Arrivati

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Dopo una decina di minuti, Murdoc si decide ad uscire dal bagno. Indossa una camicia grigia semi aperta con dei pantaloni neri attillati, e i suoi soliti stivali neri lucidi. La collana col ciondolo d'oro sta sopra al suo petto liscio di color pistacchio, mentre i capelli se li è tirati leggermente all'indietro con del gel, solamente un ciuffo ribelle gli si va a posare sulla fronte.
Appena l'uomo esce dal bagno, rimango a fissarlo con la bocca semi aperta. È davvero bello oggi e questo mi crea scompiglio nella mente. Mi alzo di scatto dal letto, continuando a tenere gli occhi puntati su di lui.
<< Beh, allora? Che ne pensi testa blu?>> mi chiede l'uomo, facendomi uno dei suoi soliti sorrisini ammiccanti. Io esito un po' prima di rispondere. <<S-sei... sei stupendo Murdoc...>> gli dico con aria sbalordita. Murdoc ad un tratto, inizia a venire verso di me. Si avvicina sempre più e, una volta davanti a me, mi si aggrappa al bacino e mi sorride. <<Dici davvero..?>> mi chiede con tono basso. Io lo guardo e, arrossendo leggermente, gli rispondo: << Sì, dico sul serio... anzi, mi farai ingelosire così...>> concludo sorridendo lievemente. Murdoc ricambia il mio sorriso poi, inizia ad avvicinare il suo viso verso il mio. Ormai manca poco e le nostre labbra fremono di essere presse una contro quelle dell'altro, ma veniamo interrotti dalla voce di Russel. <<2D! Sei pronto??? Non riesco a trovare Murdoc, dannazione. Dove cazzo si è cacciato quel testone?? Tu sai per caso dove diamine sia finito? È da mezz'ora che lo cerco.>> sentendo la domanda di Russel, rispondo: <<Vai tranquillo Russel, Murdoc l'ho già avvisato e siamo già pronti per andare.>> mentre dico questa frase, Murdoc si sistema la camicia e va verso la porta. Appena la apre, si ritrova davanti la sagoma enorme di Russel che lo guarda dall'alto verso il basso con aria minacciosa. <<Ah eccoti Casanova... dove diamine ti eri cacciato? È da un tot che ti sto cercando per tutta casa! Ormai io e Noodle siamo pronti già da un pezzo.>> dice Russel stando sempre dritto davanti a Murdoc. <<Sì sì, abbiamo capito Russel ma come puoi vedere, sia io che la testa blu siamo pronti quindi non c'è bisogno di sbraitare... andiamo D...>> Murdoc mi fa segno di seguirlo, mentre oltrepassa la sagoma di Russel. Io obbedisco e, una volta davanti a Russ, lo guardo e faccio spallucce.
Dopo aver sceso le scale, noto che in sala c'è Noodle che ci sta aspettando. Ha un vestitino nero di pelle che mette in risalto il suo corpo ma non troppo. È truccata leggermente, uno dei suoi soliti trucchi leggeri per non essere troppo aggressiva.
Appena la ragazzina mi vede, mi saluta con uno dei suoi grandi sorrisi, quelli che ti cambiano la giornata. Lei è sempre solare, nonostante quello che dobbiamo sopportare tutti i gironi.
Ricambio il saluto di Noodle e vado verso Murdoc e la ragazzina. <<Bene, ci siamo tutti? Siamo pronti per partire?>> ci chiede Russel, sospirando lievemente. Murdoc risponde in modo sgarbato come al solito poi, si inizia ad incamminare verso l'uscita.

<<Dai, andiamo...>> sospira di nuovo Russel. Io e Noodle seguiamo i due mentre vanno verso la porta principale. Una volta fuori di casa, Noodle chiude a chiave il portone mentre io, Russel e Murdoc ci iniziamo a dirigere verso la Stylo. <<Ehi Russ, vuoi stare davanti tu sta volta?>> chiedo in modo gentile all'uomo. Russel sta per rispondere ma viene subito interrotto da Murdoc. <<No 2D sta davanti e tu Russel vai dietro, è meglio.>> dice l'uomo dalla pelle verde, mentre apre l'auto. Russel cambia espressione e inizia a sbuffare. Nel mentre, arriva anche Noodle.
Murdoc, senza dire nulla, sale in macchina chiudendo velocemente lo sportello. Poi, entra Noodle seguita da Russel, che entra dentro alla macchina facendo parecchia fatica. Io guardo l'uomo mentre entra faticosamente nell'auto, ripensando alla risposta di Murdoc. Non so per quale motivo, ma sta mattina sembra infastidito dalla figura di Russel.
Sospirando, entro in macchina, chiudendo velocemente lo sportello. Mi volto verso Murdoc, che ha già impugnato il volante ed è pronto a partire. Da' una sistemata allo specchietto retrovisore e poi accende l'auto. Prima di spingere l'accelleratore, si volta verso di me e mi inizia a sorridere maliziosamente. Io lo guardo sorridendo lievemente poi, finalmente partiamo e, in circa una mezz'oretta, arriviamo allo studio della BBC. Un enorme edificio bianco ricoperto di vetrate luccicanti. Al di fuori della struttura, proprio sull'entrata c'è l'insegna con su scritto: "BBC: The British Broadcasting Corporation".

Dopo essere usciti dall'auto, tutti e quattro rimaniamo a fissare per un po' l'edificio. Ad un tratto, in lontananza vediamo un ammasso di gente che sta davanti all'entrata, sembrano giornalisti e cameramen che aspettano l'uscita o l'entrata di qualcuno. O forse stanno aspettando la nostra comparsa.
<<Cavolo, quanta gente...>> dice Noodle con espressione stupefatta. <<Già, quelli lì stanno aspettando il nostro arrivo per poterci fare le solite domande fastidiose che non sopporto... sarebbe meglio se entrassimo dal retro...>> sussurra Murdoc mentre indica l'edificio. Ad un tratto, una voce maschile attira l'attenzione di tutti e quattro. Ci voltiamo verso la direzione in cui arriva la voce e vediamo un uomo con due grandi baffi bianchi, basso e leggermente in carne. Ha degli occhiali senza montatura e indossa una giacca di colore caramello in tinta con i pantaloni, al collo ha un papillon a pois neri e sul capo ha un cappello dello stesso colore della giacca. E' un uomo che avrà una sessantina d'anni insomma, e ci sta facendo segno di seguirlo. Noi, confusi, decidiamo di obbedire e, lentamente, ci avviciniamo allo strano soggetto. Una volta arrivati davanti all'uomo, questo ci chiede se siamo i Gorillaz. In contemporanea, tutti e quattro annuiamo. <<Bene, allora seguitemi. Non si riesce a passare dall'entrata principale, quei giornalisti sono lì davanti da ieri sera e non vedono l'ora di riusce a strapparvi qualche informazione sulla vostra vita privata per poi pubblicare tutto su quei giornali di pettegolezzi da due soldi. Quindi, per evitare ciò, venite con me.>> l'uomo dai baffi bianchi ci sussurra le ragioni per il quale lo dovremmo seguire. Lentamente, ci porta verso una delle porte di servizio dell'edificio e, una volta dentro, l'uomo ci indica in che direzione dobbiamo andare.

Cinquanta Sfumature Di Niccals 1~Gorillaz// 2DocDove le storie prendono vita. Scoprilo ora