ATTENZIONE: D'ora in poi faremo una specie di gioco... Dedicherò un capitolo a tutte coloro che troveranno nella storia riferimenti alle canzoni di Fede e Riki!
-Cosa hai messo in questa valigia?- Chiede, mentre posiziona la mia valigia sul reggi-valigie.
-Riko, solo lo stretto necessario per non farti fare brutta figura- Faccio spallucce, aprendo la cerniera del mio trolley ed iniziare a tirarne fuori vestiti di ogni genere. -Non mi faresti fare brutta figura neanche se tu andassi a giro tutta la settimana in costume. Anzi no: te non andrai in giro in costume, perché non ho voglia di essere processato per aggressione in luogo pubblico.- Mi lascia un bacio sulla guancia ed inizia a disfare la sua valigia. Bussano alla porta, così guardo l'ora sullo schermo del cellulare. Sono le 16:47, il che significa che stiamo per lasciare Venezia. Vado ad aprire e trovo il nostro maggiordomo, o meglio "maggiordoma", con un vassoio di canapè è una bottiglia di champagne in mano.
-Benvenuti a bordo!- Entra nella stanza, spostandomi dalla soglia con poca gentilezza. -Vi lascio l'aperitivo di benvenuto e vi invito a partecipare al corso di sicurezza alle ore 18, una volta lasciata la Laguna. Il corso si terrà al ponte 3 sui lati esterni della nave.- Annuisco, ma lei ha occhi solo per Riccardo. Non pensavo che maggiordomo fosse sinonimo di soubrette. -Bene, signor Marcuzzo, Le auguro un buon proseguimento di crociera e non esiti a chiamarmi per qualsiasi Sua necessità.- Piuttosto che chiamarti muoio di sete, di fame e faccio la doccia senza shampoo e bagnoschiuma, stronza!
Riccardo le sorride e la accompagna alla porta. Brutto stronzo anche lui. Continuo a riporre le mie cose nell'armadio che ci siamo divisi: due cassetti e un'anta per uno. Subito dopo aver tolto un paio di pantaloncini di jeans, deciso di versarmi un po' di champagne ed andare a godermi la partenza dal balcone. Inizio a sorseggiare il liquido dorato, appoggiata al vetro che impedisce la mia caduta in mare. Dopo un po' senti due mani cingermi la vita da dietro ed io mi irrigidisco.
-Ha voluto che tu le facessi un autografo sul décolleté? E di conseguenza si è dovuta spogliare?- Chiedo, senza spostare lo sguardo dall'orizzonte.
-Come lo sai?--Perché conosco quel tipo di ragazze- Faccio per rientrare in camera, ma lui mi riprende per i fianchi e mi bacia. -Riccardo, lasciami-
-Scherzavo. Anche se l'autografo lo ha voluto... Però su un semplice pezzo di carta- Spiega, accarezzandomi la guancia destra.
-È uno scherzo idiota- Lo avvicino a me, prendendo un lembo della sua maglia fra le dita, dopo aver ovviamente appoggiato il bicchiere su un tavolino.
-Sei il mio idiota...- Inizio a lasciargli baci umidi sulla mascella, fino ad arrivare all'angolo delle labbra.-Già, sono il tuo idiota...- Lascia la frase leggermente in sospeso e mi bacia. La sua barba appena accennata mi fa il solletico e sorrido nel bacio, cosa che lo porta ad aumentare la presa sui miei fianchi.
-Cosa stavi facendo prima?- Mi chiede dopo aver concluso il bacio ed essersi seduto su una sedia. Mi siedo sulle sue gambe e riprendo in mano il flute.
-Affogavo il mio dolore nell'alcol.- Spiego, finendo il contenuto del bicchiere. -Sai di essere un po' scema, giusto?- Io annuisco lentamente, sorridendo beffarda, mentre lui fa un video alla Venezia "in movimento" da pubblicare nelle sue Instagram Stories.
-Pronto per imparare ad usare il fischietto e la lucina tipo Rose di Titanic?- Gli chiedo, mentre prendiamo posto su due sedie libere. C'è tantissima gente: c'è chi è seduto e c'è chi è in piedi. -Speriamo di non finire come il Titanic- Abbassa lo sguardo, soffocando una risata.
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Broken Strings || Rederica #Wattys2017
FanfictionLei: Federica Carta, ragazza che ha appena perso genitori e sorella in un incidente stradale. Lui: Riccardo Marcuzzo, o meglio Riki, cantante appena uscito da un talent. Sta riscuotendo un grandissimo successo in tutta Italia e tutte lo amano... Qua...