Capitolo 17

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-News in the woods

Avete presente quando non appena mettete piede fuori dal letto sapete già che quella sarà una brutta giornata? Non c'è un motivo, semplicemente lo sapete. Avete una sensazione alla bocca dello stomaco e questo si chiude senza darvi il tempo di tranquillizzarvi.

E' quello che sta accadendo a me.

Il pavimento freddo entra a contatto con i miei piedi provocandomi un brivido lungo tutta la schiena, infilo le mie ciabatte pelose a forma di coniglio e vado subito in cucina per prepararmi il caffè. E' più forte di me, questa sensazione allo stomaco non mi abbandona e sono sicura che non sia fame ma purtroppo non posso farci niente e anziché fissare il vuoto credo sia meglio prepararmi per una lunga ed estenuante giornata di scuola.

Ieri sera dopo il dibattito avuto con Malcolm non sono riuscita a prendere sonno ed ho dormito veramente poco. Sto incominciando ad odiare il fatto che lui influenzi il mio umore, non è nessuno per farlo ed io non posso permetterglielo.
Tra l'altro da ciò che mi ha detto, questo accade perché facciamo parte dello stesso branco. Quindi sarà così anche con tutti gli altri?

Prevedo tanti mal di stomaco e notti insonni.

Sistemo le mie occhiaie con del correttore e passo il mascara dopo essermi lavata la faccia ed aver spazzolato i capelli. Tornata in camera mi vesto ed afferro il telefono controllando eventuali messaggi da parte di Lydia.

-Vengo a prenderti io- scrive ma non faccio in tempo a digitare la risposta che il mio telefono inizia a vibrare ripetutamente.

"Lydia ti stavo rispondendo" sbuffo per la sua impazienza.

"Esci. Sono già qua fuori"

Chiude la chiamata senza darmi il tempo di replicare ed esco di casa facendo attenzione a non fare rumore per non svegliare mia madre. Si sveglia con me solamente il lunedì mattina per preparare i pancake e rispettare la tradizione, i restanti giorni dorme di più dato che deve aprire il negozio alle dieci. Scese le scale della piccola veranda, accanto al marciapiede ci sono due grandi motociclette di cui una nera vecchio stile e un'altra rossa più moderna. Riconosco una chioma rossa su quest'ultima che sfila il casco e mi guarda ridendo.

"Ma buongiorno acidona! Coraggio, tu vai con Travis" il ragazzo sulla moto alza la visiera del casco regalandomi un sorriso bianco come il latte.

"Buongiorno principessa, prendi questo" mi porge un secondo casco ed io lo osservo titubante. Devo davvero salire su una moto con uno sconosciuto? No. Mai.

"Scusa, ma vado a piedi." ribatto con un finto sorriso che il ragazzo ricambia con una risata cristallina che riempie le mie orecchie.

"Dai sali, non ti mangiano mica!" mi incita Lydia. Sbuffo sonoramente, me la pagherà.

Infilo il casco e monto sulla moto e nello stesso istante il ragazzo che guida l'altra, parte a tutta velocità senza degnarci di uno sguardo. Fantastico. Ed io resto sola con uno sconosciuto.

"Ti conviene tenerti, non siamo su uno scooter. Non mordo, puoi farlo." sistemo entrambe le spalline dello zaino sulla schiena e allaccio le braccia al suo torace coperto da un pesante cappotto in pelle.

"Io invece mordo, quindi vedi di non farci schiantare" lo sento ridere poi il rombo del motore mi distrae e sfrecciamo sull'asfalto con il vento che ci colpisce. Non mi ero resa conto del freddo che piano piano si fa sempre più intenso in città. Per me è ancora autunno ma adesso l'aria fredda mi colpisce e desidero vivamente una giacca più pesante come tutti gli esseri umani.

Dopo veramente poco arriviamo a scuola e il ragazzo parcheggia la moto quindi scendo e gli restituisco il casco sfregandomi le mani per riscaldarle.

"Grazie Trevor" mi incammino verso Lydia sperando che non mi segua ma purtroppo non va così.

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