La storia di due ragazzi diversi in tutti i sensi che alla fine trovano l'amore.
-Murdoc: un ragazzo rude e dalle maniere forti, annega i suoi problemi nell'alcool e nel fumo di sigaretta.
-2D: un ragazzo sbadato ma dall'animo gentile, con la mente...
Apro gli occhi e vedo che attaccato a me c'è Murdoc. Siamo fra le lenzuola del suo letto e l'uomo non vuole lasciarmi andare. Cerco di staccargli le mani da quella sua presa tenace ma niente.
《Murdoc...》gli sussurro all'orecchio in modo dolce. L'uomo mi sorride ma non dice nulla.《È meglio se ora vado nella mia stanza... tu sai il perché...》continuo. Murdoc apre leggermente gli occhi e mi inizia a guardare. Il suo sorriso rimane e lentamente, annuisce col capo ma la sua presa è sempre salda. Mi giro verso di lui e lo inizio a fissare. 《Murdoc...》 gli dico con voce ferma. Lui continua a sorridere ma non mi lascia andare. Ad un tratto, apre gli occhi e scrollando il capo, mi dice con voce roca:《oh scusa...》detto ciò, mi lascia andare.
Mi metto seduto sul materasso per rimettermi i miei boxer. Mi alzo e vado verso i miei vestiti. Dopo essermi coperto, vado verso la porta della camera dell'uomo. Mi fermo un attimo e mi volto a guardarlo 《ci vediamo dopo...》mi dice Murdoc con voce assonnata. Io gli sorrido teneramente per poi aprire la porta per uscire da lì.
La luce fiacca del sole che sorge inizia ad invadere la casa ma Noodle e Russel stanno ancora dormendo.
-per fortuna...-
Con passo felpato, vado verso la mia stanza. Apro la porta e la chiudo subito dietro alle mie spalle. Appena alzo gli occhi vedo che sul mio letto c'è qualcuno che è avvolto nelle mie lenzuola. Mi spavento per un secondo poi, lentamente, inizio ad avvicinarmi al materasso.
-ma che diamine...?-
Muovo le lenzuola e vedo che quel fagotto è Noodle.
-Cazzo... perché è qui?-
Mi allontano subito dal mio letto ma la ragazzina ha l'udito di un gatto e riesce a sentire la mia presenza. 《Stuart...》mi chiama con voce assonnata. Mi volto verso di lei e, in modo garbato gli dico:《Noodle, che ci fai qui?》lei, stropicciandosi gli occhi mi risponde:《ero venuta qui per parlare un po' con te ma non c'eri e così ti ho aspettato tutta la notte...》
-Cazzo, è rimasta qui per me e io non l'ho cagata di striscio... mi sento una merda-
《Oh... ehm... sí... diciamo che ho passato una nottata diversa dalle altre...》gli rispondo con tono insicuro. Lei si alza dal materasso e, sbadigliando, mi chiede:《in che senso hai passato una nottata diversa? Dove sei stato?》 Non so cosa rispondere. Mi gratto la testa nervosamente e cerco di risponderle in modo sempre gentile《Beh, adesso che sono riuscito a chiarire con Murdoc, ieri sera abbiamo bevuto un drink assieme solo che non ricordo più nulla di cosa sia successo dopo... fatto sta che mi sono ritrovato sul divano del salotto... eh eh》
-ovviamente sto mentendo ma non posso farmi scoprire da lei-
Noodle è così assonnata che non risponde. 《Noodle?》 La chiamo ma è inutile, si è riaddormentata.
La sollevo dal mio letto e decido di portarla nella sua stanza. La prendo in braccio e la porto fuori da camera mia. Una volta riuscito ad entrare e ad appoggiare la ragazzina sul suo letto, torno nel corridoio chiudendomi la porta della stanza di Noodle alle spalle.
-fiù, mi è andata bene...-
Decido di tornare in camera mia. Guardo l'orologio e noto che sono solo le cinque del mattino. Mentre sbadiglio, mi avvicino alla porta di camera mia ma vengo attirato da un rumore proveniente dalla stanza di Murdoc. Lentamente, mi avvicino alla porta della stanza dell'uomo e inizio ad ascoltare posando l'orecchio su di essa. Non si sente più nulla ma inizio a preoccuparmi leggermente.
Prima busso 《Ehi Murdoc, tutto ok?》ma non ho risposta. Prendendo coraggio, giro la maniglia per entrare. Appena apro l'uscio, mi ritrovo Murdoc che si sta rialzando da terra.《Cosa ti è successo..? Perché sei finito lí? 》gli chiedo con aria confusa. Lui borbottando mi risponde:《sono caduto dal letto...》appena sento quelle sue parole, mi parte una risata al quanto rumorosa; cerco di trattenermi ma non ce la faccio. 《Che hai da ridere? Ero lì sul materasso e poi...》Murdoc inizia a parlare ma è inutile, le mie risate non smettono più. Ad un tratto, si inizia ad avvicinare a me; mi prende per un polso e mi trascina dentro la sua stanza. Nonostante tutto, continuo a ridere. 《2D, adesso basta... il gioco è bello fin che è corto... smettila di ridere!》il suo tono inizia a farsi sempre più severo ma io ormai ho la risarola e non riesco a smettere. Dopo alcuni minuti, Murdoc mi inizia a guardare con un'espressione al quanto spaventosa. Ha le sopracciglia agrottate e mi guarda dritto negli occhi con il suo solito muso. Appena vedo così, le mie risate vanno sempre più calando.
《Adesso basta!》mi urla contro e senza accorgersene, mi tira un pugno sul naso.
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《Ahi, MURDOC! Perché l'hai fatto?》gli chiedo iniziando a sentire che dal mio naso sta uscendo del sangue. Mi tocco le narici e vedo che sui polpastrelli c'è del liquido rosso. Murdoc rimane a fissarmi con occhi sgranati ma non dice nulla. 《Guarda qui... c'era bisogno di rompermi il naso? Ahi...》mi volto e vado verso il bagno per medicarmi. L'uomo mi ferma prendendomi un polso.《Scusami Stu, non volevo giuro...》le sue parole sono inutili ormai, il mio naso era stato colpito e frantumato da uno dei suoi soliti pugni. 《Ah, lascia stare...》gli dico con voce seria. La presa di Murdoc si allenta e così, riesco ad andare in bagno con ormai la mano completamente sporca di sangue.