-Riki, vuoi muoverti?- È ancora seduto sul sedile del treno, quando quest'ultimo si ferma nella stazione di Venezia Santa Lucia. Dopo aver guardato un po' fuori dal finestrino, si alza in piedi e si mette il suo cappellino con scritto "about_riki ❤️", giusto per non farsi notare...
-Riccardo!- Io sono in preda al panico, dato che lui è completamente disorganizzato. Si avvicina a me e mette le mani sulle mie spalle, per poi lasciarmi un bacio sulla guancia. -Fede, andrà tutto bene. Stai tranquilla- Annuisco poco convinta e vado verso la fine della carrozza, dove abbiamo lasciato i nostri due bagagli. Prendo il mio e aspetto il mio turno per scendere. Sento le mani di Riccardo cingermi la vita da dietro e provo a rilassarmi sotto al suo tocco delicato. -Se faccio così, ti calmi?- Inizia a baciarmi il collo, attirando ovviamente l'attenzione di tutti i presenti. -Ci stanno guardando tutti- Sussurro, intimandogli di smettere.
-Vuol dire che siamo belli- Sospiro, per poi alzare gli angoli delle mie labbra, mostrando un leggero sorriso. -Andiamo- Scendo dal treno, prendendolo per mano, senza aver fatto conto di avere accanto a me uno dei personaggi del momento. Mi guardo intorno, per poi spostare lo sguardo verso il mio ragazzo. -Devo ancora stare tranquilla?- Chiedo, osservando la quantità soprannaturale di ragazzine che mi trovo di fronte.
-Potrei aver fatto una cazzata, ovvero mettere una Instagram story dove dicevo che stavo per arrivare a Venezia- Spiega, tenendo stretto tra le mani il manico del suo trolley, dove abbiamo attaccato l'etichetta con il numero della camera.
-Me sei idiota?- Grido, sempre più agitata. -Fai gli autografi! Fai quello che devi fare... Ti aspetto ai taxi- Cerco di allontanarmi, ma una mano mi blocca il polso: non è di Riccardo, riconoscerei il tocco. Mi volto e trovo davanti a me una ragazza in lacrime.
-Come puoi portarlo via da noi?- La guardo negli occhi, cercando di capire se stia parlando sul serio.-Io non porto via nessuno- Cerco di liberarmi dalla sua presa, ma ne arrivano altre due. -Ma è vero che lavori in una discoteca?- Chiede una ragazza alta poco meno di me, con addosso una maglietta con una foto di Riccardo.
-Sì, lavoro al bar di una discoteca- Affermo, mordendomi il labbro inferiore, comprendendo a pieno quale sia il suo obiettivo. -Adesso scusate, ma devo andare- Provo ad allontanarmi, ma vengo fermata ancora una volta. Adesso solo da una voce.
-Stai con Riccardo solo per i suoi soldi- Come se fosse un miliardario... Abbasso lo sguardo e continuo a camminare verso l'uscita della stazione. Nel mio percorso trovo una bambina che mi porge un cartellone. -Cos'è?- Le chiedo, aprendolo. Al centro si trova la scritta #Rederica ed è pieno di nostre foto. Diciamo che di foto di noi due insieme ce ne sono poche, dato che non le abbiamo neanche noi. Ha preso le foto dai nostri rispettivi profili Instagram ed ha fatto un collage. -Grazie- Sorrido, per poi abbracciare la piccola bambina. La saluto, accarezzandole i riccioli castani, e mi dirigo verso la fermata dei taxi della stazione.
Guardo l'orologio e mi rendo conto che non abbiamo molto tempo, essendo già l'ora di pranzo, ma il dovere prima di tutto. Credo che sia bellissimo quello che Riccardo sta facendo per le ragazze che lo hanno aiutato a realizzare il suo sogno ed io non mi metterò in mezzo per nessun motivo. L'unica cosa che mi fa star male è sapere che le sue fan mi odiano. Non dovrebbero giudicarmi senza conoscermi.
Mi siedo su una panchina sotto il sole ad aspettarlo, per poi tirare fuori l'ultimo numero di Vogue che non avevo ancora terminato durante il viaggio in treno. C'è un caldo assurdo e credo che questo sia uno dei punto di Venezia più assolati, essendo completamente immerso tra i palazzi.Dopo circa una ventina di minuti lo vedo spuntare da una porta a vetri. -Eccomi!- Mi alzo e mi avvio verso la prima macchina bianca della fila. -Tutto bene?- Prova a prendere la mia valigia, ma io lo fulmino con lo sguardo.
-Benissimo!- Salgo sul taxi e indico al tassista la destinazione. -È successo qualcosa che non so?-
-Ti ho detto che va tutto bene- Ripeto, guardando scorrere i palazzi alla mia sinistra.
-Quando dicono così, vuol dire che sono arrabbiate- Dice il ragazzo al volante ed io sospiro, cercando di capire chi vorrei uccidere prima tra il ragazzo davanti e quello al mio fianco. Facciamo che li uccida insieme.
