Capitolo 10

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La sveglia segna le 7:00 AM.

Approfitto dell'essermi svegliata in orario e molto lentamente scopro il corpo dalle calde coperte. È sempre una brutta sensazione, quasi come se mi sentissi mi abbandonata.

Sbadiglio mettendo i piedi a terra e fissando l'ora. Mi sarò anche svegliata in orario ma è tardi per andare a correre, non ce la farò mai ad arrivare puntuale a scuola...

Con tutto quello che è successo è molto che non corro, spero di poter andare domenica mattina.

Dato che ho un'ora di tempo decido di fare le cose con calma.
Apro la finestra per lasciar passare l'aria quasi invernale e vado in cucina per preparare il caffè.

Lo bevo lentamente mangiando anche qualche biscotto e torno in camera rifacendo il letto.
Una volta lavata e truccata apro l'armadio sbuffando.

Per me i vestiti sono sempre stata una sfida, io e la moda siamo due mondi separati ma poi ficcando la testa nell'armadio cerco di pensare come Lydia che invece è sempre cool.

Prendo un felpone nero lungo, dei collant color carne e delle calze che arrivano appena sotto il ginocchio e le scarpe. La felpa è molto lunga e larga, infatti non enfatizza nessuna delle mie forme ma non importa; non necessito di mettermi in mostra e poi, sto andando semplicemente a scuola.

Indosso tutto e faccio una foto allo specchio da inviare a Lydia. Il telefono segna le 7.30. Andrò a piedi a scuola in modo tale da lasciare una volta tanto la macchina a mia madre che dorme serena nella sua stanza.

Esco di casa iniziando a camminare stringendo le spalline dello zaino e ogni tanto calcio qualche sassolino. Sono preoccupata per quello che succederà oggi.

Malcolm verrà a casa mia per 'dargli la possibilità di spiegare', così ha detto. Ma io ho posto le mie condizioni e sono quelle che mi spaventano: sapere di mio padre. Cosa devo aspettarmi? Non lo so.

Il suono di un clacson interrompe i miei pensieri.

"In quella foto stai benissimo, finalmente sei riuscita ad abbinare due stracci, passaggio?" Lydia. Non mi ero resa conto di aver superato di già casa sua.

Faccio il giro e mi siedo accanto a lei, il suo profumo riempie la macchina e sento anche odore di pesca, il suo shampoo. E' sempre perfetta anche a prima mattina, a volte vorrei essere come lei che riesce a sorridere anche in una giornata no.

Io invece mi chiudo a riccio e quando è una giornata no mi si legge in faccia.

"Qualcosa non va tesoro?" ecco. Appunto.

"Oggi pomeriggio saprò qualcosa di mio padre." sputo fuori senza pensare infatti lei si gira di scatto nella mia direzione per poi tornare a guardare la strada.

Merda. Che stupida che sono. Non ho mai parlato apertamente di mio padre e adesso me ne esco così? E adesso come le spiego che Malcolm lo conosce e mi parlerà di lui?

Mi limito a risponderle:"io e mamma ne parleremo" ed esco dal veicolo mentre fa manovra per parcheggiare.

"Ti sei fatta così bella per me?" ignoro la voce alla mia destra e mi avvio all'entrata.
Possibile che appena qualcuno vede una ragazza truccata e vestita decentemente debba subito pensare che si sia fatta bella per qualcuno?
Io avevo tempo e mi sono dedicata un po' più a me stessa.

Ma a lui non interessa saperlo e non lo saprà.

"Ehi Mystral Fightly sto parlando con te!"

Questa giornata non è iniziata per niente bene, mi giro e subito vengo rapita dai suoi occhi scuri.

"Non c'è bisogno che urli alle otto del mattino, Malcolm. E comunque no, non mi sono fatta bella per te brutto stronzo!" nel frattempo intravedo dietro le sue spalle Malia e Lydia interrompere la loro conversazione per raggiungerci.

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