-Dov'è la toilette?- Chiedo alla barista, dopo aver lasciato una moneta da 1€ e una da 20 centesimi sul bancone. -Là, ultima porta sulla destra- Mi indica il corridoio e mi porge una chiave con uno strano portachiavi a forma di salamandra. Mentre cammino osservo meglio il rettile fucsia. C'è scritto un nome sopra: Lavinia. Sarà il suo nome... Scuoto le spalle ed entro in bagno. Apro la borsa e ne tiro fuori la bustina trasparente nella quale avevo messo la mia "uniforme" da lavoro. Guardo il vestito per qualche secondo, per poi scuotere la testa e iniziare a spogliarmi. Indosso le calze, il vestito e le scarpe. Mi guardo nello specchio storto attaccato ad un chiodo poco stabile sopra il lavandino. Sospiro per poi truccarmi un pò. Non riuscirò mai a truccarmi più di così: posso sempre farmi aiutare da qualcuno appena arrivo a lavoro. Riprendo la borsa e ci ripongo i vestiti che indossavo prima, per poi uscire dalla stanza e richiuderla a chiave.
Una volta uscita dal bar, noto con piacere che si è già fatto buio. Nessuno mi riconoscerà e soprattutto riuscirò meglio a mimetizzarmi nel mezzo al fiume umano che invade le strade di Milano in questo momento. Mi avvio verso la discoteca, destreggiandomi tra coppiette e gruppi di amici.
Dopo una decina di minuti riesco a raggiungere la porta sul retro, dove trovo un paio di ragazze della mia età, intente a fumarsi una sigaretta. Poverine... Chissà che fatica! Alzo il sopracciglio sinistro, senza che nessuno mi noti, grazie alla mancanza di illuminazione. Apro la porta tagliafuoco, ovviamente non utilizzata come uscita d'emergenza, ritrovandomi nel corridoio di questa mattina. Do una veloce occhiata all'orologio presente sopra l'entrata e capisco essere arrivata l'ora di cercare qualcuno. Sono già le 22:30.
-Ehi, zuccherino. Tu devi essere la nuova arrivata, giusto?- Mi volto verso la direzione dalla quale proviene la voce e la figura di un ragazzo poco più grande di me si sta facendo spazio tra le tenebre di questo corridoio.
-Già- Rispondo, leggermente in difficoltà. -Che tu fossi timida me lo avevano detto, ma non credevo così tanto... Vuoi che ti faccia sciogliere un pochino?- Si avvicina pericolosamente a me e mi spinge contro il muro. Inizia a baciarmi il collo ed io sussulto. In che posto mi sono ritrovata?
-Tommy, che fai adesso ci provi con le nuove arrivate?-
-E dai, Ambra! Guarda che è più semplice con quelle timide... Poi si scopre che tanto timide non sono...-
-Ma perchè devi cercare lei se ci sono io con te?- Per mia fortuna questi due iniziano a sbaciucchiarsi ed io trovo il modo di allontanarmi, imbattendomi in Mirko. -Eccoti! Vieni con me- Mi prende per mano, portandomi verso la sala principale.
-Sai fare dei drink?- Annuisco e mi porge una lista, dove sono indicati i nomi dei principali cocktail e gli ingredienti ad essi corrispondenti. -Per qualunque cosa rivolgiti a Rebekah- Mi indica una ragazza che sta masticando una BigBuble, facendo delle bolle rosa giganti. Lei alza una mano infastidita ed io ricambio, mettendoci un pò più di animo.
-Bene, quello là giù è il dj di questa sera. E' un ospite d'eccezione: è arrivato ieri da New York. Mi raccomando, qualsiasi cosa chieda, è un ordine- Annuisco, guardando nella direzione che il suo indice mi indica. Ma quello è Arthur. Mi affretto a raggiungere il bancone e a cercare le varie bottiglie, giusto per essere pronta. Il mio telefono vibra nella mia borsa e mi rendo conto di non averla ancora appoggiata da nessuna parte.