-Tenga il resto!- Porgo una banconota da 20€ al tassista e scendo. Lui mi dà la valigia ed io mi dirigo, seguita da Riccardo, verso il terminal crociere.
-Buongiorno, queste le prendo io- Un addetto ci prende i bagagli e ci indica dove andare ad imbarcarsi.
-Possiamo iniziare a goderci la nostra vacanza, oppure devi tenermi il broncio fin quando non arriviamo in camera?- Accarezza il mio volto, per poi iniziare a lasciare dei baci umidi sul mio collo.
-Riccardo, ci stanno fissando tutti- Ripeto per l'ennesima volta, cercando di allontanarmi da lui. Lui tiene stretta la presa sui miei fianchi e non mi permette di allontanarmi neanche di un centimetro.-Ti ripeto che lo fanno perché siamo belli- Alzo gli occhi al cielo e per fortuna chiamano il nostro numero d'imbarco. Tiriamo fuori il passaporto e il biglietto e ci mettiamo in fila, aspettando il nostro turno.
-È bellissima- Esclamo estasiata, mentre ci avviciniamo al ponte, dopo aver concluso i controlli dei documenti. È sembrato di essere all'aeroporto... Ci hanno addirittura controllato la borsa e lo zaino con i raggi X.
-Sei tu ad essere bellissima- Sento un vuoto allo stomaco, o meglio sento delle farfalle nello stomaco. Mi volto verso di lui e lo bacio. Sento i flash di una macchina fotografica e capisco che il fotografo ha catturato il momento giusto. -Benvenuti a bordo- Una specie di hostess ci fa strada fino all'ascensore.
-La vostra suite è al decimo piano. Il numero della vostra camera è scritto sulla vostra carta d'imbarco. Troverete le vostre carte Costa sul vostro letto e il maggiordomo verrà a portarvi l'aperitivo alla partenza. Per ogni informazione non esitate a contattare l'Ufficio Informazioni. Inoltre le vostre valigie, dovrebbero già trovarsi davanti alla vostra porta- Credo di aver recepito metà delle cose che ha detto, ma tanto posso contare su Riccardo...
-Grazie- Esclama il ragazzo al mio fianco, facendomi cenno di entrare nell'ascensore. Quando le porte di metallo si chiudono, iniziamo entrambi a ridere. -Te hai seguito quello che ha detto?- Io scuoto la testa e lui ride ancora di più. -In pratica nessuno dei due ha ascoltato- Affermo, scrollando le spalle, per poi spostare l'attenzione su ciò che scorre fuori dall'ascensore di cristallo. È tutto estremamente stupendo.
-Eri troppo compreso a fissare lo scollo della ragazza che avevi di fronte?- Alzo gli occhi al cielo, ma lui mi spinge verso la parete di metallo. -No, ero troppo fissato a guardare la ragazza che avevo accanto-
-Idiota!- Le porte dell'ascensore si aprono e siamo costretti a scendere. Camera 1007.
-1004... 1006... 1007 dovrebbe essere di qua! Ed infatti...- Leggo i numeri scritti sulle porte fino a trovare il nostro. -Chissà quante ne combineremo dentro la camera 1007- Mi volto verso di lui e scorgo sul suo volto un sorriso perverso. -Riki!- Gli tiro un pugnetto sul torace e apro la porta leggermente socchiusa. -Wow!- Esclamo! -Certo che hai puntato in alto!-
-C'è anche l'idromassaggio-
-Bastava anche qualcosa in meno!- Esco sul balcone ed ammiro la bellissima vista su Venezia. -E cosa avremmo fatto se a mezzanotte ci fosse venuta voglia di fare l'idromassaggio con due flûte di champagne in mano, con vista sulle onde?- Sussurra, baciandomi il collo. Deve aver capito che il collo è il mio punto debole... -Ti avrei fatto andar via questa voglia in qualche altro modo...- Le nostre fronti si stanno toccando e le nostre labbra sono a pochi centimetri di distanza. -Diciamo che in questo momento mi sto pentendo di aver scelto questa suite... Ma adesso non mi sto pentendo più, perché so che non riusciremo a lasciare questo letto immacolato da qui alla fine della vacanza-
-Non ci riuscirai, Riccardo Marcuzzo!- Affermo, ridendo, per poi voltarmi verso la Laguna.
-Vedremo chi non riuscirà a resistere, cara Paper...- Detto questo, entra in camera, lasciandomi da sola ad ammirare il paesaggio.
Nota Autrice
Eccoci qua! Sono arrivati sulla nave... Adesso dovrebbe filare tutto liscio... Ma quando mai fila tutto liscio? E infatti ne accadranno di tutti i colori! Chissà come andrà a finire la convivenza... Sette giorni insieme... Incrociamo le dita! Spero che il capitolo vi sia piaciuto❤️
Allyxx
STAI LEGGENDO
Broken Strings || Rederica #Wattys2017
FanfictionLei: Federica Carta, ragazza che ha appena perso genitori e sorella in un incidente stradale. Lui: Riccardo Marcuzzo, o meglio Riki, cantante appena uscito da un talent. Sta riscuotendo un grandissimo successo in tutta Italia e tutte lo amano... Qua...