"Mystral, alzati. La colazione è a tavola!" una mano batte ripetutamente alla porta della mia stanza e anche se sono ancora rincoglionita riconosco la voce di Malia.
"Arrivo..." biascico e faccio forza sul materasso con le braccia per alzarmi.
Adesso mi pento di essere rimasta sveglia fino alle tre. Ho pensato quasi tutta la notte a quello che mi è successo. Nella mia testa si sono ripetute per ore le parole di Malcolm della sera prima. Magari anche lui è così, anche lui ci prova con tutte ed io sono solamente una delle tante che è caduta nella sua trappola. Io odio essere una delle tante, voglio sempre distinguermi e lasciare una traccia in tutte le persone con cui ho a che fare. Non sopporto l'idea che quello che dice a me lo dice anche ad altre.
Ho ripensato anche al consiglio di Malia sul rivalutare il branco nell'insieme. Possibile che sia io il problema? Fin da piccola ho sempre avuto problemi con il rapportarmi agli altri, non ho mai dato confidenza a persone conosciute da poco, sono sempre stata restia nel conoscere il nuovo, nell'andare incontro all'ignoto. Sono un'abitudinaria. Ho bisogno delle mie piccole cose al loro posto e ho bisogno delle mie persone sempre al mio fianco perché tutto ciò che so, rappresenta per me una sicurezza, una certezza.
Ed ecco perché sono così restia a fidarmi di queste persone, di Maryssa, Marcus, Noel e Sheryl. Vedo tutti loro come una minaccia perché sono entrati improvvisamente nella mia vita. Forse ha ragione Malia, magari il problema sono io. Non dovrei pormi in maniera così aggressiva, proverò a lavorarci su.
Ancora seduta sul letto osservo meglio la camera dato che la sera prima mi sono semplicemente lanciata sul letto a gridare. Le pareti sono di un rosa pesca e la scrivania è di legno scuro. Il letto matrimoniale è al centro della stanza affiancato dall'armadio. Le pareti e le mensole sono spoglie. Chissà se questa camera è stata pensata sin dall'inizio per me. No, non è possibile. Questo significherebbe che è stata così vuota per tutti questi anni. Rido del mio stesso pensiero.
Sbadigliando decido finalmente di alzarmi e andare in bagno dove quasi urlo per essermi guardata allo specchio. Mai andare a dormire truccata, mia madre me lo ripete sempre. Il mascara e l'eye-liner sembrano essersi alleati per contribuire a rendere il mio viso come se mi fosse esplosa una bomba in mano.
Apro un mobiletto sopra il lavabo notando con piacere lo struccante. Lo passo sul viso e finalmente torna bianco come la ceramica del water.
Prima di scendere butto un occhio nella stanza di Malcolm notando il letto fatto, sarà già sceso. Sospiro infastidita.
In cucina sono tutti già a tavola ed evito accuratamente di sedermi vicino lo stronzo, anche chiamato Malcolm. La sedia accanto a Noel è libera e mi affretto ad occuparla.
"Buongiorno dormigliona!" Maryssa mi sorride con un accappatoio rosa a fasciarle il corpo. Ma come fa ad essere così bella e luminosa anche di mattina?
Saluto tutti con un cenno della mano sbadigliando, ancora.
"Dove sono Cristina, Amanda, Gary e i figli?" domando. Siamo così tanti che ogni volta mi sembra di fare un appello.
"Cristina dorme fino a tardi, per quanto riguarda gli altri sono a casa loro. Qui viviamo solo noi. E' un punto di ritrovo quando dobbiamo esserci tutti però. Te lo spiegai" Malcolm mi rivolge la parola forse sperando che così io gli parli. Tentativo fallito.
Non rispondo e riempio la mia tazza di caffè. Noto a centro tavola dei biscotti, dei pancakes e dei cornetti.
"Wow, quanta roba" afferro un cornetto addentandolo.
"La mattina ci piace stare insieme prima che ognuno intraprenda le sue attività" mi spiega Marcus.
Sembrano tanto una di quelle famiglie che si vedono nelle pubblicità: sempre felici e contenti. Quasi mi viene la nausea. Annuisco nella sua direzione e poi torno a concentrarmi sul mio cornetto.
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You Can Choose
WerewolfUna ragazza restia a valicare i confini del conosciuto si troverà a fronteggiare un nuovo mondo ed una nuova realtà. Lei è una delle tante con i capelli lunghi, lisci e corvini e due pozzi d'acqua cristallina al posto degli occhi. Lei, che sembra c...