Sospiro, leggendo il suo ultimo messaggio e decido di rimettere il telefono in borsa, allontanando quel pensiero dalla mia mente. Il mio cuore mi sta dicendo di uscire da questo posto e correre da lui, di baciarlo come se non ci fosse un domani e cose del genere; ma la mia testa mi sta dando della cretina. -Ehi, ragazza del treno. Oggi è proprio destino- A distogliermi del tutto dai miei pensieri ci pensa, dj Arthur, il quale è in piedi davanti al bancone in tutto il suo splendore.
-Prenderei volentieri una vodka liscia... Mettila sul mio conto- Prendo la bottiglia da sotto il bancone e la verso di uno shottino.
-Se ti dedicassi una canzone, ti arrabbieresti?- Mi chiede, allontanandosi con il bicchierino in mano. In realtà sono talmente confusa che neanche gli rispondo.
Alla fine ha fatto come ha creduto e mi ha dedicato Tu Sei di Gabri Ponte. Direi che non è stata poi così male come prima serata, lasciando ovviamente da parte le occhiatacce da parte di alcune colleghe, le quali mi guardavano malissimo mentre servivo i clienti. Ragazze, prendiamo tutte gli stessi soldi... Sono le quattro del mattino e la quantità di gente presente sta diminuendo alla grande. Ma, essendo nuova, gli straordinari toccano a me.
-Federica?- Mi volto di nuovo verso il bancone, cercando invano di riconoscere quella voce.
-Chiara?- Ci mancava soltanto mia cugina.
-Cosa fai qui?-
-Ci lavoro- Spiego imbarazzata, finendo di asciugare qualche bicchiere. -Certo che i tuoi sarebbero orgogliosi di te! Passare dalle feste di lusso a fare la... Ecco insomma, quale sarebbe il nome non volgare per descrivere ciò che fai?-
-Faccio la cameriera, niente di volgare- Sbatto un bicchiere sul bancone d'acciaio, ma per fortuna non ho abbastanza forza per romperlo. -Ah capito. Quindi posso chiederti un Manhattan?-
-Certo che come gusti non sei cambiata per niente- Sorrido, ripensando a tutte quelle volte in cui la portavo con me alle feste qui a Milano e ai suoi gusti caratteristici.
-Anche tu sei cambiata, direi... Sei passata da vestire Armani, Gucci e Dior, a non vestire praticamente per niente- Inizia a ridere e queste sue parole mi feriscono tantissimo. -Sai che sono amica del DJ? Questa mattina era in piscina con noi... Non ti chiedo neanche se un giorno vuoi passare: sarai sicuramente impegnata-
-Tranquilla- Sorrido falsamente e mi volto disgustata. Dopo tutto ciò che ho fatto per lei in passato, è questo il modo di essermi riconoscente? Lei è quella che è all'interno della società milanese grazie a me! Era soltanto la mia ombra un anno fa, e probabilmente è proprio questo il motivo per il quale mi sta trattando così in questo momento. Questa è la sua rivincita. Ma la guerra è ancora lunga: avrà vinto una battaglia, ma non è ancora finita. Ed io non ho intenzione di arrendermi.
Nota Autrice
Ciaooo! Che ve ne pare? Vi è piaciuta l'idea delle chat? Cosa vi aspettate da Riccardo? E quale ruolo avrà Arthur in tutta questa storia?
Tengo a ringraziarvi per le 4K di letture! In questi giorni sono stata poco attiva, perché ero in vacanza.. Ma adesso stanno per arrivare dei capitoli bomba!
Allyxx
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Broken Strings || Rederica #Wattys2017
FanfictionLei: Federica Carta, ragazza che ha appena perso genitori e sorella in un incidente stradale. Lui: Riccardo Marcuzzo, o meglio Riki, cantante appena uscito da un talent. Sta riscuotendo un grandissimo successo in tutta Italia e tutte lo amano... Qua...