39. Amare

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4 MESI DOPO
Tyler pov's
Allison digita qualcosa sul telefono in piedi ai piedi del letto, la guardo mentre sono sdraiato e cerco di trattenere i miei ormoni. È così dannatamente bella con i miei vestiti addosso, anche se, se fosse per me starebbe bene anche con un sacchetto della spazzatura. Lancia il telefono sulla poltrona e si sdraia a fianco a me, le circondo la spalle con il mio braccio muscoloso in modo che lei possa mettersi comoda. Stiamo insieme da quattro mesi, incredibile come niente sia andato storto in questo periodo, i suoi fratelli hanno accettato la nostra relazione e sua madre è estremamente felice. Sono le quattro di notte e siamo appena tornati a casa da una lunga serata. Alexander ci ha trascinati tutti in discoteca, non sono stanco, non ho toccato alcool e non ho neanche fumato, mi sono solo divertito con Allison.
Finalmente la primavera è arrivata, il campionato sta continuando e ci stiamo allenando duramente per vincerlo, questo però porta a vedermi poco con Allison, che sembra dispiaciuta ma fa finta di niente.
Le lascio un bacio sulla tempia e piano piano scendo verso la sua bocca, mi circonda il viso con le sue mani mentre io mi metto sopra di lei, sorreggendo tutto il mio peso sui gomiti. Scendo al collo mentre le tolgo la maglia e la lascio in reggiseno. Non ho intenzione di fare sesso, cioè si, ma non adesso, voglio andarci piano.
Mi stringe i capelli mentre scendo fino al seno. <<Tyler.>>, sussurra. Alzo lo sguardo. <<Non adesso.>>, dice mordendosi il labbro, come faccio a resistere? Non è la prima volta che facciamo preliminari, ma il filo di imbarazzo in questa cosa c'è sempre stato. <<Non è la settimana?>>, chiedo. Mi è inevitabile mettere il broncio, ma ora collego. Ecco perchè ha voluto i pantaloni, molte volte si è messa solo la mia maglia, che si le copre il sedere, ma va bhe, okay, forse è meglio non allargare l'argomento.
Annuisce e mi mordo il labbro e rotolo affianco a lei. Non si rimette la maglia e resta in reggiseno, ha il reggiseno nero di pizzo e da una parte sono felice che si è creata una certa intimità, per me vuole dire molto, vuol dire fiducia. So che Allison ha avuto dei traumi col padre in questo campo, e per questo ci sto andando piano. Ci vado piano anche perchè la rispetto e voglio che capisca che lei non è come le altre, che non è una conquista, che non è sesso. Un tempo non avrei mai intrapreso una relazione così lunga senza sesso, ma Allison, mi ha cambiato, mi ha fatto scoprire sentimenti a me sconosciuti, ma mi piace la sensazione che provo ogni volta che la vedo. Mi rimetto come prima mentre lei mi abbraccia poggiando la testa sul mio petto. Le poggio la mano sul fianco in modo protettivo. Sospiro mentre guardo il soffitto abbracciato alla mia ragazza.
Allison non è solo sesso, la voglio qui, nel mio letto, con i miei vestiti e il calore del suo corpo che mi riscalda il cuore. <<La tua presenza mi fa impazzire.>>, dico. Ed è vero, il mio stomaco si contorce ogni volta che sto con lei e le sue labbra sono come calamita per le mie, baciarla mi prova dipendenza, e non sono mai stato dipendente da niente. Alza lo sguardo senza però smettere di abbracciarmi. <<In che senso?>>, chiede. Ridacchio nel leggere la paura nei suoi occhi e le stringo il fianco cercando di fare mie tutte le sue insicurezze. <<In modo positivo.>>, borbotto. Cambia posizione e sale più su appoggiandosi alla mia spalla, mi bacia la spalla provocandomi brividi in tutto il corpo. <<Sai credo di amarti.>>, sputo. Per la prima volta la mia voce è insicura, ma deve sapere che quello che provo per lei non è una semplice sbandata come credavamo tutti e due all'inizio. È qualcosa di più che va oltre al piacersi ma è più piccolo dell'amore, almeno credo. Non riesco più a distinguere il piacere dall'amore.
Stare con Allison è diverso, non ho il desiderio di fare sesso, cioè si, ma non è così importante come tenerla tra le mie braccia e baciarle ogni singola parte del corpo. Stare con Allison è baci rubati, camminate sotto la pioggia, felpe prestate e mai più riviste, insulti girdati al vento mai pensati, fracciatine colte, ironia a ogni frase e notti temporalesche passate abbracciati nel letto. Stare con Allison è bello, è rilassante, è piacevole. Cos'è tutto questo? Amore? Non sono mai stato amato, non ho mai amato, come si fa a farsi amare?
I muscoli di Allison sono irrigiditi e insedia i suoi occhi marroni nei miei verdi oscuri. E' confusa ma uno sbuffo esce dalle sue labbra sottili. <<Non so disinguere se è amore.>>, dice. Poi posa le mani sul mio petto. <<Forse anche io mi sto innamorando di te.>>, confessa poi. E' bello sapere che ho scavalcato le mura che si è costruita attorno, sapere che ci sono arrivato, che le sono arrivato al cuore.
<<E' un problema?>>, chiede di punto in bianco, corrugo la fronte.<<Cosa?>>, chiedo di rimando. Guardo il soffitto della mia stanza. <<Sapere che non è solo una cotta, che è qualcosa di più. Sarà un problema?>>. Si spiega meglio anche se ci stiamo girando intorno. Questa conversazione ha preso una piega che non deve prendere. Non sono sicuro di quello che provo, non voglio illuderla. <<Per te è un problema?>>, rigiro la fritta. <<Cosa?>>, chiede più confusa di prima.
Okay, nessuno dei due ci sta capendo più niente. <<Amarmi. Per te è un problema amarmi?>>, dico. Si muove velocemente e mi ritrovo il suo viso ad un millimetro dal mio, mi avvolge il viso con le sue piccole mani. <<Darei tutto per stare cinque minuti con te. Farei di tutto per stare con te. Mi piace vederti sorridere. Adoro passare le notti con te, tenerti per mano e abbracciarti. Perché mi tieni al sicuro tra le tue braccia, mi fai stare bene. Perché ogni volta che sto con te, ogni volta che mi baci, che mi prendi la mano, che mi abbracci, che mi porti da te, è come stare a casa. Ho costruito con te in pochi mesi cose che costruisco nel giro di anni. Mi rendi felice anche quando mi guardi. E se questo non è amore io non so cos'è allora.>>, dice tutto d'un fiato. La sua sincerità è la cosa più bella del suo carattere. <<Io non so amare.>>, brontolo. Scrolla le spalle. <<E allora? Non è un problema.>>, dice. <<Non so come farti felice.>>, affermo. Lei si merita tutte le cose belle di sto mondo, e io non so come si faccia a far sentire amata una ragazza. Alza gli occhi al cielo. <<Non mi ascolti mai! Tu mi fai già felice.>>, esclama. Intreccia le sue gambe con le mie. <<Non capisci? Certe cose che facciamo non le ho mai fatte con nessuno, certe cose che ti ho detto non le sa nessuno. Non è importante non saper amare, bisogna essere se stessi. Poi le cose vengono da sé.>>. Si ferma e prede un lungo respiro. Sapere che la mia ragazza non si è mai fatta toccare da nessuno in certi punti mi rende appagato, che non ha dato il suo corpo a nessun altro se non a me, mi fa sentire libero. Ha rispetto per se stessa e mi piace, perché le ragazze di oggi fanno le cose con il primo che capita.
<<Mi sono innamorata di te dal primo istante in cui ti ho visto, Tyler Miller. E me ne sono resa conto solo ora.>>

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Spazio autrice.
Hello!
I'm back babies.

Fra poco finirà, almeno credo, questi sono i miei programmi, credo che entro fine mesi il libro sarà finito.

In questo capitolo possiamo ammirare un Tyler coccoloso.
Scusate per gli errori ma l'ho scritto sul telefono, ho riscontrato problemi col pc.

Cosa ne pensate? Vi immaginate già la fine?

Scusate per gli errori.
By M.

Il Ragazzo Dagli Occhi Verdi [Wattys2017]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora