-I'll protect you
Lego i miei capelli in una coda alta e tiro su la zip della felpa, fuori c'è vento e alle sette del mattino l'aria è più fresca.
Scrivo un post-it a mia madre nel caso si svegliasse prima del mio rientro.
'Sono andata a correre nel bosco con Malcolm, lascio qui il telefono. A dopo'
Glielo poggio sul tavolo della cucina così sono sicura che possa vederlo e accendo il mio cellulare in attesa di Malcolm. Il dispositivo elettronico vibra due volte. Due messaggi da due persone diverse. E sono anche troppi rispetto ai miei standard! Sono veramente poche le persone con cui mi sento.
Oltre a Lydia e mia madre non frequento chissà quanta gente. Ho il numero di molte mie compagne di corso e ci sentiamo esclusivamente per cose scolastiche ma non mi lamento, è stata una mia scelta allontanare molte persone. Sto bene da sola e con la mia migliore amica.
Posso considerarmi un lupo solitario...in tutti i sensi.
Svuoto la testa, sono davvero arrivata a fare questa ironia? Sono messa male...
Un messaggio è delle 23:09, da parte di Lydia: Ho proprio bisogno di parlarti...
Rispondo immediatamente, molto preoccupata. Cos'ha avrà mai da dirmi di così importante? Di solito mi chiama oppure aspetta che ci vediamo a scuola.
''Stasera alle otto a casa mia, ceni da me se ti va''
Il secondo messaggio mi è arrivato mezz'ora fa ed è di Malcolm: 'sono da te tra mezz'ora'
Non faccio in tempo a rispondere perché le mie narici vengono riempite da un odore di muschio segno che il ragazzo che aspettavo è qui fuori. Devo ricordarmi di chiedergli che profumo usa.
Poggio il telefono sul tavolo ed esco di casa trovandomelo davanti. Almeno è puntuale e con l'olfatto sviluppato è tutto molto più comodo: non ha avuto bisogno di bussare e mia madre non sarà svegliata."Buongiorno." mi saluta chinandosi e poggiandomi un bacio sulla guancia.
Il vento mi scompiglia i capelli che provo a sistemare con la mano inutilmente. Mi guardo attorno ma non vedo la sua macchina.
"Sono venuto correndo, quindi mi sono già riscaldato. Dai, andiamo." mi risponde come se mi avesse letto nel pensiero.
Mi avvio a passo veloce verso il bosco, non ho ancora spiccicato parola e non ho intenzione di farlo per almeno altri dieci minuti. Odio parlare a prima mattina e quando incontro le persone ho sempre bisogno di qualche minuto per uscire dal mio stato di rincoglionimento dovuto al calore del mio letto.
Inizio a correre con un'andatura lenta e Malcolm mi affianca, in silenzio. Finalmente dopo molto tempo sto correndo e non mi importa se mi sono svegliata alle sei di domenica mattina. Avevo bisogno di sfogarmi, di sfogare lo stress di queste ultime settimane.
Sono passati quasi ventuno giorni (sì, li sto contando) ma dire che sono stati intensi è un eufemismo, ho incontrato due persone che sembrano conoscere la mia vita meglio di me e ho scoperto di essere un licantropo e che lo è anche mio padre ma per qualche strano motivo nessuno me ne parla. E per nessuno intendo Malia e Malcolm che fanno parte anche di un mio presunto 'branco' ma se tiro le somme, non so niente. Niente di niente.
Questo è il motivo per il quale ho chiesto a Malcolm di correre con me, ho pensato che magari, da soli nel bosco, sarei riuscita a scoprire qualcosa. Che poi non dovrei scoprire un bel niente, dovrebbe essere un mio diritto sapere della mia vita. Certo, non ho mai voluto saperne troppo di mio padre ma adesso le cose sono cambiate.
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You Can Choose
WerewolfUna ragazza restia a valicare i confini del conosciuto si troverà a fronteggiare un nuovo mondo ed una nuova realtà. Lei è una delle tante con i capelli lunghi, lisci e corvini e due pozzi d'acqua cristallina al posto degli occhi. Lei, che sembra c...