Vuoto

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Sono arrivato qui, in un parco, non so dove mi trovo ma sento solo che qui sto bene.
Mi sono seduto su di una panchina e guardo il vuoto, il mio viso rigato dalle lacrime.
Respiro piano, il rumore del vento mi sta tranquillizzando.
È tutto tranquillo quando mi arriva un messaggio, sono tentato dal non rispondere, però prendo lo stesso il cellulare per vedere.
È Filippo.

Filippo: Simo

Simone: Dimmi Fil

Filippo: Volevo solo assicurarmi che stessi bene.

Simone: Sì, sto bene

Filippo: Sicuro?

Simone : Sì, non preoccuparti

Filippo:Scusami, ti prego

Simone:Non devi scusarti

Non gli scrivo più nulla, non rispondo nemmeno ai seguenti messaggi, aveva un comportamento ipocrita.
Non sapevo perché si stesse comportando così con me.
So solo che sto soffrendo, e non poco, questa cosa mi ha fatto male.
Ma d'altronde è colpa mia, sono io che mi sono voluto buttare nell'inferno, ed ora ne pago anche le conseguenze.
Dopo quasi un'ora decido di tornare in hotel, perché devo assolutamente provare a dormire.
Cerco di ricordare la strada, e munito di torcia del cellulare trovo finalmente la strada dell'hotel.
Arrivo dopo mezz'ora e mi dirigo velocemente nella mia stanza.
Dopo aver fatto una doccia fredda mi dirigo a letto, per cercare di dormire.
Ma inutile negare che il sonno non arriva.

·Kiss me hard before you go ||GIANZA||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora