«Mio Dio! Jake! Cosa..cosa..Stai sanguinando!» disse tremando mentre gli toccava il labbro sanguinante.
«Sto bene, Bella. Tranquilla.» scosse la testa velocemente prendendo dentro il suo zaino un fazzoletto e una bottiglietta d'acqua.
«Non credo che dell'acqua farà qualcosa..» continuo cercando di puntare su dell'ironia per farla tranquillizzare. Sembrava davvero sconvolta, come se non avesse mai visto dei ragazzi fare a pugni. Per lui era una cosa abbastanza normale, se non considerava il fatto che l'aveva palesemente ridotto male.
«Non stai bene! Sei pieno di lividi ovunque. Potresti avere qualcosa di sotto. Chi è stato?» Jake rimase in silenzio e Bella continuò. «Jake dimmi chi è stato!»
«Matthew.» Bella aprì la bocca per dire qualcosa, ma quel qualcosa gli morì dentro in un suono piccolo e soffocato.
Jake si sentiva così male in quel momento, oltre a ricordarsi costantemente di Maggie, era appena stato battuto da un bastardo ragazzino, e Bella lo stava trattando come una femminuccia che non sa difendersi da sola. Lui non era così chi. Lui non era debole. Lui era il più forte, il più pauroso, il più cattivo. Ma in un modo o nell'altro giorno dopo giorno tutti stavano smettendo di credere a quelle cattiverie che con il tempo la gente aveva imparato a raccontare giorno dopo giorno come una storia della Disney.
«Mi dispiace, Jaky.» strinse i pugni allontanandola da se.
«Ti ho detto che sto fottutamente bene, lasciami in pace.» Bella si strinse nelle spalle mentre abbassò la testa lentamente. Sospirò subito dopo appoggiando la testa al finestrino. Non capiva perché mai un ragazzo così dolce come Matthew avrebbe dovuto tirare pugni su pugni contro Jake. Sapeva benissimo che il ragazzo accanto a lei non era un ragazzo facile, era vendicativo, possessivo, violento..ma questi non erano buon motivo per fare del male a qualcuno, almeno che quei pugni tirati contro Jake non siano stati tirati per autodifesa, in quel caso..cambierebbe tutto, penso Bella.
«Cosa gli hai fatto?» sussurrò la rossa iniziando a mettere insieme i pochi pezzi del puzzle. Si ricordò di come Jake aveva assottigliato gli occhi, di come aveva stretto il suo polso, e di come aveva la mascella serrata, e infine, era convinta di averlo visto scompigliarsi i capelli almeno tre volte quando era insieme a Matthew in corridoio.
Il moro accanto a lui mise in moto, cercando di non gemere dal dolore alla costola.
«Cosa gli hai fatto tu, a Matthew intendo, per far sì che ti riducesse così?» disse. Poi apri la bocca mettendo le mani davanti. «S-Se tu..se tu sei ridotto così non..non oso immaginare come lo sia lui.» sussurrò spalancando gli occhi. Il moro ridacchiò appoggiando la sua mano sopra la sua coscia sinistra, voleva sembrare spensierato agli occhi altrui, e il più delle volte ci riusciva.
«Beh, tranquilla, se l'è cavata con un occhio nero, lui.» Bella sospirò nuovamente mentre affondò sul sedile. Non riusciva a sopportare quella situazione, era in quella città da una settimana e aveva già visto due ragazzi ridotti male per dei pugni! Cosa avevano nel cervello? Okay che nella sua vecchia città stava sempre rinchiusa dentro casa con la voglia sotto zero di uscire fuori, ma non aveva mai visto nulla del genere da nessuna parte. Come potevano essere così violenti due ragazzini?
«Ma come mai? Voglio dire, ci deve essere un motivo!» Jake sbuffò parcheggiando l'auto davanti casa della rossa.
«A volte non ti sopporto, scendi.» gli disse indicandogli la portiera. Non era il tipo da "ti accompagno alla porta nel caso qualcuno ti uccida nel tragitto", e Bella l'aveva ormai capito. Roteò gli occhi uscendo e facendogli un cenno di mano prima di infilare le chiavi dentro la toppa e aprire. Jake sfrecciò via prima ancora che entrasse in casa. Lo divertiva questo suo lato impiccione, ma a volte davvero non lo sopportava, tipo adesso, perché voleva sapere a tutti i costi il motivo per cui si erano picchiati? Non poteva semplicemente stare zitta?
Si ritrovò tutto il pomeriggio da solo, Dean era occupato a fare chissà cosa, e in più doveva iscriversi al gioco, il moro sapeva benissimo che non si stava impegnando, che non gli interessava, e che in fondo, ma proprio in fondo in fondo, voleva davvero smetterla con tutta quella merda, ma era felice che anche per quell'anno l'aveva convinto a partecipare. Si passò una mano fra i capelli e chiuse gli occhi, riposando un po' la mente. Fu felice quando non vide l'immagine di Meggie impressa nella sua testa, come in quegli ultimi due giorni succedeva. Sospirò poi quando si ricordò di Bella. Era così strano il rapporto che si era creato con quella ragazza. Sembrava fosse l'unica ragazza che riuscisse a non vedere tutti i suoi difetti. Quanto deve essere stupida? Si domandò Jake. Quanto deve essere stupida da non capire che io sono il male per lei. Poi si corresse scuotendo la testa. Per tutti.
Ci volle poco per farle digitare il suo numero di telefono.
«Ciao!» cinguettò lei dall'altro campo del telefono.
«Disturbo?» domandò lui con un ghigno. Non gli importava in realtà, voleva soltanto interromperla mentre rispondeva, sapeva che lei si sarebbe morsa il labbro, lo faceva in continuazione, e saperlo gli faceva strappare un sorriso.
«No, in realtà ti--»
«Bene, stasera andiamo a cena fuori.» disse lui. Non era una domanda, era un affermazione, e non avrebbe mai accettato un no come risposta.
«No, Jaky. Mio fratello--» Bella dall'altro capo del telefono stava sorridendo come una stupida. Non aveva niente da fare effettivamente, gli piaceva però quando lui sparava ordini su ordini, quando gli diceva "e invece lo farei, perché te lo dico io", sembrava assurdo, lei era assurda, ma adorava quando faceva così, anche se la faceva andare fuori di testa. Forse era per quello che gli piaceva, meglio andare fuori di testa che starsene in casa.
Al suono di quel soprannome Jake sorrise passandosi una mano fra i capelli.
«Beh dì a tuo fratello che hai da fare. Ti passo a prendere alle 8. Il sushi ti aspetta!» Bella spalancò gli occhi ridacchiando subito dopo.
«Sushi? È uno scherzo!?» Wow, gli aveva fatto davvero finire una frase? Pensò Bella quasi stupita.
«Perché?»
«Perché è..blé! Tutto viscido e puzzolente!» la sua voce si era appena trasformata in quella di una bambina di cinque anni, e Jake scoppiò a ridere gettandosi a pancia in giù sul letto. Erano entrambi così spensierato in questo momento, non che lei avesse più di tanti pensieri per la testa, ma Jake..lui non era quasi mai così, era sempre tormentato da qualsiasi cosa, ma in quel momento stava bene con lei, e soprattutto stava bene con se stesso.
«Sai vero che questo lo può dire solo uno che non ha mai assaggiato cinese?» disse il moro retoricamente.
«Non l'ho mai assaggiato e neanche ci tengo. Non possiamo semplicemente mangiare una pizza come fanno tutti?» piagnucolò lei cercando di convincerlo.
«Devo andare. Ci vediamo dopo.» Bella non fece in tempo a replicare che Jake aveva già attaccato.
«Grazie mille, stronzo.» sussurrò lei gettando il telefono dall'altra parte del letto. Aprì l'armadio passandosi le mani fra i capelli. Sorrise quando si rese conto che Jake gli aveva passato quel suo vizio.
«ALEXXX!!» urlò dal piano superiore affacciandosi dalla sua camera. «ALEXXX!!» ripeté non ricevendo risposta.
Teneva in mano due vestiti, uno era bianco, semplice, arrivava più o meno a metà coscia e era leggermente aperto dietro, l'altro invece era beige, forse leggermente più lungo del primo, con delle spalline a laccino un po' scollato sul seno.
Suo fratello si affacciò alla porta con un piccolo sorriso.
«Quello beige, assolutamente.» disse riponendo quello bianco nell'armadio. «Chi è lui?» gli domandò subito dopo.
«Non c'è nessun lui, esco con un'amica.» suo fratello ridacchiò prima di sedersi nel letto.
«Sbaglio o mi stai trattando come se fossi tuo padre? So che l'altra volta siamo partiti con il piede sbagliato ma non voglio impedirti di crearti una vita sociale, Bella. Credimi.» lei deglutì ridacchiando.
«Si chiama Jake..» iniziò. «Frequenta la mia stessa classe, è l'unico amico che ho..cioè non so se siamo amici, però è l'unica persona che mi parla.» sussurrò a testa bassa.
«E perché nessun altro ti parla?» Bella sospirò alzandosi dal letto mentre guardava le sopracciglia troppo aggrottate del fratello.
«Mi credono pazza.» disse ridacchiando per sdrammatizzare la situazione. Odiava parlare di questo, voleva soltanto un parere sul vestito, non una conversazione cuore a cuore con suo fratello maggiore. Lui era confuso, cercava di capire, ma palesemente non ci arrivava. Neanche lei aveva capito ancora bene perché. Soltanto perché voleva essere amica di un ragazzo un po' particolare come Jake? Non era così male come tutti volevano far sembrare che fosse.
«Ti credono..come può essere? Perché?»
«Per le mie scelte.» non aggiunse altro, si limitò a tirarsi su la maglietta e a indicargli la porta.SUSHI
Io Adoroh il sushi!!! E voi???😍😍😍
Buon martedì, dolcezze!!
Oggi un nuovo episodio di shado🌟😍
Adoroh il martedì!! 🍉☀️
Ieri ero in piscina, per questo non ho potuto pubblicare, sorry. 👙
Anyway
VI STA PIACENDO LA STORY?😊😏
Fatemelo sapere con uno o più commenti e una stellina🌟
Continuo a 10 voti e 14 commenti😮❤️ANTICIPAZIONE PROSSIMO CAPITOLO
«Che..stai facendo?» chiese lui palesemente confuso guardandosi attorno.
«C'è Lauren. Proprio dietro di te.» quando il moro fece per girarsi Bella gli tirò una predata da sotto il tavolo. «Non girarti, idiota!» Jake ridacchio scuotendo la testa mentre torno a concentrarsi sul suo delizioso sushi mentre pensava a quanto fossero complicate le ragazze.
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Just a toy (#Wattys2017)
Любовные романы#WATTYS2017 L'ha derisa, distrutta, calpestata, ferita, usata, e l'aveva avvertita. "Ti spezzerò il cuore" le disse, volle mettere subito le cose in chiaro, ma nonostante questo lei rimase, lo fece per lui, perché per lei tutti dovevano avere una p...