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Cammino velocemente verso casa mia, avevo solo bisogno di sfogarmi da solo, senza che nessuno potesse disturbarmi.
Una volta arrivato a casa non ho nemmeno il tempo di chiudere la porta alle mie spalle che mi ci appoggio e scivolo lentamente al suolo, portandomi contemporaneamente le mani sul viso per coprirlo.
Sto piangendo ancora, di nuovo, per Filippo.
Devo smettere di ridurmi così per Filippo, perché non lo merita assolutamente.
A lui non importa dei miei sentimenti e di quello che provo.
Sono immerso nelle mie lacrime quando bussano alla mia porta.
Convinto della presenza di mia sorella Martina oltre la porta, la apro scazzato -Martina ti prego non venire a rompere, non è il momento.- dico io con la voce rotta dal pianto, alzo lo sguardo e incrocio quello di Filippo
-Simo.- dice lui quasi in un sussurro
Io sto per chiudergli la porta in faccia ma lui me la blocca con la mano mentre mi chiama di nuovo -Aspetta Simone, ti prego.- mi chiede lui
Io rallento la presa sulla maniglia e guardo il ragazzo, con le lacrime agli occhi che ancora scendono e un groppo in gola che non va giù.
-Non ti ho mai visto piangere così tanto, solo quando abbiamo perso alle Olimpiadi e agli Europei, ora sei devastato come allora.- si avvicina lui
-Non fare un altro passo Lanza.- dico io quasi con tono minaccioso
-Simone, io so di aver sbagliato, e me ne pento amaramente, perché così facendo ho allontanato te, forse l'unica persona che non doveva uscire dalla mia vita, e invece con i miei comportamenti del cazzo ti ho fatto andare via, e sono anche consapevole del fatto che sarà difficile farti tornare da me, quasi impossibile, però io ti giuro Simone Giannelli, te lo giuro sul mio nome, che io un giorno mi riapproprierò di te, perché tu appartieni a me ed io appartengo a te, nonostante tutto.- dice questo lentamente
Mi sento mancare ,ad ogni parola, la terra sotto i piedi.
Dovrei urlargli in faccia quanto ha fatto schifo e quanto sto soffrendo per lui, però le mie emozioni hanno il sopravvento sulla parte razione.
E senza pensarci due volte lo prendo dal colletto e lo avvicino pericolosamente al mio viso.
-Sei uno stronzo di prima categoria Filippo Lanza.- dico io a pochi centimetri dalle sue labbra

·Kiss me hard before you go ||GIANZA||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora