Braciata

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Sono arrivato da poco a casa di Sebastian, sono già tutti qui anche Filippo, tutto questo mi mette troppa ansia.
Il padrone di casa mi viene ad accogliere sul ciglio della porta d'ingresso, anche se conosco questa casa come le mie tasche.
-Guarda, pensavo non venissi più.- dice l'argentino mentre mi guarda
-E invece eccomi qui, è una braciata di squadra quindi dove esserci tutta la squadra no?.- dico io abbozzando un sorriso al ragazzo
Lui mi ricambia il sorriso e poi si fa da parte per farmi entrare in casa; insieme a lui poi cammino silenziosamente fino al giardino posto sul retro della casa.
Una volta posati i piedi sull'erba del giardino sento gli sguardi di tutti su di me, tutti i miei compagni mi salutano, tranne uno, ovviamente Filippo.
Lui se ne sta lì con il suo bicchiere di vino, sta a guardarmi senza dire nulla,è seduto al fianco di Blasi, il quale notando la sua freddezza gli da una gomitata, ma Filippo non accenna a muoversi o tantomeno ad aprir bocca.
Sono frustrato, deluso e triste ma cerco di non dar peso alla cosa, come sempre ormai, è così vado a sedermi al fianco di Tine, il quale mi accoglie con un sorriso smagliante e una pacca sulla spalla.
Dopo poco iniziamo a cucinare, beh i miei compagni cucinano, perché io me ne sto seduto in un angolo a fissare il bicchiere con dentro della sangria; per un attimo alzo lo sguardo e noto che anche Filippo è ancora seduto e sta smanettando al cellulare, come suo solito.
Sono intento a guardarlo, o per meglio dire fissarlo, quando Sebastian viene al mio fianco e mi porge un piatto con della carne, lo guardo e gli sorrido -Grazie Seba.- dico prendendo il piatto ma lui prontamente me ne porge anche un altro, lo guardo stranito -Non ho così tanta fame eh.- dico sorridendo al mio amico
-Infatti questo piatto non è per te, è per Filippo.- mi dice lui con tono ovvio
Lo guardo male -Seba no, ti prego.- dico io quasi supplicandolo
-Simone, dovete risolvere, non potete stare per tutta la vita così, dannazione. Ne risente anche la squadra.- dice lui come a rimproverarmi
Ed aveva ragione, da quando stavamo così anche sul campo si rifletteva questo astio, eravamo nervosi il più delle volte e non c'era quella chimica che ci aveva sempre contraddistinto.
Finì di pensare e preso dall'impeto del momento prendo il piatto dalle mani di Sebastian e a grandi falcate mi dirigo dal ragazzo.
Filippo sta ancora smanettando col cellulare in religioso silenzio quando io con colpo di tosse faccio sì che lui posi l'attenzione su di me.
Il veronese alza lo sguardo dal suo IPhone per poi far incrociare i nostri occhi, ma alza subito un sopracciglio, la rabbia mi ribolle dentro così prendo a parlare -Questo è per te.- dico velocemente offrendogli poi il piatto con la carne
Il veronese prende quel piatto di plastica senza dire nulla ed inizia a mangiare, sbuffo rumorosamente e torno così al mio posto sotto lo sguardo omicida di Sebastian, di tutta risposta gli faccio una scrollata di spalle e mi siedo di nuovo al mio posto; ormai mi era passata anche la fame, così prendo il mio piatto e lo offro a Massimo, il quale stava passando di lì proprio in quel momento.
Improvvisamente sento il cellulare vibrare nella tasca, lo recupero velocemente e resto senza parole quando vedo il mittente.

Filippo: Grazie per la carne.

Era serio? Mi aveva ringraziato con un messaggio.

Simone: Prego.

·Kiss me hard before you go ||GIANZA||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora