Entriamo in ascensore tutti e quattro per raggiungere il dodicesimo piano dell'edificio. <<Ehi ragazzi, lasciate rispondere a me se ci fanno delle domande scomode, ok? Io me la so cavare abbastanza bene con quel genere di domande. E cercate di non farvi uscire informazioni sul nuovo album che stiamo preparando, dovete rispondere superficialmente. Intesi?>> ci chiede Murdoc guardandoci uno alla volta. Io e Noodle rispondiamo solamente annuendo mentre Russel risponde in modo più articolato. <<Sì Murdoc, sappiamo quello che dobbiamo fare... non c'è bisogno di dirlo ogni fottutissima volta che dobbiamo tenere una conferenza.>> dice Russel con tono secco. Murdoc sta per rispondere, ma le porte dell'ascensore si aprono. L'uomo si volta verso l'uscita e si incammina verso il lungo corridoio bianco che ci si è piazzato proprio davanti.
Io e gli altri lo seguiamo a ruota. <<Salve, come posso aiutarvi?>> la segretaria di quel piano ci chiede in modo gentile se abbiamo bisogno di aiuto ma Murdoc ha già preso in mano la situazione, tanto per cambiare. <<Ehm, sì. Veramente ci avete chiamato voi qui e... senti, hai da fare sta sera?>> chiede l'uomo, mentre si liscia i capelli neri impregnati di gel, con espressione maliziosa. Appena vedo così, mi dirigo a passo spedito verso Murdoc, spingendolo via dall scrivania della ragazza. Una volta davanti alla segretaria, appoggio i gomiti sulla sua scrivania, dicendole: <<Senta, noi dobbiamo tenere una conferenza qui, nella vostra sede ma non sappiamo in che ufficio dobbiamo andare, quindi... ci potrebbe indicare in che ufficio dobbiamo andare, per favore?>> concludo porgendo alla segretaria uno di quei sorrisi finti che non riesco a fare molto spesso, ma quando li faccio, mi vengono davvero bene.
La ragazza, appena sente le mie parole, ci chiede chi siamo e, Murdoc, leggermente inorridito dalla sua domanda, risponde che noi siamo la band più famosa del mondo e che fa della musica eccezionale. <<Siamo i Gorillaz! Per Satana... cosa diamine ascoltate voi giovani d'oggi? Insomma, siamo famosi in tutto il mondo, è impossibile che tu non ci conosca!>> dice Murdoc, alzando leggermente il tono di voce.
Ad un tratto, dalla porta di una stanza lungo quel corridoio infinito, sbuca la testa di un ragazzo che, sentendo le urla di Murdoc, è venuto a controllare chi fosse. <<Oh! Ben arrivati ragazzi! Venite, da questa parte!>> tutti e quattro ci giriamo verso quel ragazzo che è sbucato dal nulla e iniziamo ad andare verso di lui.<<Accomodatevi, prego.>> appena entriamo nell'ufficio del ragazzo, notiamo che nella stanza ci sono quattro sedie pieghevoli posizionete una di fianco all'altra, davanti alla lunga scrivania di un certo "Jim Watterson".
Senza dire una parola, tutti e quattro ci mettiamo a sedere su quelle sedie tutte uguali e perfettamente allineate. Il ragazzo chiude la porta del suo ufficio e si siede dietro alla sua splendente e perfettamente pulita, scrivania di vetro.<<Ben trovati ragazzi. Benvenuti alla BBC.>> ci dice Jim con fare educato.
<<Sì, grazie... non è la prima volta che veniamo qui...>> sussurra Murdoc con fare schietto.
J: <<Oh, bene allora. Vogliamo iniziare l'intervista?>>
M: <<Sì, siamo artisti, abbiamo molto lavoro da sbrigare e non abbiamo tempo da perdere.>>
J: <<Capisco. Bene, allora veniamo alla prima domanda: com'è essere di nuovo tutti insieme? Ormai sono passati già sette anni dall'ultimo album che avete lanciato. Come ci si sente ad essere tornati in pista?>>
N: <<Beh, Jim... dopotutto noi siamo come una grande famiglia e abbiamo avuto dei problemi durante la fase di Plastic Beach. I pirati ci hanno perseguitato fino all'ultimo e ci hanno costretto a dividerci.>>
M: <<Già, quei maledetti pirati. Penso che il Boogieman si stia ancora mangiando le unghie per il fatto che non sia riuscito a sconfiggermi, ah ah...>>
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Cinquanta Sfumature Di Niccals 1~Gorillaz// 2Doc
FanfictionLa storia di due ragazzi diversi in tutti i sensi che alla fine trovano l'amore. -Murdoc: un ragazzo rude e dalle maniere forti, annega i suoi problemi nell'alcool e nel fumo di sigaretta. -2D: un ragazzo sbadato ma dall'animo gentile, con la mente...