Capitolo 7

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"Lydia, se non esci da questo fottuto bagno entro due minuti giuro che butto giù la porta." essere così acida alle sette del mattino è per me naturale. Non sopporto che Lydia ci impieghi mezz'ora a truccarsi. Deve applicare il fondotinta, la cipria, l'ombretto e tutta quella roba che si mette in faccia anche se, a parer mio, è una bellissima ragazza e non ne ha bisogno.

Sento un clic nella serratura della porta del bagno e finalmente esce.

"Come siamo dolci stamattina." mi risponde sarcastica ed io finalmente posso entrare.

Il bagno è coperto da un odore acre che subito risalta al mio 'nuovo' naso e incomincio a starnutire. Perché Lydia deve mettersi così tanto profumo?! Spalanco la finestra continuando a starnutire e non mi interessa se l'aria quasi invernale colpisce il mio viso; in questo momento la mia priorità è di far sparire questa dannata puzza!

Mentre sto per mettere il mascara Lydia entra già bella, pronta e vestita con un'espressione sorniona.

"Non azzardarti a mettere il mascara. Oggi ti trucco io." resto con il mascara a mezz'aria. Ma perché non sono stata veloce a metterlo? Questa ragazza dai capelli rossi ha un vero è proprio timer nel suo corpo quando si tratta di make up e bellezza: arriva sempre prima che tu possa fare a modo tuo.

"Lydia, non se ne parla. E poi alla prima ora abbiamo educazione fisica e suderò e tutto il tuo splendido lavoro andrà a finire nel cesso." le spiego leggermente irritata. Non sono per niente propensa alle discussioni mattutine.

Lei mi guarda socchiudendo gli occhi. L'ho fregata. Ce l'ho fatta. Sono scampata dal suo intervento sulla mia faccia!

"Hai ragione...però devi darmi soddisfazione e subito dopo ti fai truccare da me." ecco...ho trionfato troppo presto.

"Non se ne parl-..." non mi fa finire che subito fa il labbruccio e gli occhi dolci. Sa perfettamente che così cedo e le faccio fare tutto quello che vuole.

"Eh va bene..." sbuffo posando il mascara e andando in camera mia aprendo l'armadio.

Tiro fuori jeans, maglietta e felpa e sfilo il mio amato pigiama.

"Ti vesto io!" grida la mia amica facendo irruzione nella stanza. Okay, inizia a diventare irritante.

"Lydia posso avere il controllo sulla mia vita per favore?!" sbotto leggermente infastidita.

"Dai Mystral solo per oggi. Ieri hai avuto un altro attacco di panico e vorrei che oggi ti sentissi meglio." dimenticavo l'altruismo di Lydia. E' fatta così: lei deve sempre trovare una soluzione ad ogni tuo problema e di solito ti aiuta come aiuterebbe se stessa: con la cura della propria persona.

Infatti quando sta male è solita provare nuovi trucchi e vestiti perché "mi distraggo dalla realtà". Sue testuali parole. Anche questa volta mi trovo ad annuire ed accontentarla.

Prende la maglia e la felpa lasciandomi il mio jeans e sono sicura che l'ha fatto solo perché è aderente. In meno di dieci minuti di ricerca nell'armadio trova "l'outfit perfetto" come lo definisce lei. Io in questa maglia monospalla a nella giacca di pelle non ci trovo niente di speciale ma se lo dice lei...

"Indossa anche questi anfibi. Sei fortunata a non sentire il freddo che fa fuori. Non so come tu faccia. Ti rendi conto? Puoi indossare le maniche corte anche in pieno inverno!"

A questa cosa mi limito a sorridere. Dipende dalla mia temperatura corporea che è più alta essendo un animale.

"Vado a preparare il caffè." mi annuncia prima di uscire. Io prendo lo zaino e lo riempio con tutti i libri che mi servono. Lo poggio su una spalla e torno in bagno dove metto il mascara che prima non sono riuscita a mettere e spazzolo i miei capelli. Guardo l'ora sul telefono: le 7;52. Devo correre.

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