Lydia
Conobbi William Jonson il 14 ottobre di due anni fa per puro caso.
Io e Mystral, al nostro primo anno, non sapevamo ancora orientarci bene nel grande edificio che è la nostra scuola nonostante fosse passato un mese.Ricordo quel giorno come se fosse ieri.
Finite le lezioni, Mystral si accorse di aver dimenticato le cuffie del telefono in palestra.
"Speriamo ci siano ancora" le dissi mentre mi trascinava dietro di lei. Almeno lei ricordava la strada, io continuavo a dimenticarla.
Arrivate in palestra fortunatamente trovò le sue cuffie (ma poi perché credevo che le avrebbero rubate?) ma prima di uscire si fermò di colpo, come se avesse colpito qualcosa."Le senti queste voci?" Chiese guardandomi. Io scossi la testa.
E con la sua solita impulsività, mi prese nuovamente la mano e corse fuori la palestra per trovarsi sul campo da corsa e di lacrosse.
Effettivamente, c'erano due ragazzi che parlavamo con in mano due bottiglie d'acqua."Ma come hai fatto a sentirli?"
Mystral alzò le spalle e andammo a sederci sugli spalti.
"Voglio anche io l'udito sviluppato come il tuo, non sento neppure mia madre che mi chiama dall'altra stanza!" Esclamo posando i gomiti sulle ginocchia. Lei rise e restammo in silenzio per un po'.
Non so perché Mystral si sia voluta fermare a guardare quei due ragazzi ma io non protestai e dopo poco, i due presero le stecche da gioco in mano.
Uno di loro era alto, spalle larghe e capelli biondo cenere. L'altro era leggermente più basso ed aveva i capelli tinti di rosso.
Guardai Mystral per un secondo ma lei era attenta ad osservare tutti i movimenti di quei due, solo dopo scoprii che è in realtà il suo sport preferito, almeno da guardare perché pratica la corsa da anni. Restai in silenzio al suo fianco guardando in particolare il ragazzo dai capelli rossi che era in porta. Con quel colore sgargiante attirava la mia attenzione ma forse ero attirata di più dalle sue urla:"Si può sapere che cazzo di forza hai, Will? Tira più piano!"
Restammo almeno una mezz'ora a fissarli fino a quando il ragazzo più alto non smise di tirare le palle, raccolsero le loro borse da terra e sorridendo si avvicinarono all'entrata della palestra che non era molto lontana dagli spalti, dov'eravamo noi.
"Siete bravi!" urlò Mystral attirando così la loro attenzione. Dio, avrei tanto voluto strangolarla in quel momento! Al primo anno non ero come adesso, ero più timida e riservata. Adesso sono ancora molto riservata ma la mia timidezza è completamente sparita.
Perchè fermarli? Continuavo a ripetere tra me e me. I due si avvicinarono a noi e da che volevo uccidere Mystral per aver attirato l'attenzione, ero passata a volerle fare una statua d'oro.
Il ragazzo alto, muscoloso e dai capelli color cenere mi aveva completamente stregata. Aveva due occhi color nocciola. Sembrava tanto un cerbiatto.
"Ehi ragazze!" rispose il rosso.
"Per caso nella squadra accettano ragazze?" chiese Mystral ignorando il saluto.
"No, la squadra di lacrosse è solo maschile purtroppo ma abbiamo la squadra di atletica ed ovviamente le cheerleader..." spiegò e sembrò tentennare per un attimo, al che il ragazzo bello si intromise nella conversazione: "ma se proprio ti piace, ogni tanto puoi venire a fare qualche tiro con noi" propose.
Non so perché Mystral l'abbia chiesto se poi fino ad adesso non ha mai fatto la cheerleader o l'atleta ma è da lei che è partito tutto. Dalla sua impulsività e spavalderia io ho conosciuto la mia rovina.
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You Can Choose
WerewolfUna ragazza restia a valicare i confini del conosciuto si troverà a fronteggiare un nuovo mondo ed una nuova realtà. Lei è una delle tante con i capelli lunghi, lisci e corvini e due pozzi d'acqua cristallina al posto degli occhi. Lei, che sembra c...