cap38

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Scott pov
IL figlio di PUTTANA di mio padre mi sta facendo attendere come se io fossi un pivello.
La segretaria non mi ha degnato di uno sguardo e la mia pazienza sta esaurendo.
Dovrei essere a casa ,c'é Tj che sta ancora male e quel coglione sta studiando con la mia bambina.
"Signor o'connel mi segua" finalmente lo stronzo si degna di ricevermi.
Entro nel suo studio, lui é seduto sulla sua sedia enorme sedia di pelle rossa.
"Scott" dio dammi la forza di non ucciderlo "parla,ho cose piú importanti da fare" "e quali sarebbero? Gestire quella bettola di studio che ti ritrovi? Stare con quella ragazzina o badare al bastardo di tuo figlio?"  mi si annebbia la vista,mi alzo di scatto e lo prendo per il colletto "NON TI PERMETTERE DI NOMINARE LA MIA DONNA ,MIO FIGLIO PERCHÉ TI GIURO DAVIS TI AMMAZZO" "SEI UN DEBOLE,AVEVI UN IMPERO,UN NOME,UN FUTURO, ADESSO TI RITROVI CON UNA BETTOLA E CON UNA RAGAZZINA CHE DOVREBBE GIOCARE CON LE BAMBOLE INVECE GIOCATE ALLA FAMIGLIA FELICE" "FIGLIO DI PUTTANA, IO HO UNA FAMIGLIA ...FELICE ,COSTRUITA DA SOLA,IO LOTTO OGNI GIORNO PER LORO PER VEDERE UN SORRISO SUL LORO VISO,COSA CHE TU NON HAI MAI FATTO...STA LONTANO DA NOI" "TI DISTRUGGERÒ SCOTT E TU VERRAI A LAVORARE PER ME" "SEI SOLO UN FALLITO MALATO DI EGOCENTRISMO,INVIDIOSO DEL FIGLIO CHE É RIUSCITO A CREARSI UN QUALCOSA DA SOLO SENZA UN' EREDITÀ, MI FAI PENA" esco da quello studio come una furia. Quello non é un padre,io non sarò mai come lui.
Io vivrò per mio figlio e per la mia donna.

Hope pov
Oggi sto poco bene,credo che Tj mi abbia passato il virus, ho lo stomaco che é in guerra con me stessa.
Sento la porta di casa sbatte,lascio Tj in camera che dorme e corro in sala.
Scott e sul divano con gli occhi chiusi e le mani nei capelli.
"Che succede?" "sono stato da mio padre?" "io non ne sapevo niente" "non volevo farti preoccupare" siamo sempre allo stesso punto,lui non mi dice le cose e poi le vengo a sapere per forza maggiore "é sempre la stessa storia,tu non mi dici le cose per farmi preoccupare ma in realtà non ti fidi" stringo i pugni e gli occhi.
Sento la nausea crescere "non é cosí?" sto per rispondergli ma mi viene da vomitare,corro in bagno e butto l'anima.
Scott mi scosta i capelli e mi accarezza la schiena.
Mi passa un pezzo di carta. Mi tiro su,lavo la faccia e i denti.
"Stai male?" "non sono cazzi tuoi" "hope smettila" "hope niente" "é stata una giornata di merda,ho litigato con quel bastardo,sa di Tj e ha minacciato di distruggere tutto il mio lavoro" il mio unico pensiero e Tj "tuo padre non toccherà il mio bambino" "non lo permetterò" mi gira la testa,sicuro mi sta salendo la febbre "mi dici se ti senti male?" mi guarda con quegli occhioni, l'abisso che mi strega ogni volta ,sospiro "probabilmente Tj mi ha passato il virus" "ti porto a letto" "no devo andare in ospedale adesso che ci sei tu" "non puoi lavorare in queste condizioni" "scott sarò in ospedale e se sto male male giuro che torno a casa" " lascia che ti faccia un the al limone" "grazie" "mi hai perdonato?" "no" esco dal bagno e vado a sedermi in cucina.
Lo stronzo entra con la camicia nera sbottonata e mi si secca la gola,ma so che mi sta provocando.
Distolgo la sguardo.
"Se tj si sveglia e ha la febbre gli dai la tachipirina se dovesse stare ancora male o per qualsiasi cosa mi chiami" "e se sono io a stare male" "be come non mi vuoi dire le cose che dovrei sapere riuscirai a cavartela" "sei ingiusta" "no sei tu lo stronzo" "non ho mai detto il contrario, ma dimmi come é andata con il coglione" "parli di caleb?" "se se quello" "mmmmm moooolto bene abbiamo studiato l'apparato riproduttore" adesso mi vendico,mi lancia un'occhiataccia "a si?" fa il giro e sia avvicina " si e caleb mi ha spiegato molte cose" serra la mascella e devo resistere dallo scoppiare al ridere " e quali sarebbero?" "abbiamo parlato di dimensioni...delle ovulazioni...di come una donna sia propensa ad alcune co" "dimmi che stai scherzando" faccio di no con la testa e mi mordo il labbro "di dimensioni avete parlato" faccio di si con la testa.
Mi prende la mano e la mette sul suo cavallo,lascio il labbro e deglutisco "e dimmi amore che ne pensi" perché i miei giochi mi si ritorgono contro "bhe...bhe...siamo nella norma" alza un sopracciglio e spinge al suo bacino verso la mia mano,il mio respiro si fa pesante,ma non devo soffrire solo io,stringo la mano e lui si irrigidisce e fa un ghigno soddisfatto. "Allora bambina" "beh credo che dovresti darmi una dimostrazione per potermi accertare" "a vuoi una dimostrazione?" faccio si con la testa "e dimmi la dimostrazione la vuoi solo da me o a furia di parlarne sei diventata curiosa" mi alzo e mi avvicino,non levo la mano "per quanto io possa essere curiosa, l'unica dimensione che attira la mia attenzione é quella del mio uomo" "quella del tuo uomo" "si mio" mi butto sulle sue labbra e lo bacio e lui ride su esse.
Gli mordo il labbro "non abbiamo parlato di dimensioni ma sei troppo bello quando ti alteri" "a ti piace vedermi incazzato" "diciamo che dai il meglio di te" mi morde il labbro e passa la lingua.
"Io do sempre il meglio di me" "si hai ragione" ci baciamo fino a perdere il fiato "scott per quanto io voglia stare qui devo andare,prima che si svegli Tj e poi non mi fa andare." " mmmm".

Oggi sto facendo il turno nel pronto soccorso.
Prelievi,pressione,battiti.
Gente che si taglia o rompe qualche osso.
Mi sento ancora male ma devo resistere.
"Signorina mi aiuti" mi giro una donna incita si tiene la pancia.
"Portate una sedia" urlo al personale.
"Respiri signora,mi dica cosa le succede" "stavo guidando ma poi ho iniziato a sentire caldo e le fitte aaaaaaah" "respiri signora, chiamate un ginecologo" le misuro la pressione e i valori sono nella norma i battiti un po' accellerati.
Arriva il ginecologo e le fa la visita.
Ha delle contrazione ma le verranno ritardate.
Che bel pancione che aveva.
Finalmente ho finito il turno.
Sto per uscire ma....

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