Peter
«Io vi odio!»urla Sirius. Sono passati giorni ormai, da quando siamo arrivati in questa era.
Quando siamo arrivati ci siamo ritrovati nello spogliatoio dello stadio, proprio dove eravamo qualche secondo prima. È stato strano cadere sul punto in cui eravamo all'inizio del viaggio, ma va bene così.
«Sirius, piantala con questa storia.»dice Remus portandosi una mano sulla fronte, come a volersi misurare la febbre, cosa che non ha.
Subito dopo essere arrivati qui siamo anche usciti dalla stanza e di fronte a noi c'era il castello, proprio come l'avevamo lasciato. Ci abbiamo messo un po' a cercare di capire se ci fossimo mossi oppure la Giratempo non avesse funzionato.
«No che non la smetto! Era importante per me!»piagnucola lui incrociando le braccia al petto e mettendo su un broncio da bambino di cinque anni.
Dopo aver capito che si, eravamo stati catapultati in un'altra era, ci siamo avviati verso il castello, cercando di non farci notare e di non parlare con nessuno, per non farci scoprire.
«Ci dispiace ma è stato più forte di noi, Sir...»cerco di rimediare io mentre tutti gli altri sospirano.
Abbiamo camminato nei corridoi per alcuni minuti e poi abbiamo salito le scale senza dare troppo nell'occhio, cosa che è stata abbastanza difficile per James e Sirius, dato che loro fanno sempre casino, o meglio, devono fare sempre casino.
«No! Voi avreste dovuto rimediare!»ribatte lui, questa volta arrabbiato. Se l'è davvero presa per una cosa del genere?!
Appena abbiamo raggiunto il settimo piano ci siamo diretti verso la Stanza delle Necessità, l'unico luogo in cui ci saremmo potuti rifugiare senza essere scoperti da i ragazzi che al momento stavano studiando al castello.
«Black, guarda che è colpa tua se siamo capitati qui! Non avresti dovuto toccare la MIA Giratempo!»grida poi Remus, spazientendosi.
Abbiamo pensato ad un rifugio per nui e la stanza ci ha mostrato una porta simile a quella che ci permette di entrare nel nostro dormitorio.
«Non chiamarmi per il cognome, brutto lupo ciclato!»esclama Sirius puntando il dito contro l'altro.
Siamo entrati nella stanza che era praticamente la fotocopia del nostro dormitorio nella nostra Hogwarts, solo con un letto in meno e senza tutte le nostre foto e i nostri bauli. Insomma, era come se noi fossimo di nuovo arrivati per la prima volta al castello.
«Sirius dai, basta!»strilla dopo un po' James prendendo parte della discussione.
Ormai siamo in questo posto da, più o meno, una settimana. Non siamo mai usciti da qui, anche perchè di qualsiasi cosa si ha bisogno, appena la si pensa, compare.
«No, James, no! Era il mio compleanno, l'ultimo compleanno che avremmo festeggiato insieme da ancora studenti, e non l'abbiamo festeggiato!»spiega lui urlante mentre si avvicina anche lui al muro e comincia a prenderlo a calci, per poi imprecare quando si fa male.
«È colpa tua se siamo qui eh!»sbotto io dopo un po' mentre Remus mi da manforte.
«Non puoi pretendere che subito dopo saremmo tornati nei nostri anni!»dice quest'ultimo nervoso più che mai, cominciando a far sbattere il piede su e giu.
«Perchè no? Solo perchè voi tre volevate conoscere un po' il posto siamo dovuti rimanere per otto giorni! Non è meglio tornare a casa e non fare danni, tipo cambiare il corso degli eventi?!»dice lui arrabbiato come non mai.
«Lo faremmo se qualcuno non avesse perso la Giratempo!»urla James, ponendo fine alla conversazione. Infatti, tutti noi ci ammutoliamo, riempendo l'aria di respiri affannosi e arrabbiati.
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Arresto Momento!
Fanfic*cominciata 01/09/17* *completata 22/06/20* Al settimo anno del gruppo di amici più famoso nel mondo dei maghi, il giovane Remus viene scelto, su scala di bravura ad Hogwarts, per studiare maggiormente ed avere quindi più corsi e più probabilità di...