casa, ma sarebbe stata troppo lunga e troppo confusionaria, inoltre non voglio farli preoccupare per nulla. <<Sicura che non vuoi che ti accompagni?>>, chiede per l'ennesima volta Tyler. E' davanti a me e con la sua altezza mi copre dal sole facendomi ombra. <<Non ti preoccupare. Sei già stato sospeso, vedi di chiarire questa faccenda.>>, dico con un tono di rimprovero. Ne abbiamo parlato prima; Alexander ha dovuto pregare in ginocchio il coach per far dare una seconda possibilità a Tyler e non se la può giocare per colpa mia. Apre la bocca ma lo zittisco: <<Ci vediamo dopo.>>. Si avvicina a me e mi posa le mani sui fianchi per poi chinarsi e lasciarmi un bacio sulle labbra. La cosa bella di me e Tyler è che non siamo per niente appiccicosi, possiamo camminare senza tenerci per mano e possiamo passare un giorno o più senza vederci, al contrario di Alexander ed Emily che se non si vedono per un giorno impazziscono. <<Ci vediamo domani.>>, dicono Alexander ed Emily contemporaneamente. Li guardo male. <<Ve ne andate?>>, chiedo con il broncio. <<Abbiamo una cosa da fare per il progetto di scienze.>>, risponde Emily  e  tre secondi dopo ci danno le spalle. <<E che bel progetto. Riguarda per caso il corpo umano?>>, gli urla dietro Tyler che come riposta riceve un dito medio da parte di Alexander. Gli do un colpetto sul braccio ridacchiando. Stringe la presa sui miei fianchi e mi porta verso di lui, lo assecondo e gli prendo il viso tra le mani alzandomi in punta di piedi per baciarlo. Insedia la sua lingua nella mia bocca provocandomi i soliti brividi e stringe i miei fianchi. Si stacca leggermente quando il pullman si ferma alla fermata.
<<Ci vediamo dopo.>>, sussurro sulle sue labbra lasciandogli un altro bacio a stampo. Allunga il bacio ma a malincuore lo lascio e corro per non perdere il pullman.

Il Ragazzo Dagli Occhi Verdi [Wattys2017]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora