Ricordami

464 19 6
                                    

«Ricordami quando parti e non ritorni in questa casa.»

È il secondo giorno senza Filippo, non ho più sue notizie, e devo dire che sono un po preoccupato.
Ma non mi pento minimamente di quello che ho detto e fatto, perché penso realmente tutto quello che ho detto al ragazzo.
Mi alzo controvoglia dal mio comodo letto ed inizio a prepararmi, stamattina allenamento con la squadra.
Così dopo aver fatto una doccia gelata e aver indossato la mia tuta con la mia auto mi dirigo al PalaTrento.
Parcheggio al mio solito posto e dopo aver preso il borsone entro al palazzetto notando già i miei compagni fare riscaldamento.
-Simone dai muoviti.- mi dice il mister dopo aver notato la mia figura all'entrata
Io annuisco e mi dirigo velocemente nello spogliatoio dove deposito il borsone e la felpa.

···
Stiamo facendo qualche scambio quando il mister ci chiama a se e da lì inizia a parlare -Con la società ne abbiamo parlato tantissimo, abbiamo fatto i salti mortali per ottenere ciò che volevamo e dopo mesi di duro lavoro ce l'abbiamo fatta, l'abbiamo riportato a casa.- dice il mister e dopo indica gli spogliatoi, dai quali si materializza la figura di Filippo che cammina sorridente verso di noi
Non potevo credere ai miei occhi, Filippo era tornato alla Trentino.
Quando era a casa mia non mi aveva detto nulla a proposito di ciò.
Non me lo sarei mai aspettato, nemmeno lontanamente.
Il ragazzo si avvicina lentamente al semicerchio che si era creato, mi guardo attorno e sono tutti con il sorriso sulle labbra.
Tutti, tranne me.
-Ciao ragazzi.- dice Filippo sorridendo mentre sposta lo sguardo su ognuno di noi, anche su di me
Ed è lì che i nostri occhi si incontrano, dopo due giorni, si fondono ancora.
Restiamo a guardarci per qualche secondo quando sentiamo il mister prendere la parola -Filippo, Simone, vedo che la vostra alchimia c'è ancora, quindi su, voi sarete la prima coppia formata per allenarsi.-
Non poteva fare errore più grande di questo, non avrei lavorato bene al fianco di Filippo, non avrei pensato e agito razionalmente.
Ma nonostante ciò, dovevo fare ciò che mi era stato detto, avevo 21 anni non 4, potevo sopportare tutto ciò.
-E quindi ora siamo anche costretti a lavorare insieme.- commenta Filippo
-Sì, hai detto bene, costretti.- dico io mentre mi preparo a passare la palla al mio compagno
Lo scambio si faceva sempre più violento, non ci curavamo della potenza che mettevamo nelle nostre schiacciate.
Quando, dopo un passaggio al veronese quest'ultimo indirizzò potentemente la sua schiacciata sul mio naso.
Non riuscì a bloccarla in tempo così si impattò sul mio naso, causandomi un dolore lancinante.
Caddi a terra rovinosamente, il ragazzo si avvicinò subito a me e portò una mano sulla mia spalla per guardare meglio -Scusami Simo, davvero non volevo.- dice lui come a scusarsi
Io nego piano con la testa mentre tengo ancora la mano sul naso.
A noi si avvicina anche il mister che guarda la scena -Senza troppe lagne, Filippo porta Simone in infermeria, medicalo e tornate qui, dai.-
Filippo non se lo fa ripetere due volte che mi aiuta ad alzarmi e insieme ci dirigiamo in infermeria.
Una volta arrivati mi siedo sul lettino mentre aspetto che Filippo prenda tutto l'occorrente, si avvicina a me e lentamente inizia a disinfettare il tutto.
Mi lascio scappare un gemito di dolore e Filippo subito ritrae il braccio -Scusa non volevo farti male.- dice lui mentre si avvicina a me
-Non preoccuparti, continua.- dico io come ad incitarlo
Lui annuisce e continua il suo lavoro silenziosamente.
Dannato Filippo, perché mi fai questo?

·Kiss me hard before you go ||GIANZA||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora