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Capitolo 29

Marcus

"Tu sei chiuso, Marcus. Non ti avvicini alle persone, non ti apri".

Sierra me l'ha sempre detto, fin da ragazzini. Già a quindici anni era così saggia. Aveva capito tutto, lei ha sempre capito. Ed oggi, all'età di quarantasette anni, mi ritrovo ancora con questo difetto.

Bloccato dai miei stessi sentimenti.

Conobbi Sierra quando avevo sedici anni e lei quindici. Il nostro rapporto non è stato subito rose e fiori infatti poco dopo è avvenuta la mia prima trasformazione e decisi di allontanarla, dovevo sparire dalla sua vita così come vi ero entrato. Io scappo, sempre. Ma allontanarmi da lei rendeva la mia abilità più difficile del previsto. Fu così che scoprì il mio segreto e la cosa che mi sconvolse era il suo viso completamente privo di paura.

Lei non mi vedeva come un mostro. Mi ha aiutato a mantenere il controllo ed è rimasta al mio fianco quando stavo per perderlo. Ha rischiato tutto per me, con me. Eravamo giovani ed innamorati, una combo quasi mortale. E' stata la prima, la prima in tutto. Ci siamo sposati ed abbiamo avuto una figlia, Mystral.

Si dice che il primo amore te lo sposi o te lo porti per sempre dentro: a me sono successe entrambe le cose.

L'avevo avvertita, le avevo detto che se avessimo avuto un figlio, questo, al novanta per cento, sarebbe stato un lupo ma a lei non importava e quando scoprì di essere incinta di Mystral non poteva essere più contenta e so che ha sperato fino all'ultimo secondo che nostra figlia non avesse ereditato il gene ma so anche che in fondo al suo cuore era già tutto chiaro.

I problemi però non sono mai mancati, ho infatti difeso per anni la mia donna dalle cattiverie di mio fratello Joe, una persona spregevole logorata dall'invidia.

Da piccoli giocavamo sempre insieme, era il mio confidente e migliore amico e i nostri genitori, entrambi licantropi, ci veneravano ogni giorno come i figli migliori del mondo. Ma ogni genitore vede il proprio figlio migliore della merda che ci circonda: è un istinto.

Poi qualcosa è cambiato, sono passato dall'essere il fratello perfetto all'essere una persona da odiare. Tutto sempre secondo Joe. Crescendo (a partire dalle scuole medie), mi ha visto come un nemico, una persona che aveva tutto ciò che desiderava lui e di colpo abbiamo smesso di parlare. Non comunicavamo più ed i nostri genitori erano addolorati per questo ma quasi se lo aspettavano che un giorno sarebbe successo. Avevamo entrambi un bel caratterino, forti e sfrontati. Sapevano che sarebbe arrivato il giorno in cui avremmo lottato per il potere. Siamo sempre stati entrambi propensi al comando.

Eravamo troppo simili e  per questo destinati a non andare mai completamente d'accordo.

Un po' come me e Mystral...

Io e la mia famiglia facevamo parte del branco di Cristina, presente alle nostre prime trasformazioni ma a quanto pare preferì me anche lei: decise di passarmi il testimone. Quando i tempi furono maturi, così fece.

Ricordo quel giorno come fosse ieri.

Avevo solamente ventisette anni e lei era vicina ai cinquanta. Uno scontro brutale con un branco avversario per questioni territoriali aveva sterminato il nostro branco compresi i miei genitori e suo marito. Eravamo rimasti solamente io, lei, il mio gemello e i genitori di Malcolm che allora era appena nato. Troppo pochi in confronto al grande branco che Cristina aveva portato avanti.

Devastata dal dolore decise che non avrebbe più avuto la forza di ricostruire un branco ed essere una leader, così andammo avanti con la cerimonia ed è grazie a lei se oggi sono qui. Purtroppo, ricordo perfettamente anche quando Joe mi puntò gli artigli al collo per uccidermi. Voleva anche lui il potere e come avevano previsto i nostri genitori, ci lasciammo andare ad una lotta carica di odio da cui uscii vincitore.