30- Coppie Scoppiate

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Oggi è la giornata del corso di cucina. Divertimento assurdo, dato che Riccardo non sa neanche come si tenga in mano un mestolo. Speriamo bene! Oltre a questo piccolo particolare, tra di noi non c'è neanche una grande empatia in questi giorni. E' come se quello che è successo due sere fa, ci abbia allontanati, invece di avvicinarci. Magari non è rimasto molto soddisfatto dalla cosa.. O magari era soltanto il punto a cui voleva arrivare, prima di mandarmi a fare un giro. -Riccardo, facciamo tardi!- Alza lo sguardo dal foglio sul quale sta scrivendo, credo, una nuova canzone.

-Arrivo!- Scrive qualcosa e poi si alza dal letto, indossando le sue Converse.

Sono già le 15:45 e l'incontro è fissato alle 16, dato che durerà tre ore. Prendo il telefono e la carta della camera, per poi guardare un'ultima volta la mia immagine riflessa nello specchio. Indosso un vestito bianco con una cintura marrone sul punto vita e dei sandali alla schiava abbinati alla cintura. Ho appuntato i capelli, dato che per cucinare è più igienico. Lui esce dalla stanza, senza dire niente ed io faccio lo stesso, chiudendo la porta dietro di me. Saliamo in ascensore, dove troviamo due ragazzi, intenti a scrutarsi ben bene negli occhi. Come sono carini... Riccardo ha lo sguardo fisso sullo schermo del suo cellulare e sta parlando con non so chi. Sospiro e continuo a fissare il pavimento, fin quando le porte di metallo si aprono. Controllo che sia il piano giusto e scendo. -Se non hai voglia, puoi tornare in camera..- Lui scuote la testa e entra dentro la sala del ristorante dove si terrà questo corso. Sono state allestite tutte le postazioni di coppia, esattamente venti postazioni. Sembra di essere a Masterchef! -Anche voi al corso di cucina!- Esclama la ragazza dell'ascensore, senza valutare minimamente l'opzione di lasciare la mano del proprio ragazzo.

-Eh sì! Anche se l'altro chef non mi sembra molto interessato...- Dico ridendo, e loro si uniscono alla mia risata leggermente imbarazzati. Una hostess ci accompagna alla nostra postazione ed io indosso il grembiule e il cappello da chef dove è stata ricamata una F. Che cosa dolce! Osservo i fogli bianchi, presenti accanto ai fornelli, dove sono scritte tutte le ricette.

-Benvenuti al corso di cucina di coppia! Ovviamente questa è la versione italiana, quindi non ci sarà bisogno di traduttori!- Forse Riccardo avrà bisogno della traduzioni per i nomi specifici! In ogni caso, non che mi sembri molto interessato ad imparare... -Oggi prepareremo i tortelli di patate con i funghi, il salmone in salsa bernese e la mousse al cioccolato bianco. Ognuno di voi questa sera mangerà ciò che ha cucinato, quindi date il vostro meglio!- Lo chef indossa il cappello e si abbottona la giacca a doppiopetto bianca. -Iniziamo con la mousse, dato che deve riposare in frigo. -Dividiamoci i compiti! Le donne sciolgono la gelatina in un pentolino, mentre gli uomini avranno il compito di spezzettare il cioccolato bianco! Siamo tutti pronti?- Delle grida di eccitazione si diffondono nella stanza. L'unico a cui non sembra fregare niente è Riccardo.

-Riki, preferisci sciogliere la gelatina?- Chiedo, porgendogli due fogli di gelatina. -Preferirei non essere qui!- Grida, prendendo un coltello e iniziando a sbriciolare il cioccolato bianco. Lo sta facendo con una forza tale da far cadere alcuni pezzettini a terra. Mi avvicino a lui e appoggio una mano sul suo braccio. -Vai in camera. Non voglio rovinarti la giornata.- Sorrido leggermente, prendendo il coltello e finendo il lavoro che lui aveva iniziato. -Non ti arrabbi?- Scuoto la testa, per poi vedere con la coda dell'occhio la sua figura sfilarsi il grembiule e appoggiarlo sul bancone. Mi mordo il labbro inferiore, ma continuo a fare quello che stavo facendo. Seguo le indicazioni dello chef e cerco di non osservare troppo i ragazzi intorno che versano il latte nelle ciotole, mentre le ragazze girano il composto. Ma il difficile arriva quando iniziamo a fare la pasta fresca, da farcire poi con le patate, per preparare i tortelli. I ragazzi accanto alla mia postazione iniziano a lanciarsi la farina a vicenda. Questa "lotta" si conclude con un bacio lunghissimo ed il mio cuore non può fare altro che stringersi. Mi mordo il labbro inferiore e continuo a impastare, fin quando non vedo una mano appoggiarsi sulla mia. Vedo i braccialetti di pelle e non potrei mai non riconoscere questo polso.

Broken Strings || Rederica #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora