Chapter eleven-The Victory Of Gryffindor-

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Sirius

«Felpato...SVEGLIATI!»ed ecco la solita finissima voce risuonarmi nella mia povera testa di primo mattino. E per finissima, intendo che in questo momento lo strozzerei con le mie stesse mani.

Sbuffo prendendo il cuscino da sotto la mia testa e lanciandoglielo addosso. Dal mugolio che sento, capisco che non ho colpito lui ma qualcun'altro. Poi butto la testa sul materasso duro e freddo e mi copro le orecchie portandoci la coperta sopra.

«Lasciami stare...»mugugno sbadigliando. Ovviamente ormai sono sveglio, ma non mi da di darglielo a vedere, altrimenti l'avrebbe vinta lui.

«Daiiii, Siiiirius!»socchiudo gli occhi e, a quel punto, non avendo altro da lanciargli contro, mi alzo e mi getto sopra di luu.

«AHHHHHHHH!»urla James, sotto di me, mentre vedo Remus entrare nel bagno dicendo "cosa ho fatto di male eh? COSA TI HO FATTO?!" e Peter guardarci mentre scarta una caramella.

«Bleah, vomito!»esclama poi sputando la caramella verso me e James, o meglio, verso la mia testa.

«PETER MI HAI SPUTATO UNA CARAMELLA APPICCICATICCIA NEL CAPELLI?!»urlo sovrastando tutto il casino che c'è nel dormitorio.

«È TUTTA COLPA TUA!»ribatto poi, indicando il mio migliore amico continuando a sbattere il pugno sulla porta del bagno.

«MIA?! TU NON VOLEVI SVEGLIARTI! FRANK È GIÀ A COLAZIONE!»annuncia lui facendo il finto offeso per poi prendere il suo borsone da Quidditch d metterselo in spalla.

«QUESTA È UNA TUA STUPIDA MANIA! SVEGLIARSI PRESTO QUANDO C'È UNA PARTITA...È ASSURDO!»gli dico mentre esce accompagnato da Peter che sta ancora cercando di levarsi il sapore della Tutti i gusti dalla bocca.

« E TU, REMUS, MUOVITI AD USCIRE DI LÌ!»ordino al lupo mannaro che, sentito questo strillo, si affaccia e mi da uno schiaffo sulla fronte, per poi entrare nel dormitorio e prendendo il cappello da Grifondoro ed uscire senza dire nemmeno una parola.

«GRAZIE PER ASPETTARMI EH!»grido entrando nel bagno e cominciando a sistemarmi i capelli.

«Lo ammazzo, quel sorcio, io l'ammazzo.»sussurro dopo essermi vestito per la colazione ed uscito.

Cammino sulle scale di tutta la scuola e di tanto in tanto delle ragazze mi salutano, cercando anche di abbordarmi o rifilarmi qualche Amortentia offrendomi delle caramelle o cioccolatini. Sinceramente, dopo il risveglio di stamattina, nonnsono in vena neanche di portarmene qualcuna a letto.

Arrivo nella Sala Grande, in cui il caos si sente in tutte le mura. I tavoli che si sentono maggiormente sono quelli di Grifondori e Serpeverde, dato che oggi si svolgerà la prima partita di Quidditch dell'anno.

«Principessa, finalmente ci degna della sua presenza!»esclama James appena mi vede. Io lo guardo e comincio a fargli le boccacce mentre mi siedo accanto a lui.

«Pronto a fare da telecronaca a tutti i miei, ovviamente più che perfetto, movimenti, quest'oggi?»mi domanda poi lui, dandomi una pacca tra spalla e collo mentre mangio una brioche con i mirtilli. Quando si arriva a colazione in ritardo, rimangono solo questo genere di cose da mangiare. In più, quando ci sono le partite, i giocatori devono mangiare il più possibile per tenersi in forze, perció rimane poco niente sul tavolo. Ormai ci sono quasi abituato.

«Ovvio, Ramoso!»rispondo fiero di me stesso. Al terzo anno sono riuscito a convincere quella vecchia megera della Mc a farmi diventare il cronista di tutte le partite di Quidditch. Ovviamente a quattordici anni ancora nonnvapivo quanto potesse essere spassoso stare dietro a quel microfono, anche se già a quell'età ero già stato incoronato "re dei cronisti". Con il passare degli anni, tutti i ragazzi ad Hogwarts, e anche i professori, hanno scoperto che quel mio nome era più che azzeccato per me.

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